Calcio, Top & Flop di Pisa-Barletta
Bene l’attacco biancorosso, la difesa pisana si scioglie al sole
lunedì 17 settembre 2012
4.31
Arriva all'Arena Garibaldi il primo punto del Barletta Calcio in questa nuova stagione incentrata su un progetto giovane. Al termine di 90 minuti intensi ed emozionanti, Pisa e Barletta si dividono la posta in palio meritando gli applausi del pubblico pagante, che ha avuto modo di ammirare due squadre in grado di lottare fino alla fine senza mai arrendersi. Durante il match tra toscani e pugliesi sono emersi diversi aspetti interessanti, tutti analizzati nella Top & Flop della partita, esclusivo contenitore targato Barlettalife che di fatto sostituisce le più celebri pagelle. Così come per ogni match di campionato, verranno infatti scelti i 3 migliori e i 3 peggiori per squadra, al fine di tracciare un profilo quanto più veritiero del match che gran parte dei tifosi hanno potuto seguire soltanto nel più romantico dei modi, ossia attaccati alle radioline di fantozziana memoria (e come dimenticare la celeberrima corazzata Potemkin…). Da una corazzata al campo il passo è breve, e i collegamenti sono tanti. Andiamo a scoprire quindi insieme chi sono i migliori e i peggiori del palpitante match andato in scena all'Arena Garibaldi di Pisa:
I TOP del Barletta:
Riccardo Barbuti: il giovane attaccante biancorosso sta crescendo gara dopo gara, dimostrando di essere in forma smagliante e di reggere bene in un ruolo non propriamente suo, ma che ha già affermato di gradire. Si lancia negli spazi lasciati liberi dall'allegra difesa pisana, e in più di un'occasione fa male ai toscani. Segna un gol per cui deve ringraziare Sepe, ne sbaglia un altro tirando tra le braccia dell'estremo difensore avversario, ma produce tanta "sostanza", anche per gli inserimenti dei compagni. Decisamente promosso, e nel futuro sentiremo ancora parlare di lui. VOTO 7
Andrea La Mantia: prototipo del rapace d'area di rigore. Qualcuno temeva che fosse parente di tutta una serie di attaccanti infelici approdati all'ombra di Eraclio, ma lo "spilungone" proveniente da Frosinone fa la voce grossa in mezzo al campo contro avversari di grande valore. Decisivo il suo diagonale da biliardo che buca Sepe, a dimostrazione che l'attacco biancorosso funziona e ha tutte le carte in regola per far davvero male, soprattutto ora che si sono sbloccati sia La Mantia che Barbuti. VOTO 6.5
Pasquale Pane: più lo criticano, più si esalta. Il numero 1 biancorosso si esalta nei momenti di difficoltà, e contro il Pisa compie una serie di prodigiosi interventi che mantengono inchiodato il risultato. Se non fosse per lui, Perez oggi avrebbe probabilmente portato il pallone a casa, privilegio garantito per chi riesce a segnare 3 o più gol in un solo match. Qualche uscita è un po' spericolata e va migliorata, ma il tempo per crescere non gli manca…VOTO 6.5
I FLOP del Barletta:
Marco Piccinni: se di Flop si può parlare, il reparto più facilmente attaccabile è proprio il centrocampo. La partita dell'ex Piacenza è ordinata. Non soffre particolarmente la pressione, ma risulta particolarmente ingenuo nella seconda frazione, quando si fa espellere per somma di ammonizioni. Due gialli peraltro rimediati in appena 5 minuti. Se non è un record, poco ci manca, e mister Novelli dovrà necessariamente lavorare sul discorso legato ai cartellini rossi, anche perché i compagni farebbero volentieri a meno di più di 30 minuti di assoluta sofferenza. VOTO 5
Lorenzo Burzigotti: il gigante buono questa notte sognerà Perez, che in ossequio al suo cognome sudamericano sembra parente di Speedy Gonzalez e riesce sempre a sgattaiolare e mettere in difficoltà Pane e compagni. Burzigotti ne soffre la velocità e il continuo movimento, ma d'altronde era prevedibile che contro avversari brevilinei un longilineo come l'ex Latina avrebbe sofferto parecchio. VOTO 5+
Fabio Meduri: l'esordio in biancorosso dell'ex Foggia non è dei più felici. Il giovane mediano appare in ritardo di condizione, e dovrà lavorare alacremente per raggiungere i propri compagni. L'impegno certo non manca, ma risulta troppo macchinoso, e per di più rimedia un giallo, che da queste parti non è certo una novità, ma potrebbe anche essere evitato, se non fosse per evitare qualche palpitazione di troppo ai "vecchi" cuori biancorossi. VOTO 5.5
