E' di Barletta il primo laureato al mondo in "ingegneria bionica"
Traguardo assoluto per il giovane barlettano Francesco Lanotte
venerdì 13 ottobre 2017
20.21
Un traguardo assoluto per il nostro concittadino Francesco Lanotte. Per lui non solo la soddisfazione di aver conseguito la laurea magistrale con 110 e lode, ma anche l'enorme appagamento di essere il primo laureato al mondo in Bionics Engineering (ingegneria bionica). Primo in assoluto perché non esistono altri corsi di laurea di questo tipo se non a Pisa, alla Scuola di Ingegneria dell'Università.
Il 24enne barlettano ha discusso una tesi sullo sviluppo di un nuovo algoritmo di controllo per un esoscheletro robotizzato per il supporto lombare, al fine di assistere i lavoratori che si occupano di sollevare grandi pesi.
«Che sia il primo di una lunga serie di traguardi». Così il sindaco Pasquale Cascella si è congratulato con il concittadino Francesco Lanotte. «Essere il primo al mondo ad aver ottenuto questo titolo - ha detto il sindaco - è prestigioso ma al tempo stesso impegnativo, soprattutto se si tratta di campi che vanno dalla robotica alle neuroscienze. Ecco perché alle congratulazioni si unisce l'auspicio di una lunga e brillante carriera professionale che, per quanto 'mondiale', mantenga sempre salde le sue radici qui a Barletta, con l'auspicio che anche la sua città un giorno possa contare sul suo prezioso contributo per la collettività».
Il 24enne barlettano ha discusso una tesi sullo sviluppo di un nuovo algoritmo di controllo per un esoscheletro robotizzato per il supporto lombare, al fine di assistere i lavoratori che si occupano di sollevare grandi pesi.
«Che sia il primo di una lunga serie di traguardi». Così il sindaco Pasquale Cascella si è congratulato con il concittadino Francesco Lanotte. «Essere il primo al mondo ad aver ottenuto questo titolo - ha detto il sindaco - è prestigioso ma al tempo stesso impegnativo, soprattutto se si tratta di campi che vanno dalla robotica alle neuroscienze. Ecco perché alle congratulazioni si unisce l'auspicio di una lunga e brillante carriera professionale che, per quanto 'mondiale', mantenga sempre salde le sue radici qui a Barletta, con l'auspicio che anche la sua città un giorno possa contare sul suo prezioso contributo per la collettività».