Daniela Farnese e Michela Marzano, donne e comunicazione ai "Cercatori della Verità"

Lo sanno bene le prossime due ospiti di Cercatori della Verità. Che l'amore l'hanno attraversato, l'hanno vissuto e l'hanno visto andar via con un biglietto senza ritorno. Però loro, testarde, tenaci, ci hanno riprovato. Perché le donne, sì, è vero, sono più filosofeggianti dell'uomo, però sono anche più pragmatiche, o forse più recidive. Insomma: si ricasca sempre, nell'amore, e sempre ci si rimbocca le maniche per una nuova impresa sentimentale. Sperando che sia quello giusto!

Loro sono Daniela Farnese e Michela Marzano, due donne che di strada ne hanno fatta e possono vantare un lungo inventario di esperienze dotte e letterate, non solo in campo sentimentale. Perché il primo amore che declinano nella loro esistenza è quello per la vita e per il sapere.

In comune, infatti, oltre alla laurea e a una formazione non indifferente, hanno tantissimi viaggi, diverse storie finite non proprio bene, momenti non proprio brillanti quanto piuttosto bui e la capacità di rimettersi a nuovo e tornare alla ribalta, anche e soprattutto nel mondo del click.

Daniela Farnese, laurea in Lingue e civiltà orientali, un curriculum vitae ricco di esperienze post-universitarie che definisce "un
brillante percorso di precariato" fatto di collaborazioni con enti culturali, produzioni cinematografiche, società di servizi e organizzazione di eventi, agenzie di comunicazione e riviste online. Nel 2003 diventa per tutti la Dottoressa Dania, grazie al suo blog "Malafemmena". Nel 2011 co-fonda la Stiletto Academy, un'accademia "furba" perché nel mondo d'oggi le donne intelligenti devono saper stare sui tacchi non solo metaforicamente: ecco qui corsi di portamento e bon ton su tacchi. E poi il primo libro: 101 modi per far soffrire gli uomini. Crudeltà? No, ironia e consapevolezza. A seguire, altri due libri: Via Chanel n.5 (2012) e I love Chanel (2013).

Insieme a lei, sul palco del meeting, Michela Marzano: laurea alla normale di Pisa, direttore del Dipartimento di Scienze sociali alla Sorbona, filosofa e docente universitaria all'università di Parigi. Non solo: saggi e articoli di filosofia morale e politica, nel suo curriculum vitae vanta anche il "Dictionnaire du corps" che ha curato, la Reppubblica per cui è stata commentatrice e il ruolo di deputato per il Pd. E molti libri, come il suo grande successo, Volevo essere una farfalla. Una serie di successi non priva di ombre: l'anoressia, per esempio. "Se non avessi attraversato le tenebre, forse non sarei diventata la persona che sono oggi. Forse non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia", dichiara lei stessa. E chi supera i momenti bui, si sa, ha uno sguardo diverso sulla vita e un modo diverso d'accoglierla, un modo fatto di forza, ironia, autoironia, senza dimenticare la poesia.

Ben consapevoli di sé e del tempo che viviamo, del click facile per cui l'amore può essere inseguito ancor più che in passato (ma non necessariamente con i risultati sperati!), saranno ospiti di una piacevole conversazione con Nicola Curci, che insieme alla domanda di fondo di questa decima edizione del meeting "Cercatori della Verità" (disconnessi o iperconnessi?), farà parlare le due autrici dell'amore per sé e dell'amore per il mondo esterno, e di come sia l'amore ai
tempi di internet. Basterà un nuovo click a cancellare quello precedente?