I TOP del Pisa:
Leonardo Perez: da Mesagne, con amore. Vive il suo personalissimo derby Barletta-Brindisi il giovane attaccante classe 1989. È sgusciante, intraprendente, elegante e bello da vedere. Salta sistematicamente tutti i biancorossi che provano anche lontanamente ad ostacolarlo, e con i piedi delizia l'Arena sfornando assist e conclusioni davvero pericolose. Ci prova da tutte le posizioni, e se non fosse per Pane, poteva tornare a casa con una clamorosa tripletta, o forse anche di più. Una costante spina nel fianco. VOTO 7.5
Leonardo Davide Gatto: l'anno scorso per lui poco spazio a Pisa, ma in questa stagione può ritagliarsi un ruolo importante. Quando entra lui, il Pisa cambia volto e comincia a diventare più arrembante dei migliori pirati della Malesia. Da buon "seguace di Sandokan", Gatto prende spesso l'iniziativa, proponendosi in avanti spesso e volentieri, ma anche venendo incontro alla palla per fluidificare la manovra. Potrebbe presto trovare un posto da titolare. VOTO 6.5
Andrea Barberis: non dispiace la prestazione del giovanissimo centrocampista scuola Varese, che cuce il gioco al fianco del ben più esperto Favasuli. Lotta con coraggio e imbastisce spesso azioni importanti, poi cala alla distanza. Ma è pur sempre un classe 1993, e il tempo per maturare c'è tutto. VOTO 6.5
I FLOP del Pisa:
Luigi Sepe: il Barletta può ringraziare il portiere avversario per il regalo recapitato sui piedi di Riccardo Barbuti. Soffre le incursioni biancorosse, e in uscita non appare sicurissimo. Prova ne è la papera in occasione del primo gol del Barletta, mentre sul 2-2 esce alla disperata, ma non riesce a risolvere la situazione. Viene addirittura salvato nel finale dal provvidenziale intervento di Benedetti. VOTO 5
La fase difensiva: se l'attacco toscano promette scintille, altrettanto non si può dire della difesa. Orfano di elementi di sicuro affidamento come Sabato e Suagher, il reparto arretrato dei neroazzurri fa acqua da tutte le parti. Rozzio e Colombini sbagliano sovente, Sbraga si attesta sulla sufficienza, ma è davvero troppo poco per una squadra che punta in alto. Spesso Barbuti riesce a liberarsi dei due centrali di difesa, e altrettanto riesce anche al non velocissimo La Mantia in occasione del 2-2 biancorosso. Più probabilmente, però, si tratta anche di qualche problema di troppo legato ai moduli: la spregiudicatezza offensiva di mister Pane mette in secondo piano la fase offensiva, e quando gli altri attaccano cominciano i guai. La Mantia (e il Barletta) ringraziano per la concessione. VOTO 5
I TOP del Barletta:
Riccardo Barbuti: il giovane attaccante biancorosso sta crescendo gara dopo gara, dimostrando di essere in forma smagliante e di reggere bene in un ruolo non propriamente suo, ma che ha già affermato di gradire. Si lancia negli spazi lasciati liberi dall'allegra difesa pisana, e in più di un'occasione fa male ai toscani. Segna un gol per cui deve ringraziare Sepe, ne sbaglia un altro tirando tra le braccia dell'estremo difensore avversario, ma produce tanta "sostanza", anche per gli inserimenti dei compagni. Decisamente promosso, e nel futuro sentiremo ancora parlare di lui. VOTO 7
Andrea La Mantia: prototipo del rapace d'area di rigore. Qualcuno temeva che fosse parente di tutta una serie di attaccanti infelici approdati all'ombra di Eraclio, ma lo "spilungone" proveniente da Frosinone fa la voce grossa in mezzo al campo contro avversari di grande valore. Decisivo il suo diagonale da biliardo che buca Sepe, a dimostrazione che l'attacco biancorosso funziona e ha tutte le carte in regola per far davvero male, soprattutto ora che si sono sbloccati sia La Mantia che Barbuti. VOTO 6.5
Pasquale Pane: più lo criticano, più si esalta. Il numero 1 biancorosso si esalta nei momenti di difficoltà, e contro il Pisa compie una serie di prodigiosi interventi che mantengono inchiodato il risultato. Se non fosse per lui, Perez oggi avrebbe probabilmente portato il pallone a casa, privilegio garantito per chi riesce a segnare 3 o più gol in un solo match. Qualche uscita è un po' spericolata e va migliorata, ma il tempo per crescere non gli manca…VOTO 6.5
