L'angolo dell'ex: parola a Marcello Pitino

Ds biancorosso nella stagione 2010/2011, domenica torna al "Puttilli" da avversario

venerdì 21 settembre 2012
A cura di Luca Guerra
Domenica al "Cosimo Puttilli" di Barletta per il quarto turno del campionato di Prima Divisione, girone B, arriva la Nocerina: una sfida dal sapore di "amarcord", con i molossi che annoverano tra le proprie fila ex biancorossi della scorsa stagione come Mazzeo, Schetter e De Liguori. Anche il ds campano, Marcello Pitino, è già transitato dalle parti di Eraclio, ricoprendo il ruolo di direttore sportivo nella stagione 2010/2011, quella del ritorno in Prima Divisione per il Barletta. Un'annata conclusa con la salvezza sul campo dopo tante peripezie, al termine della quale Pitino fu sollevato dal ruolo e sostituito da Renzo Castagnini. E' il ds siciliano il protagonista della nostra intervista settimanale all'ex del match:

Marcello Pitino, domenica una partita particolare per lei e altri componenti della Nocerina. Con che stato d'animo torna a Barletta da avversario?
"E' certamente una sensazione molto bella: ormai ora sono con la Nocerina e lavoro per il meglio della Nocerina. Per noi sarà una partita importantissima, quindi mi auguro che gli stati d'animo passati e vissuti a Barletta siano dimenticati, per dare il massimo con la Nocerina".

Lei in passato è stato spesso a Barletta da spettatore e anche in sede di mercato Nocerina e Barletta hanno spesso collaborato, vedi il passaggio di De Liguori a Barletta o le firme in rossonero di Mazzeo e Schetter dopo lo svincolo con i biancorossi. C'è stato qualche affare imbastito e poi non concretizzato? Penso a Ripa…
"Per quanto riguarda Ripa, nessuno del Barletta me l'ha chiesto. Mazzeo e Schetter li abbiamo preso da svincolati, ma senza rapporti con il Barletta. Su De Liguori c'è stata la trattativa andata a buon fine, questo è vero, ma sulle altre operazioni abbiamo avuto pochi rapporti con il club pugliese".

Falsa partenza per la Nocerina, 2 punti in 3 partite nonostante l'ottima rosa. E' una fase di rodaggio, o ci sono delle crepe da sistemare?
"Il campo è il giudice di questo. Con questi punti non possiamo dire di star facendo quello per cui la squadra era stata costruita: per fortuna il campionato è lungo. Stiamo pagando quanto successo nell'ultimo mese, con l'altalena di categorie per la questione del calcioscommesse, situazioni per le quali abbiamo faticato a trovare un'unità d'intenti. La squadra è almeno un mese indietro rispetto a tutti sul piano del lavoro e dell'amalgama. Non sono però giustificazioni: sappiamo quanto vale la squadra, dobbiamo cominciare ad accelerare e sono certo che ci riprenderemo".

La Nocerina è stata appunto per lungo tempo in bilico tra serie B e Lega Pro. Quanto è stato complicato fare mercato e restituire motivazioni ai vostri calciatori?
"Ha detto bene, tra la sentenza di primo grado e quella di secondo grado siamo stati per 15 giorni in B. Poi è successo quello che è successo, e ci siamo ritrovati in Lega Pro, obbligati anche a cambiare i piani: abbiamo dovuto rimotivare i calciatori, e andare a recuperare dal punto di vista mentale e di organizzazione del lavoro non è affatto facile. A questo fattore vanno aggiunti anche gli infortuni: in difesa abbiamo perso tre elementi nell'ultimo periodo, e in un momento di difficoltà i nostri ottimi giovani che li stanno sostituendo, stanno pagando l'assenza di punti di riferimento nel reparto. Siamo però abituati a superare ostacoli e difficoltà".

Torniamo sul passato: ricordo più bello e flashback peggiore dell'esperienza di Barletta?
"Mi sembrerebbe ingeneroso individuarli in maniera definita, esalterei qualcosa per sacrificare altro o mettere le dita in qualche piaga. Dico solo che a Barletta ho avuto rapporti eccezionali con tutti, dai presidenti allo staff. All'inizio con il pubblico c'è stata diffidenza: arrivavo dall'esperienza vicina, ad Andria, e qualcuno aveva speso parole inopportune su di me, poi anche con il tifo è andata meglio. Siamo ripartiti dalle negatività per approdare a un'esperienza positiva, come quella di Barletta è stata per me".

Da osservatore e addetto ai lavori, che idea si è fatto del progetto avviato dal Barletta?
"Il presidente Tatò ha decisamente invertito la rotta rispetto alle spese della scorsa stagione. Io a tempo debito suggerii che fare le cose troppo in grande può essere pericoloso, come rischioso è il ridimensionamento. Non sempre le vie di mezzo vanno bene o sono accette: la società ha deciso di lavorare seguendo la linea verde, ha scelto come ds una persona che non ha niente da imparare da nessuno, come Peppino Pavone, molto bravo a lavorare con i giovani e profondo conoscitore del mondo calcistico a 360 gradi. Stimo anche l'allenatore Novelli, e credo possano far bene, seppure con i giovani sia facile attendersi alti e bassi".

Dove può invece arrivare la sua Nocerina a fine stagione?
" Inutile nascondere i nostri obiettivi di promozione, che tutti conoscono: abbiamo cercato di costruire un organico che ci possa consentire di competere per il vertice. Sappiamo che vincere un campionato è difficilissimo per tutti, noi ora stiamo ricostruendo un organico che ha confermato solo quattro degli elementi della scorsa stagione. Noi ovviamente speriamo di raggiungere i playoff e fare il salto di categoria. Siamo sicuri che appena i calciatori assimileranno i dettami di mister Auteri, la squadra inizierà a fare i risultati che deve fare".

Domenica si aspetta una bella accoglienza dal tifo del "Puttilli"?
"Calcisticamente si può attendere di tutto. E' giusto che ognuno sostenga la propria squadra e cerchi di farlo in vari modi. Io ogni volta che torno a Barletta trovo sempre la massima ospitalità e una positività eccezionale intorno. Quello che poi succederà in campo e sugli spalti potrebbe essere condizionato dal momento: sarà una partita dura, siamo entrambe in difficoltà in classifica e i punti avranno già un certo peso. Quello che voglio dire è che il mio rapporto con tutti i componenti del Barletta Calcio, da Tatò a Sfrecola a Russo, fino ai collaboratori e allo staff, è davvero ottimo. Domenica abbraccerò e saluterò tutti con affetto".
(Twitter: @GuerraLuca88)