Cristian Barletta, senti La Rocca: «Ora possiamo scrivere la storia»
Il numero 1 biancorosso senza limiti in campionato e coppa
martedì 23 febbraio 2016
Ci sono le sue mani sul primato nel girone F di serie B del Cristian Barletta. Parliamo di Gabriel Mauricio La Rocca, estremo difensore della nazionale venezuelana e tra i migliori per rendimento nel gruppo a disposizione di Antonio Dazzaro. Arrivato a Barletta con credenziali da urlo, dopo aver l'anno scorso contribuito prima alla promozione in Serie A1 dell'Atletico Belvedere e poi alla vittoria in Coppa Italia ed in Campionato del Futsal Cisternino, La Rocca ora guarda a obiettivi importanti in biancorosso:
La Rocca, il Cristian Barletta non si ferma più. Vittoria anche a Capurso e primato conservato. Che partita è stata?
«Esattamente: grazie a Dio si continua la corsa verso il nostro obiettivo, che è vincere il campionato. Stiamo facendo una stagione che sta lasciando tanti senza parole, ma ora occorre più che mai essere al 100% della concentrazione. Mancano altre 4 finali. A Capurso è stata una partita molto difficile, sapevamo che di fronte a noi c'era una squadra che gioca bene e che fino a sabato in casa solo aveva perso una sola partita, su un campo piccolo difficile dove giocare e fare girare la palla: quindi dovevamo approfittare tutte le occasione per segnare e così abbiamo fatto».
Giochiamo con il calendario. Ora Ruvo, poi derby e Rutigliano. Saranno tre partite decisive?
«Come ho sempre sostenuto, cerchiamo sempre di pensare a una partita alla volta: sabato prossimo c'è il San Rocco Ruvo, una squadra che non ha nulla da perdere e per questo ancor più pericolosa per noi. Guai ad abbassare la guardia».
Come è andata l'esperienza con la tua Nazionale?
«Vestire la maglia del Venezuela è stata una esperienza unica: rappresentare il proprio paese è una sensazione molto bella, un vero onore. E' stata la seconda volta in campo nelle qualificazioni sudamericane per il mondiale. Ci siamo avvicinati al traguardo ma ancora non basta, siamo tra le 5 squadre più forte di Sudamerica, c'è un bel gruppo de lavoro, una vera famiglia: ora speriamo il mister Eudo Villalobos continui con queste progetto, lavorando per il bene del futsal in Venezuela fino a farlo diventare sempre più competitivo».
Come ti trovi a Barletta? Con quali compagni di squadra hai legato di più?
«A Barletta mi trovo benissimo, è una bellissima città. C'è un bellissimo palazzetto, una grandiosa tifoseria, una società di serie A, una squadra fatta di guerrieri. Davvero, ho visto solo cose belle. Con i miei compagni di squadre ho legato molto bene con tutti: diciamo che sono una persona molto socievole, non ho problemi con nessuno. Siamo davvero molto uniti, dove c'è solo una strada da fare e queste percorso lo facciamo tutti insieme».
Dal 18 al 20 marzo in città si giocheranno anche le Final Eight di Coppa Italia. Il Cristian può puntare all'accoppiata coppa-campionato secondo te?
«L'anno scorso ho avuto la opportunità di giocare e anche di vincere la coppa Italia con il Futsal Cisternino. È una competizione molto bella, dove affronti le otto migliore squadra della serie B. Per arrivare in finale devi giocare una partita dietro l'altra senza nessun giorno di riposo, arrivare in ottimo stato fisico e mentale è fondamentale, e giocare ogni partita come se non ci fosse un domani. Chi la vince? Non sempre è la squadra favorita, ma squadra che arriva alla fine con più voglia di vincere e con il migliore stato fisico. Per noi vincere campionato e coppa sarebbe come porre la firma su una stagione storica per questa città. Continueremo a fare il nostro gioco che fino adesso ci a portato tantissimi gioie. E che Dio sempre ci accompagni e ci benedica tutti insieme».
La Rocca, il Cristian Barletta non si ferma più. Vittoria anche a Capurso e primato conservato. Che partita è stata?
«Esattamente: grazie a Dio si continua la corsa verso il nostro obiettivo, che è vincere il campionato. Stiamo facendo una stagione che sta lasciando tanti senza parole, ma ora occorre più che mai essere al 100% della concentrazione. Mancano altre 4 finali. A Capurso è stata una partita molto difficile, sapevamo che di fronte a noi c'era una squadra che gioca bene e che fino a sabato in casa solo aveva perso una sola partita, su un campo piccolo difficile dove giocare e fare girare la palla: quindi dovevamo approfittare tutte le occasione per segnare e così abbiamo fatto».
Giochiamo con il calendario. Ora Ruvo, poi derby e Rutigliano. Saranno tre partite decisive?
«Come ho sempre sostenuto, cerchiamo sempre di pensare a una partita alla volta: sabato prossimo c'è il San Rocco Ruvo, una squadra che non ha nulla da perdere e per questo ancor più pericolosa per noi. Guai ad abbassare la guardia».
Come è andata l'esperienza con la tua Nazionale?
«Vestire la maglia del Venezuela è stata una esperienza unica: rappresentare il proprio paese è una sensazione molto bella, un vero onore. E' stata la seconda volta in campo nelle qualificazioni sudamericane per il mondiale. Ci siamo avvicinati al traguardo ma ancora non basta, siamo tra le 5 squadre più forte di Sudamerica, c'è un bel gruppo de lavoro, una vera famiglia: ora speriamo il mister Eudo Villalobos continui con queste progetto, lavorando per il bene del futsal in Venezuela fino a farlo diventare sempre più competitivo».
Come ti trovi a Barletta? Con quali compagni di squadra hai legato di più?
«A Barletta mi trovo benissimo, è una bellissima città. C'è un bellissimo palazzetto, una grandiosa tifoseria, una società di serie A, una squadra fatta di guerrieri. Davvero, ho visto solo cose belle. Con i miei compagni di squadre ho legato molto bene con tutti: diciamo che sono una persona molto socievole, non ho problemi con nessuno. Siamo davvero molto uniti, dove c'è solo una strada da fare e queste percorso lo facciamo tutti insieme».
Dal 18 al 20 marzo in città si giocheranno anche le Final Eight di Coppa Italia. Il Cristian può puntare all'accoppiata coppa-campionato secondo te?
«L'anno scorso ho avuto la opportunità di giocare e anche di vincere la coppa Italia con il Futsal Cisternino. È una competizione molto bella, dove affronti le otto migliore squadra della serie B. Per arrivare in finale devi giocare una partita dietro l'altra senza nessun giorno di riposo, arrivare in ottimo stato fisico e mentale è fondamentale, e giocare ogni partita come se non ci fosse un domani. Chi la vince? Non sempre è la squadra favorita, ma squadra che arriva alla fine con più voglia di vincere e con il migliore stato fisico. Per noi vincere campionato e coppa sarebbe come porre la firma su una stagione storica per questa città. Continueremo a fare il nostro gioco che fino adesso ci a portato tantissimi gioie. E che Dio sempre ci accompagni e ci benedica tutti insieme».