Canoa, la giovane barlettana Paola Piazzolla sorprende ancora
Il suo bilancio dell’importante esperienza a Banyoles
martedì 7 agosto 2012
2.51
La vogatrice della squadra nazionale juniores della Lega Navale di barletta, Paola Piazzolla, è stata convocata alla coppa internazionale a Banyoles (Spagna), per partecipare ad una gara internazionale il 22 luglio 2012, "Coupe de la Jounesse". L'esito della competizione internazionale ha ancora una volta sorriso alla giovane vogatrice barlettana, che ha affrontato la prima esperienza di caratura mondiale in doppio assieme alla genovese Bianca Pelloni (Speranza Pra'). L'atleta della LNI Barletta, nata a Canosa di Puglia nel 1996, può andar fiera per questa prima parte di stagione: un oro ed un bronzo al Memorial d'Aloja nel doppio Junior, due argenti nella stessa specialità ai Meeting Nazionali di Piediluco e Varese. L'esperienza di Banyoles l'ha ulteriormente messa in risalto sul panorama nazionale, permettendole di fare esperienza e di misurarsi con vogatrici coetanee di altre nazioni. La crescita mostrata da Paola durante questa stagione fa ben sperare: è lecito, visto che siamo in tempo di Olimpiadi, puntare ai cinque cerchi…
Paola, tracciamo il tuo bilancio dopo l'ottima "Coupe de la Jounesse"
Non mi aspettavo assolutamente questo risultato. Io e la mia compagna di barca Bianca Laura Pelloni puntavamo in alto ma non così tanto. Essere arrivate seconde il primo giorno per noi è stato un ottimo risultato ma la soddisfazione della vittoria del secondo giorno è stata completamente diversa. Farò in modo che questo sia un punto di partenza e non d'arrivo della mia carriera agonistica.
Quando è "scoccato" l'amore per questa disciplina?
Prima di fare canottaggio ho praticato nuoto per 5 anni. Poi un giorno mia madre mi ha proposto di provare canottaggio e da quel momento mi sono innamorata di remi e barche.
Viene prima l'amore per il mare o per la canoa?
Vorrei fare una precisazione: nel canottaggio non le chiamiamo "canoe" ma "barche". Detto questo, penso che il mare è bello ma la barca per me viene prima di tutto.
Curiosità: sei anche un'ottima nuotatrice?
Me la cavo…
Quanto tempo nella settimana comportano i tuoi allenamenti?
In vista del campionato italiano di settembre faccio 8 allenamenti a settimana. Normalmente 7.
Chi devi ringraziare per i traguardi sin qui raggiunti? Chi è il tuo punto di riferimento?
Il mio allenatore Cosimo Damiano Cascella. È stato lui ad avermi portato sin qui. Vorrei anche ringraziare la mia società, la lega navale sez. Barletta, che mi permette di praticare questo sport. Il mio punto di riferimento sono le sorelle Lo Bue, campionesse mondiali in carica nel due senza juniores.
La tua gara più emozionante sin qui…
Questa, senza dubbio!
L'avversario più duro da battere…
La mia stessa compagna di barca (Bianca Laura Pelloni ndr). Al campionato saremo avversarie e puntiamo entrambe al titolo italiano.
Raccontaci hobby e studi della Paola lontana dai remi…
Frequento il liceo scientifico. Nel mio tempo libero aiuto mio padre nell'azienda di famiglia ed esco con i miei amici.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
In questi giorni ho seguito molto le gare olimpiche e il mio sogno è poter essere lì un giorno, ma per il momento è meglio restare con i piedi per terra.
Un saluto per i tuoi tifosi e i lettori di Barlettalife..
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e Barlettalife per avermi dedicato questo spazio.
Saliamo tutti in barca con Paola, sperando che sia lei la prossima barlettana a regalarci altre emozioni alle Olimpiadi…
Paola, tracciamo il tuo bilancio dopo l'ottima "Coupe de la Jounesse"
Non mi aspettavo assolutamente questo risultato. Io e la mia compagna di barca Bianca Laura Pelloni puntavamo in alto ma non così tanto. Essere arrivate seconde il primo giorno per noi è stato un ottimo risultato ma la soddisfazione della vittoria del secondo giorno è stata completamente diversa. Farò in modo che questo sia un punto di partenza e non d'arrivo della mia carriera agonistica.
Quando è "scoccato" l'amore per questa disciplina?
Prima di fare canottaggio ho praticato nuoto per 5 anni. Poi un giorno mia madre mi ha proposto di provare canottaggio e da quel momento mi sono innamorata di remi e barche.
Viene prima l'amore per il mare o per la canoa?
Vorrei fare una precisazione: nel canottaggio non le chiamiamo "canoe" ma "barche". Detto questo, penso che il mare è bello ma la barca per me viene prima di tutto.
Curiosità: sei anche un'ottima nuotatrice?
Me la cavo…
Quanto tempo nella settimana comportano i tuoi allenamenti?
In vista del campionato italiano di settembre faccio 8 allenamenti a settimana. Normalmente 7.
Chi devi ringraziare per i traguardi sin qui raggiunti? Chi è il tuo punto di riferimento?
Il mio allenatore Cosimo Damiano Cascella. È stato lui ad avermi portato sin qui. Vorrei anche ringraziare la mia società, la lega navale sez. Barletta, che mi permette di praticare questo sport. Il mio punto di riferimento sono le sorelle Lo Bue, campionesse mondiali in carica nel due senza juniores.
La tua gara più emozionante sin qui…
Questa, senza dubbio!
L'avversario più duro da battere…
La mia stessa compagna di barca (Bianca Laura Pelloni ndr). Al campionato saremo avversarie e puntiamo entrambe al titolo italiano.
Raccontaci hobby e studi della Paola lontana dai remi…
Frequento il liceo scientifico. Nel mio tempo libero aiuto mio padre nell'azienda di famiglia ed esco con i miei amici.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
In questi giorni ho seguito molto le gare olimpiche e il mio sogno è poter essere lì un giorno, ma per il momento è meglio restare con i piedi per terra.
Un saluto per i tuoi tifosi e i lettori di Barlettalife..
Ringrazio tutti coloro che mi seguono e Barlettalife per avermi dedicato questo spazio.
Saliamo tutti in barca con Paola, sperando che sia lei la prossima barlettana a regalarci altre emozioni alle Olimpiadi…
Si ringrazia Enrico Gorgoglione per la collaborazione