Giudice di Pace, il Consiglio dei Ministri chiude otto uffici nel Circondario di Trani
«La giustizia di prossimità non esiste più». Una nota di Massimo Marcone, segretario della Funzione Pubblica Cgil Bat
martedì 17 gennaio 2012
È un riferimento importante per cittadini, da oggi difficile da raggiungere. Il Consiglio dei Ministri ha approvato la soppressione degli Uffici del Giudice di Pace di otto comuni della nuova provincia ed il successivo accorpamento, degli affari e del personale, all'Ufficio del Giudice di Pace di Trani: il 50% del personale andrà a colmare le ataviche carenze organiche della Procura della Repubblica e del Tribunale, l'altro 50% andrà all'ufficio accorpante. Ai 32 dipendenti interessati non spetterà alcuna indennità di trasferimento e pertanto assisteranno "dal vivo" al taglio del proprio stipendio a causa delle spese di viaggio che dovranno sostenere.
"E' impensabile – sottolinea Massimo Marcone, segretario della Funzione Pubblica Cgil Bat – che con un colpo di mannaia si chiudano ben otto Uffici Giudiziari senza considerare le esigenze del territorio, dell'utenza, dei lavoratori e ignorando la carenza di immobili da adibirsi ad uffici giudiziari di cui soffre Trani, anche alla luce del recente sequestro probatorio di cui è stato oggetto parte del Palazzo Gadaleta che ha creato forti disagi alla Cancelleria Espropriazioni Immobiliari e all'Ufficio Notifiche e Protesti".
"La Funzione Pubblica Cgil Nazionale – prosegue Massimo Marcone – ha più volte chiesto al Ministero l'apertura di un tavolo di discussione ed ha presentato istanza di audizione in Commissione Giustizia della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica sulla proposta di revisione delle circoscrizioni giudiziarie ma, ad oggi, non ha ricevuto ancora nessuna convocazione. Il Consiglio dei Ministri, intanto, ha approvato lo schema di decreto legislativo per la soppressione, per il momento, solo degli Uffici del Giudice di Pace. Ci aspettiamo a breve anche quello che riguarda i Tribunali e le sezioni distaccate. In questa maniera si sancisce definitivamente il principio che la 'giustizia di prossimità' non esiste più".
"Con questo provvedimento viene, inoltre, esclusa l'ipotesi in campo dell'accorpamento degli Uffici ricadenti nel territorio della Provincia di Bari ma nel circondario giudiziario di Trani, di essere trasferiti a Bari e, pertanto anche gli Uffici del GdP di Corato, Molfetta e Ruvo di Puglia verranno accorpati a Trani".
"E' impensabile – sottolinea Massimo Marcone, segretario della Funzione Pubblica Cgil Bat – che con un colpo di mannaia si chiudano ben otto Uffici Giudiziari senza considerare le esigenze del territorio, dell'utenza, dei lavoratori e ignorando la carenza di immobili da adibirsi ad uffici giudiziari di cui soffre Trani, anche alla luce del recente sequestro probatorio di cui è stato oggetto parte del Palazzo Gadaleta che ha creato forti disagi alla Cancelleria Espropriazioni Immobiliari e all'Ufficio Notifiche e Protesti".
"La Funzione Pubblica Cgil Nazionale – prosegue Massimo Marcone – ha più volte chiesto al Ministero l'apertura di un tavolo di discussione ed ha presentato istanza di audizione in Commissione Giustizia della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica sulla proposta di revisione delle circoscrizioni giudiziarie ma, ad oggi, non ha ricevuto ancora nessuna convocazione. Il Consiglio dei Ministri, intanto, ha approvato lo schema di decreto legislativo per la soppressione, per il momento, solo degli Uffici del Giudice di Pace. Ci aspettiamo a breve anche quello che riguarda i Tribunali e le sezioni distaccate. In questa maniera si sancisce definitivamente il principio che la 'giustizia di prossimità' non esiste più".
"Con questo provvedimento viene, inoltre, esclusa l'ipotesi in campo dell'accorpamento degli Uffici ricadenti nel territorio della Provincia di Bari ma nel circondario giudiziario di Trani, di essere trasferiti a Bari e, pertanto anche gli Uffici del GdP di Corato, Molfetta e Ruvo di Puglia verranno accorpati a Trani".