Master Cup, weekend amaro per Cosimo Diviccaro

Il centauro barlettano cade in avvio di gara

lunedì 26 agosto 2013 3.16
A cura di Enrico Gorgoglione
Quello appena trascorso non è certamente il miglior weekend motociclistico della carriera di Cosimo Diviccaro, anzi può considerarsi uno dei più negativi. Nella terza prova della Master Cup il centauro barlettano, in sella alla sua BMW Hp4, non è riuscito a continuare la striscia positiva di questo 2013, riuscendo a raccogliere dalla trasferta del Mugello soltanto uno zero in classifica. Sullo storico circuito fiorentino, Diviccaro aveva tutta l'intenzione di sferrare un attacco al leader della classifica iridata, Alessandro Torcolacci, vincitore delle prime due prove, ma è stato proprio il suo rivale ad estrometterlo dalla corsa. La corsa di Diviccaro si è infatti fermata alle prime curve. Dopo una partenza brillante, il centauro barlettano si trovava in quarta posizione, quando è stato letteralmente falciato proprio da Torcolacci, che dopo una pole buttata al vento per cercare di recuperare terreno ha azzardato una manovra spericolata. Con Torcolacci a terra, Diviccaro intravedeva già il sorpasso in classifica, ma non è riuscito ad evitare la moto del diretto avversario. Le prime curve del Mugello sono quindi state fatali sia per Torcolacci che per Diviccaro, che non ha potuto sfruttare al meglio una partenza brillante. L'amarezza è tanta per il barlettano, che poteva balzare in testa alla classifica generale a metà percorso.

Ma il weekend toscano non è totalmente da dimenticare: nella graduatoria della Master Cup 2013, a due prove dal termine, le prime quattro posizioni restano invariate, visto che tutti i diretti avversari di Diviccaro non hanno concluso la prova del Mugello. L'occasione della rivalsa per il centauro barlettano è in programma il 29 settembre, quando sul circuito di Misano Adriatico si consumerà il penultimo atto dell'avvincente Master Cup, che può vantare ai nastri di partenza piloti del calibro dell'ex campione del mondo delle classi 125 e 250 Manuel Poggiali.