I FLOP del Barletta:
Marco Piccinni: se di Flop si può parlare, il reparto più facilmente attaccabile è proprio il centrocampo. La partita dell'ex Piacenza è ordinata. Non soffre particolarmente la pressione, ma risulta particolarmente ingenuo nella seconda frazione, quando si fa espellere per somma di ammonizioni. Due gialli peraltro rimediati in appena 5 minuti. Se non è un record, poco ci manca, e mister Novelli dovrà necessariamente lavorare sul discorso legato ai cartellini rossi, anche perché i compagni farebbero volentieri a meno di più di 30 minuti di assoluta sofferenza. VOTO 5
Lorenzo Burzigotti: il gigante buono questa notte sognerà Perez, che in ossequio al suo cognome sudamericano sembra parente di Speedy Gonzalez e riesce sempre a sgattaiolare e mettere in difficoltà Pane e compagni. Burzigotti ne soffre la velocità e il continuo movimento, ma d'altronde era prevedibile che contro avversari brevilinei un longilineo come l'ex Latina avrebbe sofferto parecchio. VOTO 5+
Fabio Meduri: l'esordio in biancorosso dell'ex Foggia non è dei più felici. Il giovane mediano appare in ritardo di condizione, e dovrà lavorare alacremente per raggiungere i propri compagni. L'impegno certo non manca, ma risulta troppo macchinoso, e per di più rimedia un giallo, che da queste parti non è certo una novità, ma potrebbe anche essere evitato, se non fosse per evitare qualche palpitazione di troppo ai "vecchi" cuori biancorossi. VOTO 5.5
I TOP del Pisa:
Leonardo Perez: da Mesagne, con amore. Vive il suo personalissimo derby Barletta-Brindisi il giovane attaccante classe 1989. È sgusciante, intraprendente, elegante e bello da vedere. Salta sistematicamente tutti i biancorossi che provano anche lontanamente ad ostacolarlo, e con i piedi delizia l'Arena sfornando assist e conclusioni davvero pericolose. Ci prova da tutte le posizioni, e se non fosse per Pane, poteva tornare a casa con una clamorosa tripletta, o forse anche di più. Una costante spina nel fianco. VOTO 7.5
Leonardo Davide Gatto: l'anno scorso per lui poco spazio a Pisa, ma in questa stagione può ritagliarsi un ruolo importante. Quando entra lui, il Pisa cambia volto e comincia a diventare più arrembante dei migliori pirati della Malesia. Da buon "seguace di Sandokan", Gatto prende spesso l'iniziativa, proponendosi in avanti spesso e volentieri, ma anche venendo incontro alla palla per fluidificare la manovra. Potrebbe presto trovare un posto da titolare. VOTO 6.5
Andrea Barberis: non dispiace la prestazione del giovanissimo centrocampista scuola Varese, che cuce il gioco al fianco del ben più esperto Favasuli. Lotta con coraggio e imbastisce spesso azioni importanti, poi cala alla distanza. Ma è pur sempre un classe 1993, e il tempo per maturare c'è tutto. VOTO 6.5
I FLOP del Pisa:
Luigi Sepe: il Barletta può ringraziare il portiere avversario per il regalo recapitato sui piedi di Riccardo Barbuti. Soffre le incursioni biancorosse, e in uscita non appare sicurissimo. Prova ne è la papera in occasione del primo gol del Barletta, mentre sul 2-2 esce alla disperata, ma non riesce a risolvere la situazione. Viene addirittura salvato nel finale dal provvidenziale intervento di Benedetti. VOTO 5
La fase difensiva: se l'attacco toscano promette scintille, altrettanto non si può dire della difesa. Orfano di elementi di sicuro affidamento come Sabato e Suagher, il reparto arretrato dei neroazzurri fa acqua da tutte le parti. Rozzio e Colombini sbagliano sovente, Sbraga si attesta sulla sufficienza, ma è davvero troppo poco per una squadra che punta in alto. Spesso Barbuti riesce a liberarsi dei due centrali di difesa, e altrettanto riesce anche al non velocissimo La Mantia in occasione del 2-2 biancorosso. Più probabilmente, però, si tratta anche di qualche problema di troppo legato ai moduli: la spregiudicatezza offensiva di mister Pane mette in secondo piano la fase offensiva, e quando gli altri attaccano cominciano i guai. La Mantia (e il Barletta) ringraziano per la concessione. VOTO 5