La Sfida del Comune: sì all’immobile, no a Lasala?
Revocata la delibera di Giunta, resta un nodo da sciogliere
giovedì 18 giugno 2020
10.00
Riunitasi nella mattinata di ieri, la Giunta comunale di Barletta ha deliberato la revoca della precedente deliberazione (n. 106 del 12 giugno 2020) con la quale il Comune aveva manifestato il disinteresse ad esercitare il diritto di prelazione sull'immobile posto al piano superiore della storica Cantina della Sfida, composto da due appartamenti e da un locale al pian terreno ad uso deposito.
L'assenza d'interesse all'acquisto dell'immobile, come noto, ha fatto insorgere le opposizioni e buona parte della maggioranza che, nello scorso Consiglio comunale, hanno espresso dissenso all'unanimità, invitando l'amministrazione comunale a tornare sui suoi passi.
A tal fine, è stato dato mandato al Dirigente del Settore Bilancio e Programmazione economico-finanziaria di porre in essere le conseguenti attività di revisione degli atti di programmazione economico-finanziaria necessarie all'acquisto e alla valorizzazione dell'unità immobiliare.
Salvo il palazzo, fuori Lasala?
L'aver revocato l'atto oggetto di discordia e l'aver mostrato interesse all'acquisto dell'immobile, tuttavia, non è risolutivo di una questione destinata ad incidere sugli equilibri dell'amministrazione Cannito.
È molto probabile, seppure tardino ad arrivare conferme, che la decisione dal primo cittadino possa essere quella di sollevare dal suo incarico in Giunta l'assessore Michele Lasala, amministratore unico della società con cui si sarebbe perfezionata la compravendita dell'immobile se la Giunta non avesse revocato la delibera del 12 giugno. Un coinvolgimento, a detta del sindaco, non comunicato dal diretto interessato al quale sarebbe stata già prospettata ieri l'alternativa di dimettersi.
Insomma, sembra non ci sia molto su cui riflettere. Per il Movimento 5 Stelle è «il naufragio dell'amministrazione Cannito». L'invito della restante opposizione, invece, non lascia spazio a dubbi: «Se l'assessore ha informato la Giunta, il sindaco dovrebbe dimettersi. In caso contrario, il sindaco dovrebbe chiederne le dimissioni». Queste le uniche conclusioni possibili per il consigliere Carmine Doronzo (Coalizione Civica) e per il Partito Democratico.
L'assenza d'interesse all'acquisto dell'immobile, come noto, ha fatto insorgere le opposizioni e buona parte della maggioranza che, nello scorso Consiglio comunale, hanno espresso dissenso all'unanimità, invitando l'amministrazione comunale a tornare sui suoi passi.
La delibera
Così, nella riunione di Giunta di ieri mattina, l'esecutivo ha demandato all'Assessore e al Dirigente del Settore Beni e Servizi Culturali di avviare un processo partecipativo ai fini della definizione di un piano di valorizzazione storico-culturale dell'immobile, al Dirigente del Settore Demanio e Patrimonio di procedere alle verifiche tecniche e catastali del caso, al Dirigente del Settore Lavori Pubblici e manutenzioni di effettuare una perizia tecnica per la verifica dello stato dell'immobile, ai fini della predisposizione dell'atto Giuntale per l'adozione dell'indirizzo utile ad esercitare il diritto di prelazione sull'unità immobiliare.A tal fine, è stato dato mandato al Dirigente del Settore Bilancio e Programmazione economico-finanziaria di porre in essere le conseguenti attività di revisione degli atti di programmazione economico-finanziaria necessarie all'acquisto e alla valorizzazione dell'unità immobiliare.
Salvo il palazzo, fuori Lasala?
L'aver revocato l'atto oggetto di discordia e l'aver mostrato interesse all'acquisto dell'immobile, tuttavia, non è risolutivo di una questione destinata ad incidere sugli equilibri dell'amministrazione Cannito.
È molto probabile, seppure tardino ad arrivare conferme, che la decisione dal primo cittadino possa essere quella di sollevare dal suo incarico in Giunta l'assessore Michele Lasala, amministratore unico della società con cui si sarebbe perfezionata la compravendita dell'immobile se la Giunta non avesse revocato la delibera del 12 giugno. Un coinvolgimento, a detta del sindaco, non comunicato dal diretto interessato al quale sarebbe stata già prospettata ieri l'alternativa di dimettersi.
Insomma, sembra non ci sia molto su cui riflettere. Per il Movimento 5 Stelle è «il naufragio dell'amministrazione Cannito». L'invito della restante opposizione, invece, non lascia spazio a dubbi: «Se l'assessore ha informato la Giunta, il sindaco dovrebbe dimettersi. In caso contrario, il sindaco dovrebbe chiederne le dimissioni». Queste le uniche conclusioni possibili per il consigliere Carmine Doronzo (Coalizione Civica) e per il Partito Democratico.