Karate, Luce e Comitangelo ad un passo dal podio mondiale
Sfuma in semifinale il sogno dei due barlettani
sabato 13 ottobre 2012
3.07
Tanto entusiasmo e un pizzico di rammarico sono le componenti che appesantiscono il bagaglio al ritorno dalla Polonia. Barletta a Lodz era rappresentata da due alfieri d'eccezione, in grado di far sognare la città intera per un posto importante ai campionati mondiali. Si sono battuti con tanto onore i due barlettani Fabio Luce e Marianna Comitangelo, che non più di una settimana fa hanno preso parte alla sedicesima edizione dei Campionati Mondiali di Karate tradizionale (Kumite), tenutisi nella splendida cornice dalla "Sport Hall Atlas Arena" di Lodz. I due atleti barlettani, selezionati dal maestro Loris Guidetti per far parte della nazionale F.I.K.T.A., hanno difeso i colori italiani fino all'ultimo, terminando la loro avventura mondiale proprio ad un passo da un ambito traguardo. Analoga sorte è infatti capitata sia a Fabio che a Marianna. Fatale per entrambi è stata la semifinale: in caso di vittoria, sarebbe arrivato quasi sicuramente un piazzamento sul podio, ma Fabio si è arreso ad un rappresentante del Canada, mentre Marianna è stata battuta da una brasiliana. Per entrambi restano le emozioni e ricordi di un'esperienza speciale, sentimenti che trapelano dalle loro dichiarazioni, raccolte in esclusiva dalla redazione sportiva di Barlettalife:
Marianna: «Ci è mancato poco per coronare un sogno, ma questo non deve essere motivo di rammarico, bensì di stimolo per gli appuntamenti a venire. Dicembre è alle porte e ci spalanca due grandi occasioni: gli europei Eska a Belgrado e la Coppa Shotokan a Crema. Tornando ai Mondiali, è stata una settimana dura dal punto di vista psico-fisico; sabato, per esempio, abbiamo raggiunto il palazzetto alle 8 del mattino e lo abbiamo lasciato alle 22.30. Mantenere la concentrazione e la giusta energia per tante ore di fila non è semplice, ma il karate è soprattutto questo: superare ogni volta il proprio limite e tenere duro fino alla fine. Tanti sacrifici ma anche tante emozioni, dal momento in cui si varca la soglia del palazzetto, alla cerimonia di apertura, dal riscaldamento pre-gara al momento in cui si indossa la cintura prima di un incontro. Tutto assume la forma di un rito, ogni gesto si carica di significato. Speciale l'atmosfera che si è venuta a creare all'interno della squadra. Siamo stati complici, ci siamo supportati, ci siamo battuti tra di noi pensando al momento della gara, abbiamo riso e scherzato e abbiamo patito per un risultato mancato. Tutto nella più totale armonia tra gli atleti e con gli allenatori. E' questo, insomma, che ti da la forza di continuare a crederci e di migliorarti sempre di più»
Fabio: «Sono stato eliminato da un canadese al terzo incontro. Questo per me è stato il primo campionato Mondiale da Seniores: un'avventura importante e al tempo stesso divertente: le giornate in Polonia sono state dure e faticose, ma tutto era funzionale alla ricerca del risultato. In questa competizione non ho partecipato nella mia specialità e non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Tuttavia è stata un'esperienza positiva e come tale mi ha insegnato qualcosa di importante, il passaggio da Juniores a Seniores non è mai semplice e bisognerà impegnarsi duramente in vista dei prossimi appuntamenti».
E se è vero che la zona medaglie è stata solo sfiorata, le soddisfazioni per i due barlettani, Luce e Comitangelo, non sono certo mancate. E chissà che durante la prossima competizione, con un po' di fortuna in più, questa affascinante disciplina orientale non possa parlare anche un po' di…barlettano.
Marianna: «Ci è mancato poco per coronare un sogno, ma questo non deve essere motivo di rammarico, bensì di stimolo per gli appuntamenti a venire. Dicembre è alle porte e ci spalanca due grandi occasioni: gli europei Eska a Belgrado e la Coppa Shotokan a Crema. Tornando ai Mondiali, è stata una settimana dura dal punto di vista psico-fisico; sabato, per esempio, abbiamo raggiunto il palazzetto alle 8 del mattino e lo abbiamo lasciato alle 22.30. Mantenere la concentrazione e la giusta energia per tante ore di fila non è semplice, ma il karate è soprattutto questo: superare ogni volta il proprio limite e tenere duro fino alla fine. Tanti sacrifici ma anche tante emozioni, dal momento in cui si varca la soglia del palazzetto, alla cerimonia di apertura, dal riscaldamento pre-gara al momento in cui si indossa la cintura prima di un incontro. Tutto assume la forma di un rito, ogni gesto si carica di significato. Speciale l'atmosfera che si è venuta a creare all'interno della squadra. Siamo stati complici, ci siamo supportati, ci siamo battuti tra di noi pensando al momento della gara, abbiamo riso e scherzato e abbiamo patito per un risultato mancato. Tutto nella più totale armonia tra gli atleti e con gli allenatori. E' questo, insomma, che ti da la forza di continuare a crederci e di migliorarti sempre di più»
Fabio: «Sono stato eliminato da un canadese al terzo incontro. Questo per me è stato il primo campionato Mondiale da Seniores: un'avventura importante e al tempo stesso divertente: le giornate in Polonia sono state dure e faticose, ma tutto era funzionale alla ricerca del risultato. In questa competizione non ho partecipato nella mia specialità e non sono riuscito ad esprimermi al meglio. Tuttavia è stata un'esperienza positiva e come tale mi ha insegnato qualcosa di importante, il passaggio da Juniores a Seniores non è mai semplice e bisognerà impegnarsi duramente in vista dei prossimi appuntamenti».
E se è vero che la zona medaglie è stata solo sfiorata, le soddisfazioni per i due barlettani, Luce e Comitangelo, non sono certo mancate. E chissà che durante la prossima competizione, con un po' di fortuna in più, questa affascinante disciplina orientale non possa parlare anche un po' di…barlettano.