Draghi Bat, desideri e speranze per la nuova stagione nelle parole di coach Amoruso
La formazione di rugby della Bat si prepara all'esordio in campionato
mercoledì 26 settembre 2012
All'alba della stagione che sta per partire, l'A.S.D. Draghi Bat ha accolto nella scorsa settimana una lieta novella: i ragazzi di coach Leo Amoruso, classificatisi in seconda posizione nell'ultimo torneo di serie C, sono stati ripescati alla luce della riorganizzazione dei gironi decisa dalla F.I.R. (Federazione Italiana Rugby) nel campionato di Serie C Elite: un giusto premio dopo i tanti sacrifici della scorsa stagione, in un torneo che vide Pacini e compagni, attori protagonisti del club nato a Trani ma oggi radicato a Barletta, arrivare a un passo dal Cus Foggia, vincitore del torneo, dopo l'amaro 5-5 rimediato sul terreno del Cus Lecce nell'ultimo turno.
I Draghi, che hanno ripreso la preparazione nell'ultima settimana di agosto nella cornice del "Lello Simeone" di Barletta su un terreno di gioco in condizioni davvero inadeguate alla disputa di allenamenti e partite, militeranno in un ostico girone, che vedrà tra gli avversari- tra le altre- Trepuzzi, Bari, Foggia, Svicat Lecce, Brindisi e Taranto. Otto squadre per girone e playoff che avranno inizio a marzo: la formula non cambia, per un'annata che avrà inizio il 7 ottobre. Alla partenza della nuova annata sportiva, abbiamo intervistato il coach dei Draghi, Leo Amoruso:
Coach, all'alba della nuova stagione con quali premesse vi state allenando?
"Sicuramente, siamo pronti per un campionato complicato. Abbiamo saputo solo pochi giorni fa dalla Federazione della conquista della nostra prima promozione sul campo. Sappiamo che siamo attesi da tanti avversari di un livello maggiormente elevato rispetto alla scorsa stagione. Partiamo da un'ottima base di risultati come quella dello scorso anno: 11 vittorie, un pareggio e due sconfitte, non male. Affronteremo squadre con esperienze in serie B, come Trepuzzi e Bari, come la Svicat Lecce (ex Campi Salentina, ndr) che mira a uscire dalla kermesse regionale affacciandosi nel panorama nazionale, ma ci sentiamo vogliosi e pronti a farlo. In fondo è ciò per cui lottiamo da anni, per una crescita della società, e incontri di questo livello non possono che far bene ed essere molto stimolanti per la squadra".
Quali novità ci sono per quanto riguarda l'organico?
"La nostra società non può ancora permettersi una vera e propria campagna acquisti: è stato riconfermato l'organico della scorsa stagione, nel quale puntiamo a inserire dei ragazzi delle nostre giovanili che hanno compiuto la maggiore età. Lo scheletro della squadra è però rimasto intatto".
Avete saputo da pochi giorni del ripescaggio. La notizia ha influito sulla vostra preparazione al torneo?
"Sinceramente no, sapevamo sin dalla scorsa stagione che la F.I.R. avrebbe potuto probabilmente ripescare la seconda in campionato di serie C. In serie C avremmo avuto come unico obiettivo la vittoria finale: ora invece dovremo mutare il nostro gioco, affronteremo squadre più fisiche di noi, quindi dovremo maggiormente puntare sull'affinamento della tecnica. Dovremo cercare di sviluppare di più il gioco alla mano, un gioco dei tre quarti che sia maggiormente propenso all'attacco. Sarà un campionato duro e dovremo cercare di mantenere la categoria".
La vostra denominazione è Draghi Bat. Quanta attenzione c'è da parte della Provincia verso la disciplina rugbystica e la vostra società?
"Hai toccato una piaga dolente (ride, ndr). Non è solo un problema di Provincia o Comune di Barletta. Qui negli scorsi anni abbiamo avuto sempre un'ottima accoglienza, mentre quest'anno stiamo giocando su un campo duro, arido, dove non c'è più terra. Il "Simeone" è completamente disastrato. Non so se la Federazione ci concederà l'agibilità con queste condizioni. La Provincia è completamente assente: più volte abbiamo chiesto patrocini, aiuti strutturali, ma non siamo stati ascoltati. Noi non abbiamo entrate al di fuori dei pochi sponsors, che spesso sono rappresentati da amici; i nostri rapporti con le istituzioni quest'anno sono un pò più amari".
Dal Comune di Barletta riferiscono che l'idea attuale è di intervenire temporaneamente per ripianare il campo e procrastinare al prossimo anno l'intervento definitivo. Accettereste di buon grado la soluzione?
"Volentieri. Il problema è che l'intervento-tampone ci era già stato promesso in questi giorni. E' un periodo della preparazione nel quale per la distribuzione del lavoro di carico e scarico abbiamo bisogno di lavorare molto sul campo, quindi ci sarebbe piaciuto poterlo fare agevolmente. Mi spiace per questa situazione, in passato ci eravamo trovati sempre bene con il Comune di Barletta. So che i rappresentanti di diverse società sportive sono stati in Comune a perorare la nostra causa: in fondo chiediamo solo un pò di terra".
Qual è l'appello che rivolgete ai vostri tifosi per la stagione che verrà?
