Pietre lanciate sui figuranti del corteo della Disfida
«Non ci sono parole per definire la maleducazione di questi ragazzi»
domenica 18 settembre 2016
11.39
iReport
«Ieri sera, mentre eravamo in attesa dell'inizio del corteo della Disfida proprio vicino al Castello, sul marciapiede alla fine di via Cafiero, abbiamo assistito ad una scena che non ci vergogniamo a definire orribile. Eravamo insieme ad altre persone sul marciapiede esattamente tra la strada dove stavano lentamente sfilando i nobili del corteo e la cancellata del Castello dove si trova il parco giochi dei bambini. All'improvviso vedo passare sopra la testa di moglie una pietra grossa e acuminata, lanciata dal parco giochi verso i figuranti del corteo. Per fortuna le ragazze che stavano sfilando in abiti storici non sono state colpite - per miracolo direi - così come mia moglie. La pietra è stata lanciata da oltre le sbarre dei giardini del Castello da un gruppo di ragazzini (ma avranno avuto sì o no 12 anni), che dopo aver scagliato la pietra sono rimasti per qualche secondo a guardarci: solo quando un paio di signori accanto a noi li hanno rimproverati si sono messi a correre per scappare nei vicoli dei giardini.
Non ci sono parole per definire la maleducazione di questi ragazzi. In quel momento il corteo era fermo e sia noi, sia le ragazze che sfilavano nel corteo ci siamo soffermati in quel punto: la pietra è rimasta sul ciglio della strada, era a punta e aveva un diametro di 10 centimetri. Insomma, un pietrone veramente pericoloso che poteva davvero provocare grosse ferite vista la forza con cui è stato lanciato dalle sbarre dei giardini fino alla strada.
Vi racconto questo fatto perché in quel momento ci siamo vergognati di essere barlettani. Mia moglie e io ci siamo spaventati e arrabbiati. Non si può avere tanto disprezzo per la città in cui vivi, e soprattutto vorrei conoscere i nomi e i volti dei genitori che educano queste belve. Spero che questo fatto accaduto ieri arrivi a chi si occupa dell'educazione di questi esseri che non meritano nemmeno l'aria che respirano e si permettono di aggredire così persone che in quel momento stavano esaltando la storia della nostra città.
Vergognatevi, mocciosi, vergognatevi, genitori».
Non ci sono parole per definire la maleducazione di questi ragazzi. In quel momento il corteo era fermo e sia noi, sia le ragazze che sfilavano nel corteo ci siamo soffermati in quel punto: la pietra è rimasta sul ciglio della strada, era a punta e aveva un diametro di 10 centimetri. Insomma, un pietrone veramente pericoloso che poteva davvero provocare grosse ferite vista la forza con cui è stato lanciato dalle sbarre dei giardini fino alla strada.
Vi racconto questo fatto perché in quel momento ci siamo vergognati di essere barlettani. Mia moglie e io ci siamo spaventati e arrabbiati. Non si può avere tanto disprezzo per la città in cui vivi, e soprattutto vorrei conoscere i nomi e i volti dei genitori che educano queste belve. Spero che questo fatto accaduto ieri arrivi a chi si occupa dell'educazione di questi esseri che non meritano nemmeno l'aria che respirano e si permettono di aggredire così persone che in quel momento stavano esaltando la storia della nostra città.
Vergognatevi, mocciosi, vergognatevi, genitori».