24 maggio 1915: un'alba di guerra per Barletta
L'attacco della corazzata austriaca Helgoland
sabato 24 maggio 2014
12.00
iReport
Oggi corre il novantanovesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco degli Alleati contro l'Austria-Ungheria e Germania, guerra che si svolse prevalentemente nel nord Italia sulle frontiere alpine. L'Italia rivendicava Trento e Trieste sotto l'influenza Austro-ungarica, terre d'Italia e di italiani. La Prima Guerra, chiamata anche Grande Guerra, costò la vita a circa dieci milioni di persone e per non fa paura tanto per il numero, ma per come moltissima gente fu uccisa: gas asfissianti, mazze ferrate. Per la prima volta in guerra si utilizzarono mezzi come carri armati ed aerei che, anche se fossero la genesi della tecnologia moderna, erano comunque efficaci.
Anche Barletta, pagò a caro prezzo l'entrata in guerra: all'alba del 24 Maggio del 1915, una corazzata austriaca denominata Helgoland, alle primissime luci dell'alba, dal porto fece fuoco contro la città. Furono colpite alcune case nei pressi della chiesa della Cattedrale poichè si pensava che sul campanale ci fossero sentinelle, la stazione ferroviaria e vagoni nei pressi della stazioncina del porto e contro il castello, sede del Distretto Militare. Ancora oggi sono visibili i cinque colpi di cannone che comunque non fecero danni.
Solo grazie all'intervento del Caccia-torpediniere TURBINE, la corazzata austriaca si allontanò dalla città finendo di arrecare ulteriori danni. Ma lo stesso Turbine dovette immolarsi nelle acque garganiche viso che altre navi austriache l'accerchiarono. Il Comandante Luigi Bianchi decise a quel punto di aprire le valvole e di far inabissare la stessa per non farla cadere in mano ai nemici. Sorte che capitò alla stessa Helgoland che successivamente, catturata dagli italiani, cambiò il suo nome in Regia Nave Brindisi o Venezia.
L'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, nata nel 1917, intenta ad aiutare proprio i militari che ormai per motivi di salute non fossero più neanche in grado di ritornare ad una vita normale dopo la fine del conflitto, intende commemorare tutti coloro che in un modo o nell'altro pagarono un prezzo di sangue in nome della Patria. L'ANMIG farà celebrare una messa a suffragio che si svolgerà oggi 24 Maggio nella chiesa del S.Sepolcro alle ore 19:00. La cittadinanza è invitata.
[Il Presidente ANMIG sez. Barletta - Graziano Ruggiero]
Anche Barletta, pagò a caro prezzo l'entrata in guerra: all'alba del 24 Maggio del 1915, una corazzata austriaca denominata Helgoland, alle primissime luci dell'alba, dal porto fece fuoco contro la città. Furono colpite alcune case nei pressi della chiesa della Cattedrale poichè si pensava che sul campanale ci fossero sentinelle, la stazione ferroviaria e vagoni nei pressi della stazioncina del porto e contro il castello, sede del Distretto Militare. Ancora oggi sono visibili i cinque colpi di cannone che comunque non fecero danni.
Solo grazie all'intervento del Caccia-torpediniere TURBINE, la corazzata austriaca si allontanò dalla città finendo di arrecare ulteriori danni. Ma lo stesso Turbine dovette immolarsi nelle acque garganiche viso che altre navi austriache l'accerchiarono. Il Comandante Luigi Bianchi decise a quel punto di aprire le valvole e di far inabissare la stessa per non farla cadere in mano ai nemici. Sorte che capitò alla stessa Helgoland che successivamente, catturata dagli italiani, cambiò il suo nome in Regia Nave Brindisi o Venezia.
L'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, nata nel 1917, intenta ad aiutare proprio i militari che ormai per motivi di salute non fossero più neanche in grado di ritornare ad una vita normale dopo la fine del conflitto, intende commemorare tutti coloro che in un modo o nell'altro pagarono un prezzo di sangue in nome della Patria. L'ANMIG farà celebrare una messa a suffragio che si svolgerà oggi 24 Maggio nella chiesa del S.Sepolcro alle ore 19:00. La cittadinanza è invitata.
[Il Presidente ANMIG sez. Barletta - Graziano Ruggiero]