Barletta-Casarano: grinta, spettacolo e rimpianti
La Cavese allunga, ma il Barletta c’è. E arrivano le salentine...
lunedì 6 marzo 2023
12.58
Al netto degli episodi controversi riguardanti Barletta-Casarano (di cui ci occuperemo in separata sede), se analizziamo con la dovuta onestà intellettuale quella che forse è stata la più bella partita dell'anno nel girone H di Serie D, in tutta franchezza ci sentiamo di dire che quello che forse è stato il più bel Barletta della stagione, ieri ha perso una grande occasione.
Intendiamoci, il Casarano, organico e assenze alla mano (Saraniti e Monaco su tutti), è forse la squadra più forte del girone. Una squadra che, ripetiamo, non perde da tre mesi e che probabilmente vede nel tardivo cambio di guida tecnica la vera ragione dei sette punti di distacco dalla vetta.
Tutto questo va ad ulteriore merito di un Barletta praticamente spuntato a cui solo la zampata del lunghissimo Guastamacchia nel finale ha tolto la soddisfazione di una vittoria di squadra, di "garra" (o "cazzimma" per dirla alla Farina) ma soprattutto di gran gioco. Un Barletta che anche, se non soprattutto, sullo 0-2 è stato capace di mettere letteralmente alle corde la compagine salentina con un calcio totale, avvolgente e tecnicamente davvero notevole.
Poi però ci sono i rimpianti. Innanzi tutto quelli di una difesa apparsa sin da subito non certo nella giornata migliore, tanto da costringere Farina a ricorrere ai cambi già nel primo tempo. E poi pali, gol mancati di un niente, gol probabilmente (per non dire quasi sicuramente) non visti. Ed infine l'unica pecca: quella di non aver dato sul 3-2 il colpo di grazia ad un avversario visibilmente in difficoltà.
Non deve essere motivo di rimpianto invece la classifica, e questo nonostante l'allungo momentaneo della Cavese, che a Molfetta (laddove uno schiaffo rivelatosi poi immaginario costò tre giornate di squalifica a Maccioni), nonostante il doppio vantaggio, ha dovuto soffrire (causa inferiorità numerica) qualcosa di più delle proverbiali sette camicie per portare a casa la vittoria. Senza per altro contare il fatto che gli "aquilotti" contro il Casarano (e il Brindisi) devono ancora giocarci in trasferta.
Del resto, ripetiamo, con ancora otto giornate da disputare, ventiquattro punti da assegnare e ben sette scontri diretti ancora in programma tra le prime sei in classifica sarebbe folle ridurre il discorso promozione alle sole Cavese e Barletta ed escludere a priori dalla corsa per la Serie C squadre come Nardò, Brindisi e Casarano. Abbiamo visto gettare al vento campionati con ben altro vantaggio rispetto ai quattro punti di distacco tra la Cavese e la coppia Barletta-Nardò. I granata salentini, ad esempio, ne hanno rifilati tre al Bitonto, senza contare il 4-0 con il quale il Brindisi ha distrutto l'Afragolese a domicilio.
Per quanto riguarda i risultati dagli altri campi, da segnalare il ritorno alla vittoria della Team Altamura, che al "D'Angelo" ha superato per 2-1 la Nocerina, e quello del Fasano (anch'esso per 2-1) al "Vito Curlo" sul Francavilla.
Poteva essere una partita piena di gol e di bel calcio quella tra Matera e Martina, due squadre senza problemi di classifica e senza fronzoli tattici. E invece è terminata con un anonimo zero a zero.
Si rimettono invece in piena corsa per la salvezza il Gravina, che vince 1-0 a Pozzuoli condannando probabilmente alla retrocessione i granata locali, e il Lavello che vince 3-2 in casa di un Gladiator sempre più alla deriva, come testimoniato dalle parole del DS Gaetano Romano in un'intervista nella quale l'ex bomber del Barletta ha messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità.
Intendiamoci, il Casarano, organico e assenze alla mano (Saraniti e Monaco su tutti), è forse la squadra più forte del girone. Una squadra che, ripetiamo, non perde da tre mesi e che probabilmente vede nel tardivo cambio di guida tecnica la vera ragione dei sette punti di distacco dalla vetta.
Tutto questo va ad ulteriore merito di un Barletta praticamente spuntato a cui solo la zampata del lunghissimo Guastamacchia nel finale ha tolto la soddisfazione di una vittoria di squadra, di "garra" (o "cazzimma" per dirla alla Farina) ma soprattutto di gran gioco. Un Barletta che anche, se non soprattutto, sullo 0-2 è stato capace di mettere letteralmente alle corde la compagine salentina con un calcio totale, avvolgente e tecnicamente davvero notevole.
Poi però ci sono i rimpianti. Innanzi tutto quelli di una difesa apparsa sin da subito non certo nella giornata migliore, tanto da costringere Farina a ricorrere ai cambi già nel primo tempo. E poi pali, gol mancati di un niente, gol probabilmente (per non dire quasi sicuramente) non visti. Ed infine l'unica pecca: quella di non aver dato sul 3-2 il colpo di grazia ad un avversario visibilmente in difficoltà.
Non deve essere motivo di rimpianto invece la classifica, e questo nonostante l'allungo momentaneo della Cavese, che a Molfetta (laddove uno schiaffo rivelatosi poi immaginario costò tre giornate di squalifica a Maccioni), nonostante il doppio vantaggio, ha dovuto soffrire (causa inferiorità numerica) qualcosa di più delle proverbiali sette camicie per portare a casa la vittoria. Senza per altro contare il fatto che gli "aquilotti" contro il Casarano (e il Brindisi) devono ancora giocarci in trasferta.
Del resto, ripetiamo, con ancora otto giornate da disputare, ventiquattro punti da assegnare e ben sette scontri diretti ancora in programma tra le prime sei in classifica sarebbe folle ridurre il discorso promozione alle sole Cavese e Barletta ed escludere a priori dalla corsa per la Serie C squadre come Nardò, Brindisi e Casarano. Abbiamo visto gettare al vento campionati con ben altro vantaggio rispetto ai quattro punti di distacco tra la Cavese e la coppia Barletta-Nardò. I granata salentini, ad esempio, ne hanno rifilati tre al Bitonto, senza contare il 4-0 con il quale il Brindisi ha distrutto l'Afragolese a domicilio.
Per quanto riguarda i risultati dagli altri campi, da segnalare il ritorno alla vittoria della Team Altamura, che al "D'Angelo" ha superato per 2-1 la Nocerina, e quello del Fasano (anch'esso per 2-1) al "Vito Curlo" sul Francavilla.
Poteva essere una partita piena di gol e di bel calcio quella tra Matera e Martina, due squadre senza problemi di classifica e senza fronzoli tattici. E invece è terminata con un anonimo zero a zero.
Si rimettono invece in piena corsa per la salvezza il Gravina, che vince 1-0 a Pozzuoli condannando probabilmente alla retrocessione i granata locali, e il Lavello che vince 3-2 in casa di un Gladiator sempre più alla deriva, come testimoniato dalle parole del DS Gaetano Romano in un'intervista nella quale l'ex bomber del Barletta ha messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità.