Rifiuti di Bari, benvenuti nella Bat
Prorogata l’ordinanza regionale che assegna 400 tonnellate di spazzatura barese alla discarica di Trani. L'intervento di Francesco Ventola
lunedì 7 gennaio 2013
La Regione Puglia ha deciso di prorogare, per altri sei mesi, l'ordinanza per cui circa 400 tonnellate di rifiuti al giorno saranno accolte dalla discarica di Trani. I rifiuti provengono da sedici comuni del Barese. Non si sono fatte attendere le proteste da parte delle Istituzioni provinciali. L'ordinanza è stata emessa in seguito ad alcuni tavoli tecnici tenutisi in Regione, cui hanno partecipato la Provincia di Bari, il Comune di Giovinazzo, i gestori degli impianti di Giovinazzo, Bari e Trani ed i Commissari ad acta ex Ato Ba/2 ed ex Ato Ba/4. Nessun rappresentante della Provincia di Barletta-Andria-Trani, pur essendo protagonista della decisione presa, almeno geograficamente parlando, e avendone titolarità. Si teme che, trasferendo i rifiuti baresi nella nostra provincia, si vada a diminuire la capacità residuale della discarica di Trani.
A riguardo, il Presidente della Provincia, Francesco Ventola, ha assicurato: «Valuterò tutte le iniziative da assumere al fine di scongiurare che conferimenti indiscriminati di rifiuti provenienti da altre realtà, non corrispondenti con quello provinciale, possano compromettere l'autonomia del nostro bacino». La Regione, come già in passato, si rivolge alla nostra Provincia per risolvere problemi di altre realtà; «Non ci siamo mai sottratti – stigmatizza Ventola - ai nostri doveri di solidarietà rispetto ad altri comuni in difficoltà», non manca, però, l'amarezza per il mancato invito ai tavoli tecnici e del preannuncio di tale decisione.
A riguardo, il Presidente della Provincia, Francesco Ventola, ha assicurato: «Valuterò tutte le iniziative da assumere al fine di scongiurare che conferimenti indiscriminati di rifiuti provenienti da altre realtà, non corrispondenti con quello provinciale, possano compromettere l'autonomia del nostro bacino». La Regione, come già in passato, si rivolge alla nostra Provincia per risolvere problemi di altre realtà; «Non ci siamo mai sottratti – stigmatizza Ventola - ai nostri doveri di solidarietà rispetto ad altri comuni in difficoltà», non manca, però, l'amarezza per il mancato invito ai tavoli tecnici e del preannuncio di tale decisione.