"Quest'anno ci aspetta un campionato davvero molto duro. Il mio appello è rivolto a loro per avere un sempre maggiore calore quest'anno: abbiamo sempre respirato una bella atmosfera sul campo grazie a loro, e tante squadre avversarie ne sono rimaste piacevolmente colpite. Quest'anno più che mai ci servono i nostri tifosi, il loro supporto e i loro cori. Stateci vicini!".
(Twitter: @GuerraLuca88)
I Draghi, che hanno ripreso la preparazione nell'ultima settimana di agosto nella cornice del "Lello Simeone" di Barletta su un terreno di gioco in condizioni davvero inadeguate alla disputa di allenamenti e partite, militeranno in un ostico girone, che vedrà tra gli avversari- tra le altre- Trepuzzi, Bari, Foggia, Svicat Lecce, Brindisi e Taranto. Otto squadre per girone e playoff che avranno inizio a marzo: la formula non cambia, per un'annata che avrà inizio il 7 ottobre. Alla partenza della nuova annata sportiva, abbiamo intervistato il coach dei Draghi, Leo Amoruso:
Coach, all'alba della nuova stagione con quali premesse vi state allenando?
"Sicuramente, siamo pronti per un campionato complicato. Abbiamo saputo solo pochi giorni fa dalla Federazione della conquista della nostra prima promozione sul campo. Sappiamo che siamo attesi da tanti avversari di un livello maggiormente elevato rispetto alla scorsa stagione. Partiamo da un'ottima base di risultati come quella dello scorso anno: 11 vittorie, un pareggio e due sconfitte, non male. Affronteremo squadre con esperienze in serie B, come Trepuzzi e Bari, come la Svicat Lecce (ex Campi Salentina, ndr) che mira a uscire dalla kermesse regionale affacciandosi nel panorama nazionale, ma ci sentiamo vogliosi e pronti a farlo. In fondo è ciò per cui lottiamo da anni, per una crescita della società, e incontri di questo livello non possono che far bene ed essere molto stimolanti per la squadra".
Quali novità ci sono per quanto riguarda l'organico?
"La nostra società non può ancora permettersi una vera e propria campagna acquisti: è stato riconfermato l'organico della scorsa stagione, nel quale puntiamo a inserire dei ragazzi delle nostre giovanili che hanno compiuto la maggiore età. Lo scheletro della squadra è però rimasto intatto".
Avete saputo da pochi giorni del ripescaggio. La notizia ha influito sulla vostra preparazione al torneo?
"Sinceramente no, sapevamo sin dalla scorsa stagione che la F.I.R. avrebbe potuto probabilmente ripescare la seconda in campionato di serie C. In serie C avremmo avuto come unico obiettivo la vittoria finale: ora invece dovremo mutare il nostro gioco, affronteremo squadre più fisiche di noi, quindi dovremo maggiormente puntare sull'affinamento della tecnica. Dovremo cercare di sviluppare di più il gioco alla mano, un gioco dei tre quarti che sia maggiormente propenso all'attacco. Sarà un campionato duro e dovremo cercare di mantenere la categoria".
La vostra denominazione è Draghi Bat. Quanta attenzione c'è da parte della Provincia verso la disciplina rugbystica e la vostra società?
"Hai toccato una piaga dolente (ride, ndr). Non è solo un problema di Provincia o Comune di Barletta. Qui negli scorsi anni abbiamo avuto sempre un'ottima accoglienza, mentre quest'anno stiamo giocando su un campo duro, arido, dove non c'è più terra. Il "Simeone" è completamente disastrato. Non so se la Federazione ci concederà l'agibilità con queste condizioni. La Provincia è completamente assente: più volte abbiamo chiesto patrocini, aiuti strutturali, ma non siamo stati ascoltati. Noi non abbiamo entrate al di fuori dei pochi sponsors, che spesso sono rappresentati da amici; i nostri rapporti con le istituzioni quest'anno sono un pò più amari".
Dal Comune di Barletta riferiscono che l'idea attuale è di intervenire temporaneamente per ripianare il campo e procrastinare al prossimo anno l'intervento definitivo. Accettereste di buon grado la soluzione?
"Volentieri. Il problema è che l'intervento-tampone ci era già stato promesso in questi giorni. E' un periodo della preparazione nel quale per la distribuzione del lavoro di carico e scarico abbiamo bisogno di lavorare molto sul campo, quindi ci sarebbe piaciuto poterlo fare agevolmente. Mi spiace per questa situazione, in passato ci eravamo trovati sempre bene con il Comune di Barletta. So che i rappresentanti di diverse società sportive sono stati in Comune a perorare la nostra causa: in fondo chiediamo solo un pò di terra".
Qual è l'appello che rivolgete ai vostri tifosi per la stagione che verrà?
"Quest'anno ci aspetta un campionato davvero molto duro. Il mio appello è rivolto a loro per avere un sempre maggiore calore quest'anno: abbiamo sempre respirato una bella atmosfera sul campo grazie a loro, e tante squadre avversarie ne sono rimaste piacevolmente colpite. Quest'anno più che mai ci servono i nostri tifosi, il loro supporto e i loro cori. Stateci vicini!".
(Twitter: @GuerraLuca88)