"Salinelle", la strada dimenticata: appello al consigliere Caracciolo
Una lettera di Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia
domenica 19 giugno 2016
0.31
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«Caro Consigliere Caracciolo, concittadino Barlettano, scriviamo pubblicamente dai canali della stampa in merito alla notizia dell'avvenuto sblocco dei fondi regionali con l'ok alla Provincia BT per l'utilizzo pari ad euro 677.000 da destinare alla definitiva sistemazione della S.P. 21 (ex 3), ovvero la "Salinelle" definita "la strada dimenticata" benché storicamente essenziale e cruciale nella viabilità del nostro Territorio.
Dal nostro archivio di notizie abbiamo ricavato le seguenti riflessioni. L'aumento di pericolosità connesso all'apertura del cavalcaferrovia verso la statale 16 direzione Margherita di Savoia. La morte avvenuta proprio qui a luglio 2007 del giovane canosino Marco Metta (venti anni!). Lo scontro frontale avvenuto a luglio 2009 con cinque persone coinvolte a poche centinaia di metri da Canne della Battaglia: la strage è stata solo sfiorata.
Il pericolo-Salinelle è rimasto in agguato per chiunque. In ogni periodo dell'anno ma soprattutto adesso. La stagione estiva vedrà code di automobilisti da Canosa dirigersi verso le nostre spiagge, dalla mattina fino a sera inoltrata transitando proprio sotto la cittadella di Canne della Battaglia. Ecco solo alcune domande da parte dell'opinione pubblica: perché si consente di utilizzare la Salinelle come "bretella-scorciatoia" dei mezzi pesanti che vi si immettono infischiandosene del limite di velocità dei 50 kilometri all'ora? Perché non si pongono subito in atto dei rimedi come il divieto all'attraversamento dei camion e degli altri simili per uso commerciale?
Tutto questo anche considerando che la vastità delle campagne circostanti, ad uso viticolo, con tendoni a perdita d'occhio fino agli argini dell'Ofanto: è come attirare le mosche sul miele, perché dal nostro osservatorio della Stazione di Canne della Battaglia sovrastante la Salinelle vediamo costantemente mettere in pericolo la vita di tutti per il parcheggio di questi giganti della strada (che vengono anche dal Napoletano) nell'attesa di caricare l'uva… Infatti, la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola costeggia fin dal 1894, anno di costruzione, il percorso della Salinelle, chiamata "via vecchia per Canosa": ingegneri delle strade ferrate fine Ottocento che replicavano i colleghi ingegneri di sempre, a dimostrare la voglia di sviluppo e di crescita di questo nostro Territorio!
Caro Consigliere, è divenuto imperativo e dunque fattibile con i fondi regionali in arrivo sbloccare la pericolosità della Salinelle, impostando una serie di provvedimenti a breve termine (divieto di transito ai mezzi pesanti o loro disciplinamento con assidua vigilanza delle forze dell'ordine, potenziamento della segnaletica anche ad uso turistico per Canne della Battaglia, sfalcio dell'erba a bordo strada ed agli incroci) e medio-lungo termine (ampliamento della carreggiata nei tratti di maggiore insidiosità).
Questo sarà il banco di prova perché è proprio questo che la gente vuole: sicurezza e ordine, autorevolezza ed efficacia. Basta con le false promesse del passato, ora ci vogliono soltanto i Tuoi altri fatti concreti. Grazie».
[Nino Vinella, Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia]
Dal nostro archivio di notizie abbiamo ricavato le seguenti riflessioni. L'aumento di pericolosità connesso all'apertura del cavalcaferrovia verso la statale 16 direzione Margherita di Savoia. La morte avvenuta proprio qui a luglio 2007 del giovane canosino Marco Metta (venti anni!). Lo scontro frontale avvenuto a luglio 2009 con cinque persone coinvolte a poche centinaia di metri da Canne della Battaglia: la strage è stata solo sfiorata.
Il pericolo-Salinelle è rimasto in agguato per chiunque. In ogni periodo dell'anno ma soprattutto adesso. La stagione estiva vedrà code di automobilisti da Canosa dirigersi verso le nostre spiagge, dalla mattina fino a sera inoltrata transitando proprio sotto la cittadella di Canne della Battaglia. Ecco solo alcune domande da parte dell'opinione pubblica: perché si consente di utilizzare la Salinelle come "bretella-scorciatoia" dei mezzi pesanti che vi si immettono infischiandosene del limite di velocità dei 50 kilometri all'ora? Perché non si pongono subito in atto dei rimedi come il divieto all'attraversamento dei camion e degli altri simili per uso commerciale?
Tutto questo anche considerando che la vastità delle campagne circostanti, ad uso viticolo, con tendoni a perdita d'occhio fino agli argini dell'Ofanto: è come attirare le mosche sul miele, perché dal nostro osservatorio della Stazione di Canne della Battaglia sovrastante la Salinelle vediamo costantemente mettere in pericolo la vita di tutti per il parcheggio di questi giganti della strada (che vengono anche dal Napoletano) nell'attesa di caricare l'uva… Infatti, la linea ferroviaria Barletta-Spinazzola costeggia fin dal 1894, anno di costruzione, il percorso della Salinelle, chiamata "via vecchia per Canosa": ingegneri delle strade ferrate fine Ottocento che replicavano i colleghi ingegneri di sempre, a dimostrare la voglia di sviluppo e di crescita di questo nostro Territorio!
Caro Consigliere, è divenuto imperativo e dunque fattibile con i fondi regionali in arrivo sbloccare la pericolosità della Salinelle, impostando una serie di provvedimenti a breve termine (divieto di transito ai mezzi pesanti o loro disciplinamento con assidua vigilanza delle forze dell'ordine, potenziamento della segnaletica anche ad uso turistico per Canne della Battaglia, sfalcio dell'erba a bordo strada ed agli incroci) e medio-lungo termine (ampliamento della carreggiata nei tratti di maggiore insidiosità).
Questo sarà il banco di prova perché è proprio questo che la gente vuole: sicurezza e ordine, autorevolezza ed efficacia. Basta con le false promesse del passato, ora ci vogliono soltanto i Tuoi altri fatti concreti. Grazie».
[Nino Vinella, Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia]
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