Pronto soccorso ma attese interminabili, dalle 08.30 alle 18.00
Una lettrice lamenta una situazione insostenibile
lunedì 14 marzo 2016
10.41
iReport
«Ore di interminabile attesa al pronto soccorso di Barletta. Ma cosa bisogna fare perché qualcuno dell'Asl si decida a rinforzare il reparto con altro personale visto e considerato che, durante il periodo estivo con l'arrivo di molti turisti, la già non rosea situazione diventi veramente critica.
Non è meglio pagare 5 stipendi in più d'estate piuttosto che sfiancare i pochi dottori e infermieri presenti ed esasperare i malati con lunghissime code e sorbirsi poi tutte le lamentele come la mia? Certo, le emergenze e gli incidenti non sono prevedibili ed esiste anche una guardia medica ma penso che l'esistenza di quest'ultima non sia neanche tanto pubblicizzata ed è normale che chi non sa come muoversi abbia come primo riferimento il pronto soccorso.
Capisco anche che molti vanno in ospedale per cose banali e curabili tranquillamente a casa e così facendo, intasano le file aumentando il caos già presente. Però ho visto anche persone con fratture alle costole o altri traumi che hanno atteso il loro turno per parecchie ore prima di essere anche solo visitati. E per fare un esempio pratico io oggi ho accompagnato una persona alle 08:30 del mattino e ne sono uscito alle 18:00 di sera!!! Tanto di cappello ai medici e infermieri per quello che fanno nonostante, siano in pochi e che oltretutto, si beccano tutte le lamentele e i rimproveri dei malati e dei parenti».
[Sabrina]
Non è meglio pagare 5 stipendi in più d'estate piuttosto che sfiancare i pochi dottori e infermieri presenti ed esasperare i malati con lunghissime code e sorbirsi poi tutte le lamentele come la mia? Certo, le emergenze e gli incidenti non sono prevedibili ed esiste anche una guardia medica ma penso che l'esistenza di quest'ultima non sia neanche tanto pubblicizzata ed è normale che chi non sa come muoversi abbia come primo riferimento il pronto soccorso.
Capisco anche che molti vanno in ospedale per cose banali e curabili tranquillamente a casa e così facendo, intasano le file aumentando il caos già presente. Però ho visto anche persone con fratture alle costole o altri traumi che hanno atteso il loro turno per parecchie ore prima di essere anche solo visitati. E per fare un esempio pratico io oggi ho accompagnato una persona alle 08:30 del mattino e ne sono uscito alle 18:00 di sera!!! Tanto di cappello ai medici e infermieri per quello che fanno nonostante, siano in pochi e che oltretutto, si beccano tutte le lamentele e i rimproveri dei malati e dei parenti».
[Sabrina]