Ruggiero Passero: «Perfetto contro il Venafro, il Cristian Barletta non vuole più fermarsi»

Il direttore sportivo biancorosso dedica la vittoria al compianto Nicola Italia

martedì 24 febbraio 2015 3.34
A cura di Enrico Gorgoglione
Una vittoria netta, dai contorni ben delineati e dalle forti tinte biancorosse. Viaggia a velocità supersonica il Barletta di mister Chiereghin, e lo fa anche contro la quarta forza del campionato, contro una delle squadre più forti (se non la più forte) dell'intero girone. Il 7-1 finale ha annichilito il Venafro e regalato tre punti fondamentali per il Cristian Barletta, che ora si prepara al rush finale supportata anche dalla matematica. Lo stop del Futsal Bisceglie ad Isernia ha infatti ufficialmente riaperto i giochi per il primo posto, con neroazzurri e biancorossi ora separati da sole due lunghezze. A commentare il momento in casa barlettana è il direttore sportivo Ruggiero Passero:

Ruggiero, contro il Venafro avete giocato la partita perfetta? Mai nessuno avrebbe pensato ad un risultato così largo contro la quarta forza del campionato.
«Il risultato è l'espressione dell'approccio, dell'atteggiamento della squadra e del lavoro che svolgiamo quotidianamente. Sabato è stata un'espressione perfetta di attenzione, grinta, un concentrato di attività significativa che ci ha regalato tre punti. Il Venafro è la squadra più forte di questo campionato, ma siamo riusciti a domarli, contro di loro abbiamo giocato due partite senza sbavature. Continuiamo su questa strada».

Eppure non era così facile, vista anche l'assenza di Del Aguila. Nonostante l'importanza del calcettista spagnolo, la squadra è riuscita a sopperire alla grande. È questa l'arma in più del Cristian Barletta?
«Abbiamo avuto dei piccoli tentennamenti all'inizio del girone di ritorno con le assenze degli spagnoli. Ora però la squadra ha raggiunto una nuova consapevolezza fisica e psicologica. Il mister ha anche cercato e ottenuto nuove soluzioni. Penso al proporre Capacchione da centrale, al sempre maggior apporto in termini numerici di Garrote, al contributo, seppure ancora con il contagocce di Vanderlei. La forza di questa squadra è il gruppo, e ora che abbiamo cominciato non abbiamo più intenzione di fermarci».

Chi non si ferma è anche il bomber Garrote. Sta trascinando la squadra a suon di gol, e non sono certo gol "leggeri"…
«Garrote è un giocatore di qualità sopraffina, di determinazione, è uno dei tanti leader della squadra, ha superato qualche problema fisico che ha avuto ad inizio stagione. Ora sta mettendo la palla dentro con più continuità, ma le sue caratteristiche non si discutono. Resta uno dei tanti capitani di questa squadra, di un gruppo che viene prima di tutto».

La vittoria contro il Venafro è importante anche in ottica promozione, visto lo stop di Bisceglie ad Isernia. Vi aspettavate un esito simile?
«Abbiamo sensazioni positive da inizio anno. Dopo Salerno potevamo abbatterci ma non l'abbiamo fatto, sapendo che dovevamo lavorare duro non avendo paura di nessuno. Isernia è considerato un campo difficile, ha una buona squadra. In casa ha dato fastidio a molti. Ci aspettavamo un piccolo passo falso da parte di Bisceglie, ed è arrivato. Ora dipende solo da noi. Siamo consapevoli che davanti a noi ci sono sei finali. La partita più importante ci capita però sabato, contro una grande squadra come la Virtus Rutigliano».

Secondo te, che partita sarà? Vincendo contro di voi, la Virtus potrebbe anche riaprire i giochi promozione auto-includendosi nella corsa nella corsa verso la A2?
«Ad oggi le uniche squadra che possono vincere sono Futsal Bisceglie e Cristian Barletta piuttosto per un discorso numerico. Il Rutigliano è come se fosse a cinque punti. Lo scontro di sabato può essere decisivo per noi in ottica campionato, ma anche per decidere la griglia playoff. Il coefficiente della partita è però altissimo. Tutti vorranno vincere e ce la metteranno tutta per raggiungere i tre punti. Loro sono gli unici che finora ci hanno battuto, non sarà così facile».

Chiudiamo con una dedica speciale per una vittoria speciale…
«Lo dico anche con un trasporto particolare, visto che Nicola Italia è mio zio. I ragazzi sono stati vicini a Ruggiero e alla sua famiglia, hanno dedicato la vittoria al papà di Ruggiero. È stato bello vederli tutti in chiesa prima della partita a promettere una grande partita e così è stato. Questa vittoria è dedicata a Nicola Italia».