Vaccini anti Covid, «grazie agli angeli della Protezione Civile di Barletta»

La lettera di un nostro lettore racconta il lato più umano di questa complessa macchina organizzativa

giovedì 1 aprile 2021 10.20
A cura di La redazione
Le vaccinazioni delle persone anziane stanno procedendo senza sosta anche a Barletta. Ogni giorno, gli over 80 si stanno recando al PalaBorgia di Barletta per sottoporsi alla somministrazione delle dosi.

Molti di questi, tuttavia, necessitano di una costante assistenza che non si limita al semplice passaggio in macchina, bensì di cure amorevoli durante tutta l'operazione. I parenti non sono gli unici a farlo. Tantissimi sono i volontari, come ad esempio quelli della Protezione Civile, pronti per confortare e sostenere chiunque sia in difficoltà.

È proprio questo quello che è avvenuto al nostro lettore Francesco, che nella giornata di ieri pomeriggio ha accompagnato il suo anziano padre al PalaBorgia di Barletta per sottoporlo alla 2 dose del vaccino anti-Covid.

«Purtroppo mio padre ha subito un brutto infortunio fratturandosi delle vertebre - ci racconta - per cui con le dovute attenzioni ho dovuto aiutare mio padre a salire in macchina ed accompagnarlo per portare a termine la sua vaccinazione. Alle 17 ero vicino al cancello d'ingresso del palazzetto. C'era una bella fila, ho chiesto la cortesia ad un vigile di poter ascoltare la mia necessità di come meglio affrontare l'attesa. È stato gentile il vigile a chiamare un addetto della Protezione Civile ai cancelli, che, a sua volta, ascoltata la nostra delicata situazione ha chiamato un responsabile che è sopraggiunto a noi velocissimo. È un ragazzo giovane di una gentilezza enorme con un attitudine all'ascolto che, oggigiorno, poche pochissime persone hanno ancora. Ha fatto l'accoglienza del mio anziano papà con la barella e un team di volontari che l'hanno accudito sino alla inoculazione e all'attesa di 15 minuti per dovuta osservazione. Mi hanno restituito mio padre con la cura che un buon padre avrebbe fatto con un figlio».

Nulla che non si sapesse già: i volontari, che siano della Protezione Civile o di un qualsiasi altro ente benefico, sono spinti da un disinteressato amore per il prossimo e dalla voglia di rendersi utili nei confronti dei più fragili. Che non meritino anche loro, come è avvenuto per gli operatori sanitari, l'appellativo di 'eroi'?

«Tra tante cose brutte e che spesso non funzionano - conclude il nostro lettore - ho visto un giovane che aveva l'amore per il suo ruolo, un giovane che cercava di riscattare la voglia di fare, la voglia di aiutare. Grazie di cuore. Grazie agli angeli della Protezione Civile di Barletta».

Non solo assembramenti e distanziamenti non rispettati: la parte funzionante del sistema mostra un'organizzazione in grado di supportare e aiutare quando necessario.