Parla Fabio Mazzeo, l'"uomo dei sogni"
Esclusiva intervista al leader biancorosso
venerdì 9 settembre 2011
15.38
L'uomo dei sogni biancorossi. A Barletta, dopo la convincente pre-season e a maggior ragione dopo aver assistito all'esordio in campionato degli uomini di mister Cari contro il Frosinone, tanti tifosi sono pronti a giurarci: Fabio Mazzeo, seconda punta classe 1983 da Salerno, può essere il valore aggiunto di questa squadra. Rapido di gambe e pensiero come con le parole, scaltro in campo quanto davanti a un microfono, Mazzeo si è raccontato a Barlettalife parlando dei suoi primi 60 giorni in biancorosso, i primi di una lunga avventura:
Fabio, molti sono rimasti ben impressionanti dalla tua prestazione contro il Frosinone. La squadra riesce a compensare l'assenza di un regista di centrocampo grazie alle tue qualità tecniche. Sei d'accordo?
«Si, indubbiamente abbiamo fatto una buona gara contro il Frosinone. Io cerco sempre di dare il meglio e devo dire che in quella posizione del campo riesco a rendere al massimo».
Qual è il tuo rapporto con mister Cari, che tra l'altro ti aveva già allenato ai tempi del Perugia?
«Con il mister ho un ottimo rapporto e, come ben hai detto, poter lavorare con un allenatore che già ti conosce ti permette di accelerare le tappe per integrarsi bene in squadra».
In quali ruoli puoi giocare nel 4-2-3-1 dell'allenatore?
«In teoria tutti: in primis seconda punta ma con il mister ho giocato sia da esterno d'attacco che da prima punta. Sono ruoli che conosco ma che preferirei ricoprire solo in situazioni di emergenza».
Nella scorsa stagione quanto ti è pesato l'assenza del sostegno del pubblico nell'esperienza all'Atletico Roma?
«Tanto. Forse con una tifoseria a nostro sostegno avremmo vinto la finale dei playoff contro la Juve Stabia».
Ti ha un po' frenato a livello professionale l'esperienza a Cosenza?
«Non penso che abbia frenato la mia crescita. Certo dispiace non aver mantenuto fede agli obiettivi che ci si era prefissati ma purtroppo mancava l'organizzazione societaria necessaria».
Si è parlato tanto di Spezia e Frosinone come prime favorite per salire in serie B...
«Oltre a queste due starei attento al Siracusa, è una squadra allestita molto bene per la categoria».
Come procede il tuo ambientamento qui a Barletta?
«Procede tutto molto bene. Il gruppo è unito e composto da bravi ragazzi e anche con la vostra città mi sono subito trovato bene. Purtroppo sto ancora cercando casa, speriamo di trovarla quanto prima perchè è passato già qualche mese (ride, ndr)…».
La casa arriverà presto, ma un pezzo del suo cuore ha già trovato dimora a Barletta…
Marco Bruno
Fabio, molti sono rimasti ben impressionanti dalla tua prestazione contro il Frosinone. La squadra riesce a compensare l'assenza di un regista di centrocampo grazie alle tue qualità tecniche. Sei d'accordo?
«Si, indubbiamente abbiamo fatto una buona gara contro il Frosinone. Io cerco sempre di dare il meglio e devo dire che in quella posizione del campo riesco a rendere al massimo».
Qual è il tuo rapporto con mister Cari, che tra l'altro ti aveva già allenato ai tempi del Perugia?
«Con il mister ho un ottimo rapporto e, come ben hai detto, poter lavorare con un allenatore che già ti conosce ti permette di accelerare le tappe per integrarsi bene in squadra».
In quali ruoli puoi giocare nel 4-2-3-1 dell'allenatore?
«In teoria tutti: in primis seconda punta ma con il mister ho giocato sia da esterno d'attacco che da prima punta. Sono ruoli che conosco ma che preferirei ricoprire solo in situazioni di emergenza».
Nella scorsa stagione quanto ti è pesato l'assenza del sostegno del pubblico nell'esperienza all'Atletico Roma?
«Tanto. Forse con una tifoseria a nostro sostegno avremmo vinto la finale dei playoff contro la Juve Stabia».
Ti ha un po' frenato a livello professionale l'esperienza a Cosenza?
«Non penso che abbia frenato la mia crescita. Certo dispiace non aver mantenuto fede agli obiettivi che ci si era prefissati ma purtroppo mancava l'organizzazione societaria necessaria».
Si è parlato tanto di Spezia e Frosinone come prime favorite per salire in serie B...
«Oltre a queste due starei attento al Siracusa, è una squadra allestita molto bene per la categoria».
Come procede il tuo ambientamento qui a Barletta?
«Procede tutto molto bene. Il gruppo è unito e composto da bravi ragazzi e anche con la vostra città mi sono subito trovato bene. Purtroppo sto ancora cercando casa, speriamo di trovarla quanto prima perchè è passato già qualche mese (ride, ndr)…».
La casa arriverà presto, ma un pezzo del suo cuore ha già trovato dimora a Barletta…
Marco Bruno