Nell’Enel di viale Marconi a Barletta vivono 50 rom
«I gestori non hanno potuto chiudere lo stabile, sarebbe stato sequestro di persona»
mercoledì 19 novembre 2014
8.57
iReport
«Spesso il pomeriggio tardi passo dalla vecchia struttura Enel di viale Marconi e ogni giorno per quell'ora vedo circa una trentina di rom che ci entrano, questi sono quelli che vedo io, figuriamoci quanti ce ne saranno dentro, immagino minimo una cinquantina di persone. Ieri sono nuovamente passata di là e ho notato tre uomini che chiudevano due dei tre cancelli che servono per accedere alla struttura, mi ci sono quindi avvicinata chiedendo cosa stessero facendo e ho scoperto che erano tre dipendenti mandati appositamente dai gestori dello stabile per chiuderlo.
Avevano un palese accento settentrionale e mi hanno spiegato come i carabinieri fossero intervenuti per avvertirli che se avessero chiuso tutte e tre i cancelli, standoci dei rom all'interno, sarebbe stato una specie di sequestro di persona chiudere lo stabile. I tre non avendo potuto chiudere la struttura hanno fatto delle foto da mostrare ai loro superiori per giustificare la mancanza. Gli ho chiesto infine se i carabinieri fossero mai intervenuti per tentare di sgomberare la zona, ma ho scoperto che questo non era mai avvenuto. Indignata ne ho parlato subito dopo con un conoscente che ho incontrato nei paraggi, che mi ha raccontato come fosse stato proprio lui invece a chiamare i carabinieri avendo visto così tanto movimento all'interno della struttura, ma nel momento in cui i carabinieri hanno risposto alla chiamata recandosi sul posto non vi hanno trovato nessuno, così hanno chiamato i proprietari che hanno inviato tre uomini a chiudere definitivamente i cancelli del posto.
Vorrei puntualizzare che stasera casualmente non li sto vedendo, quindi cercheranno di accedere alla struttura in orari in cui non possono essere notati dalla gente. Io in ogni caso non mi sento sicura con cinquanta zingari che vivono e bivaccano proprio vicino casa mia e sono padroni in casa degli altri. Svegliamoci».
[Una cittadina indignata e preoccupata]
Avevano un palese accento settentrionale e mi hanno spiegato come i carabinieri fossero intervenuti per avvertirli che se avessero chiuso tutte e tre i cancelli, standoci dei rom all'interno, sarebbe stato una specie di sequestro di persona chiudere lo stabile. I tre non avendo potuto chiudere la struttura hanno fatto delle foto da mostrare ai loro superiori per giustificare la mancanza. Gli ho chiesto infine se i carabinieri fossero mai intervenuti per tentare di sgomberare la zona, ma ho scoperto che questo non era mai avvenuto. Indignata ne ho parlato subito dopo con un conoscente che ho incontrato nei paraggi, che mi ha raccontato come fosse stato proprio lui invece a chiamare i carabinieri avendo visto così tanto movimento all'interno della struttura, ma nel momento in cui i carabinieri hanno risposto alla chiamata recandosi sul posto non vi hanno trovato nessuno, così hanno chiamato i proprietari che hanno inviato tre uomini a chiudere definitivamente i cancelli del posto.
Vorrei puntualizzare che stasera casualmente non li sto vedendo, quindi cercheranno di accedere alla struttura in orari in cui non possono essere notati dalla gente. Io in ogni caso non mi sento sicura con cinquanta zingari che vivono e bivaccano proprio vicino casa mia e sono padroni in casa degli altri. Svegliamoci».
[Una cittadina indignata e preoccupata]