"Grazie Barletta"
Con il Brindisi un KO che fa male, ma che può e deve far crescere tutti. Non solo la squadra
giovedì 16 marzo 2023
10.02
43 anni dopo la fucilata di Luciano Mordocco e l'autogol di Giovanni Blasio, il Brindisi torna a vincere al "Puttilli", e lo fa in maniera cinica, spietata, netta ed inequivocabile sia nel punteggio, sia nella capacità di stare in campo e di colpire al punto giusto e nel momento giusto un Barletta logoro fisicamente e soprattutto mentalmente.
Naturalmente ci sarà tempo per analizzare a bocce ferme vizi e virtù di questo Barletta edizione 2022/2023, che solo quest'anno si è riaffacciato in Serie D dopo ben sette anni trascorsi in Eccellenza senza certezze e senza stadio. Un Barletta che ha saputo farci sognare. Un Barletta fin qui strepitoso per grinta e maglia sudata, di cui solo oggi, dopo il rovinoso 1-4 contro il Brindisi, si riesce a comprendere il reale potenziale. Un potenziale probabilmente sovrastimato rispetto non solo ai messapici di mister Ciro Danucci, ma anche rispetto a squadre come Cavese, Casarano, Nardò ecc.
Eppure il Barletta se l'è giocata alla pari con tutti questi avversari (Brindisi compreso, vista la vittoria nella gara di andata), e a meno di crolli verticali in questo finale di stagione, molto probabilmente se la giocherà ancora nei playoff valevoli per le graduatorie riguardanti possibili ripescaggi in Serie C.
La cosa importante, a partire dalla ripresa del campionato datata 2 aprile, sarà d'ora in poi divertirsi e fare quanti più punti possibile, giocando con la testa ormai sgombra dalla pressione di fare la rincora su avversari decisamente quotati alla vigilia di questo torneo.
Questo è stato anche (se non soprattutto) il messaggio rivolto a fine partita ai calciatori biancorossi dall'ancora una volta encomiabile Curva Nord del "Puttilli", che nonostante il punteggio ampiamente sfavorevole non ha cessato per un solo istante di sostenere la squadra.
Un messaggio che sottoscriviamo in pieno, soprattutto per quanto fatto in questi tre anni da una squadra, un tecnico e una società ai quali va solo detto grazie.
Un messaggio che speriamo funga da monito innanzitutto per tutti coloro che hanno abbandonato anzi tempo gli spalti del "Puttilli" dopo il terzo gol del Brindisi; poi per gli immancabili Mister con patentino preso su Facebook o al massimo alla Play Station; e infine per quelli decisamente più "svegli" del "non sono voluti andare in Serie C". Si perché sui social si è letto anche questo. Come se iscrivere la squadra in Serie D fosse gratuito e con magari un set di pentole o una mountain bike con cambio shimano in regalo.
Naturalmente ci sarà tempo per analizzare a bocce ferme vizi e virtù di questo Barletta edizione 2022/2023, che solo quest'anno si è riaffacciato in Serie D dopo ben sette anni trascorsi in Eccellenza senza certezze e senza stadio. Un Barletta che ha saputo farci sognare. Un Barletta fin qui strepitoso per grinta e maglia sudata, di cui solo oggi, dopo il rovinoso 1-4 contro il Brindisi, si riesce a comprendere il reale potenziale. Un potenziale probabilmente sovrastimato rispetto non solo ai messapici di mister Ciro Danucci, ma anche rispetto a squadre come Cavese, Casarano, Nardò ecc.
Eppure il Barletta se l'è giocata alla pari con tutti questi avversari (Brindisi compreso, vista la vittoria nella gara di andata), e a meno di crolli verticali in questo finale di stagione, molto probabilmente se la giocherà ancora nei playoff valevoli per le graduatorie riguardanti possibili ripescaggi in Serie C.
Le immagini più significative del match Barletta-Brindisi al "Puttilli"
La cosa importante, a partire dalla ripresa del campionato datata 2 aprile, sarà d'ora in poi divertirsi e fare quanti più punti possibile, giocando con la testa ormai sgombra dalla pressione di fare la rincora su avversari decisamente quotati alla vigilia di questo torneo.
Questo è stato anche (se non soprattutto) il messaggio rivolto a fine partita ai calciatori biancorossi dall'ancora una volta encomiabile Curva Nord del "Puttilli", che nonostante il punteggio ampiamente sfavorevole non ha cessato per un solo istante di sostenere la squadra.
Un messaggio che sottoscriviamo in pieno, soprattutto per quanto fatto in questi tre anni da una squadra, un tecnico e una società ai quali va solo detto grazie.
Un messaggio che speriamo funga da monito innanzitutto per tutti coloro che hanno abbandonato anzi tempo gli spalti del "Puttilli" dopo il terzo gol del Brindisi; poi per gli immancabili Mister con patentino preso su Facebook o al massimo alla Play Station; e infine per quelli decisamente più "svegli" del "non sono voluti andare in Serie C". Si perché sui social si è letto anche questo. Come se iscrivere la squadra in Serie D fosse gratuito e con magari un set di pentole o una mountain bike con cambio shimano in regalo.