Piano di Recupero urbanistico, sette gli indagati

Concluse le indagini, contestati reati a Gianferrini, Sgobba, Di Bari, Galentino, Fiorella, Lombardi, Valerio. Il Pru sarebbe nei fatti difforme da quanto approvato dalla giunta regionale

venerdì 12 aprile 2013 17.37
Sono sette gli indagati a conclusione delle indagini sul Piano di Recupero Urbanistico (PRU) di Barletta. Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Fabio Buquicchio contesta il reato di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio a Francesco Gianferrini, dirigente dell'ufficio tecnico comunale e presidente della commissione esaminatrice delle proposte di partecipazione al PRU; a Michele Sgobba, capoprogettista e capogruppo a cui risulta affidato l'incarico di redazione del PRU nonché componente della commissione esaminatrice delle proposte di partecipazione al PRU; ed agli imprenditori Ugo Di Bari; Riccardo Galentino, legale rappresentante della consortile Abitare; Raffaele Fiorella, legale rappresentante della Srl Fiori (società capogruppo della relativa associazione temporanea d'imprese); Pasquale Lombardi, responsabile del Gruppo Edile Lombardi Srl; Ruggiero Valerio, legale rappresentante dell'ATI Costruzioni Valerio Srl, a seconda dei casi aggiudicatari o esecutori di opere di alcune cosiddette Unità Minima d'Intervento (UMI).

Il Pru sarebbe nei fatti difforme da quanto approvato dalla giunta regionale il 30 ottobre 2000 ed oggetto dell'accordo di programma del 23 dicembre 2003 tra il sindaco di Barletta e la Regione, successivamente ratificato dal consiglio comunale il 16 gennaio 2004 ed approvato con decreto del presidente della giunta regionale il primo giugno 2004. In alcuni casi le opere realizzate sarebbero state diverse e maggiori rispetto alle tavole progettuali a base dell'iter amministrativo del 1999. In particolare vi sarebbe un edificio commerciale adibito a supermercato ed un edificio per abitazioni. Inoltre, alcune opere edilizie avrebbero gravi errori progettuali in relazione alla distanze. Ora la parola passa agli indagati che potranno rivolgere al pm istanze istruttorie e di audizione.