Caracciolo: “Dal bilancio nuove risorse per il monitoraggio ambientale della zona industriale di Barletta“

Risorse anche per avvio della produzione centralizzata di radiofarmaci per terapia in collaborazione con la Asl Bt e unità operativa complessa di medicina nucleare del Dimiccoli

giovedì 19 dicembre 2024 11.30
"Maggiori risorse per il monitoraggio ambientale della zona industriale di Barletta e avvio di un percorso che porti alla costituzione di un sito di produzione centralizzata di radiofarmaci per terapia metabolica con il supporto della Asl Bt e dell'unità operativa complessa di medicina nucleare del Dimiccoli. I due provvedimenti sono resi possibili grazie a emendamenti da me sottoscritti al bilancio 2025 della Regione Puglia. L'ambiente e la salute non hanno colore politico". Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Filippo Caracciolo.

Monitoraggio ambientale integrato/ Zona industriale Barletta

"Per l'annualità 2025, i fondi a disposizione delle attività di monitoraggio ambientale della zona industriale di Barletta salgono a 300mila euro con un incremento di 200mila euro rispetto alla cifra inizialmente stanziata. Grazie a queste ulteriori risorse si potrà proseguire in maniera più incisiva con le attività di monitoraggio che attualmente prevedono l'installazione di 7 nuovi piezometri che andranno ad aggiungersi ai 14 già presenti nell'area compresa tra via Trani e strada vicinale Misericordia. In quella zona esistono delle criticità che vanno affrontate con in interventi spesso costosi e l'arrivo di nuove risorse risulta, per questo motivo, quantomai importante. Prosegue il mio impegno, costante, per dare impulso alle attività di monitoraggio, avviato ormai nel lontano 2015. Sin da allora la Regione Puglia sta sostenendo dal punto di vista finanziario le attività utili a salvaguardare dal punto di vista ambientale la città di Barletta.

Produzione centralizzata di radiofarmaci per terapia

"Al fine di valutare la costituzione di un sito di produzione centralizzata di radiofarmaci per terapia metabolica, è assegnato alla ARESS il compito di predisporre, in collaborazione con la ASL BT e con il supporto della UOC di medicina nucleare del Dimiccoli uno studio approfondito, comprensivo della stima dei costi. Grazie all' uso di radiofarmaci è possibile personalizzare le dosi somministrate in base alle specifiche condizioni del paziente, massimizzando cosi l' efficacia terapeutica e minimizzando gli effetti collaterali.

Un ciclo completo di terapia costa attualmente tra i 60.000€ - 100.000€ a paziente, ma la possibilità di poter produrre in modo centralizzato ed in autonomia i radiofarmaci necessari ridurrebbe i costi a 12.000€ - 20.000€ a paziente (un quinto).

In Puglia, con circa 2500 nuovi casi annui di carcinoma prostatico, la spesa regionale sarebbe di 250.000.000€. Adottando questo nuovo modello organizzativo, la spesa scenderebbe a 50.000.000€, permettendo di curare più pazienti e riducendo la migrazione verso regioni come l' Emilia Romagna che già utilizzano questo modello. Si tratta di quindi di un servizio di grande rilevanza e utilità per il rafforzamento dell'offerta sanitaria nel nostro territorio".