La senatrice di Barletta Assuntela Messina non sarà ricandidata dal Pd
Emiliano: «A causa della riduzione del numero dei parlamentari non è stato possibile per Enrico Letta trovare una collocazione migliore»
martedì 16 agosto 2022
17.04
È senza dubbio la senatrice Assuntela Messina la grande assente del nostro territorio tra i candidati e le candidate nelle liste del Partito democratico. In vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, infatti, la segreteria nazionale del Pd ha definito tutte le candidature per la Camera e per il Senato lasciando a casa Messina, eletta nel 2018 al Senato della Repubblica e nominata nel 2021 sottosegretario di Stato al Ministero dell'innovazione tecnologica e la transizione digitale per il governo guidato da Mario Draghi.
Il suo incarico tra i banchi del governo fa riflettere sul suo mancato inserimento nelle liste del Pd. Nessun commento è stato ancora rilasciato dalla diretta interessata, ma poco fa il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha detto: «Dispiace molto per la vicenda della senatrice Assuntela Messina, sottosegretaria competente e attiva del Governo Draghi - ha scritto Emiliano in un lungo comunicato stampa in merito alle candidature del Pd - la cui non ricandidatura in posizione utile nei listini bloccati rappresenta una grave perdita per la Puglia, ma purtroppo a causa della riduzione del numero dei parlamentari non è stato possibile per Enrico Letta trovare una collocazione migliore. Assieme a Michele Bordo - ha aggiunto il governatore pugliese - costituirà una riserva di competenza e prestigio per le sfide che la Regione Puglia dovrà affrontare in futuro».
Se questa è l'unica spiegazione fornita finora, non si sono fatte attendere ipotesi alternative come quella di chi sostiene che Messina avrebbe rifiutato un secondo posto nel listino di Foggia, subito dietro il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
Le candidature sono arrivate dopo «un intenso e incessante lavoro di ascolto e analisi - ha aggiunto Emiliano -. Un lavoro non semplice, quello fatto dalla segreteria nazionale, di sintesi e composizione del quadro, un lavoro che suscita grandi speranze ma anche qualche amarezza, non potendo essere soddisfatte in questo passaggio tutte le legittime aspirazioni. La cosa certa è che dalla Puglia, dai territori, siamo pronti a fare la nostra parte per far conoscere il programma di governo del Pd, per costruire intorno ad esso partecipazione e condivisione e per contribuire al rafforzamento dei valori che il programma racchiude e che trovano fondamento nella nostra Costituzione repubblicana».
Il suo incarico tra i banchi del governo fa riflettere sul suo mancato inserimento nelle liste del Pd. Nessun commento è stato ancora rilasciato dalla diretta interessata, ma poco fa il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha detto: «Dispiace molto per la vicenda della senatrice Assuntela Messina, sottosegretaria competente e attiva del Governo Draghi - ha scritto Emiliano in un lungo comunicato stampa in merito alle candidature del Pd - la cui non ricandidatura in posizione utile nei listini bloccati rappresenta una grave perdita per la Puglia, ma purtroppo a causa della riduzione del numero dei parlamentari non è stato possibile per Enrico Letta trovare una collocazione migliore. Assieme a Michele Bordo - ha aggiunto il governatore pugliese - costituirà una riserva di competenza e prestigio per le sfide che la Regione Puglia dovrà affrontare in futuro».
Se questa è l'unica spiegazione fornita finora, non si sono fatte attendere ipotesi alternative come quella di chi sostiene che Messina avrebbe rifiutato un secondo posto nel listino di Foggia, subito dietro il vice presidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
Le candidature sono arrivate dopo «un intenso e incessante lavoro di ascolto e analisi - ha aggiunto Emiliano -. Un lavoro non semplice, quello fatto dalla segreteria nazionale, di sintesi e composizione del quadro, un lavoro che suscita grandi speranze ma anche qualche amarezza, non potendo essere soddisfatte in questo passaggio tutte le legittime aspirazioni. La cosa certa è che dalla Puglia, dai territori, siamo pronti a fare la nostra parte per far conoscere il programma di governo del Pd, per costruire intorno ad esso partecipazione e condivisione e per contribuire al rafforzamento dei valori che il programma racchiude e che trovano fondamento nella nostra Costituzione repubblicana».