Barletta Calcio, dopo Pisa un pareggio...che sa di vittoria
Orgoglio biancorosso e un calcio alla critica
martedì 18 settembre 2012
00.00
E' stato a un passo da una pericolosa- per il morale, non per la mole di gioco offerta- caduta dalla Torre in quel di Pisa il Barletta di mister Novelli, ma il pareggio colto in extremis grazie a La Mantia ha portato nel tragitto di ritorno verso Eraclio un punto e tanto morale in saccoccia. Oggi pomeriggio i biancorossi, smaltite le fatiche del terzo turno di campionato, riprenderanno i lavori nel pomeriggio sul terreno del "Cosimo Puttilli", in vista alla sfida alla Nocerina in programma domenica prossima. Il 2-2 di Pisa è risuonato quasi come un successo per l'eco avuta su classifica e psiche della rosa. Analizziamone i punti salienti:
L'orgoglio...punto nel vivo
Si riparte da un frame: la sfrenata e entusiasta corsa di Andrea La Mantia, ebbro di gioia dopo aver sferrato in rete alle spalle di Sepe il centro del 2-2, e la marea di compagni biancorossi che lo sommergono con i loro abbracci, riassumono l'importanza del centro del pari realizzato dall'attaccante 21enne sul terreno dell'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" contro il Pisa: un gol che è valso un punto, ma soprattutto è apparso una liberazione per i colori biancorossi, con Novelli e staff che già vedevano all'orizzonte la terza beffarda sconfitta in altrettante partite di campionato. Un ko che avrebbe avuto il sapore amaro della "mazzata" psicologica, riscattato attraverso una rete che ha sintetizzato l'orgoglio e la classe di cui questa squadra è dotata: il delizioso scavino di Jacopo Dezi per l'attaccante arrivato dal Frosinone ha rappresentato la seconda componente, l'esultanza rabbiosa, risolta in un minuto di abbracci, ha riassunto la voglia di far bene che permea la rosa biancorossa. Una carica positiva, che contrasta con quella negativa che ha accomunato i tre "rossi" arrivati in altrettante giornate: a Pisa è toccato a Piccinni, dopo Dall'Oglio a Catanzaro e De Leidi contro il Perugia: una verve agonistica che non dà frutti così espressa. Occorre calmarsi, ragazzi...;
Gli attaccanti non segnano? Ecco la risposta sul campo
Fino ad ora l'attacco- nelle figure del centravanti- era rimasto a secco: avevano segnato solo Dezi e Simoncelli che non sono propriamente degli attaccanti. Il fatto che domenica si siano sbloccati prima Barbuti e poi La Mantia, due dei tre numeri "9" a disposizione di mister Novelli è un altro punto a favore di questo Barletta in crescita. Ieri, dopo le occasioni procurate ma fallite contro il Perugia, Riccardo Barbuti ha firmato il suo primo centro nel calcio "pro", avventandosi come un rapace sulla palla persa da Sepe e firmando il centro del provvisorio 1-1. Un acuto che testimonia anche il riuscito adattamento dell'attaccante esterno giunto in prestito dal Sassuolo in posizione più centrale. Tra diversi dubbi e perplessità era arrivato La Mantia, non certo la "prima scelta" per l'attacco biancorosso, che tra i suoi obiettivi aveva visto sfumare tanti nomi, tra cui Grandolfo in extremis: con la bella e importante rete del 2-2 la punta di scuola ciociara ha dato un calcio al passato, alle critiche e ha spalancato le porte a un futuro, personale e di squadra, a tinte più chiare, non più obnubilato dall'assenza di "feeling" con la rete avversaria. E nel centro annullato a Ferreira sullo 0-1, l'assist di Carretta e il taglio del brasiliano-pescato in millimetrico fuorigioco- hanno rievocato schemi da "Zemanlandia";
Equilibri difensivi da trovare, rivoluzione inattesa in partenza
Il punto a sfavore della prova biancorossa all'ombra della Torre è stato rappresentato dall'assetto difensivo: sarebbe sbagliato mettere sotto accusa solo il reparto a 4 davanti a Pane: spesso i pisani hanno potuto affondare indisturbati per vie centrali, grazie anche al gran movimento di "elastico" svolto vicendevolmente da Rizzo e Tulli. Se poi si lasciano "correre" in area palle vaganti, come avvenuto in occasione della seconda rete sul diagonale "sporco" del toscano Buscè, il gioco per gli avversari è più semplice. Burzigotti non è parso a proprio agio con Menegaz di fianco, praticamente certo il rientro di uno tra De Leidi e Di Bella nel prossimo turno. E se a influire sulla parziale mancanza di equilibri fossero stati anche i cambi? Domanda lecita, considerando che 5/11 di partenza differivano da quelli anti-Perugia (Mazzarani, Menegaz, Piccinni, Meduri e Carretta). E' vero che il mister biancorosso sceglie in base allo stato di forma, ma nascono curiosità da soddisfare sulla repentina esclusione dalla lista di Vacca e sulla panchina di Dall'Oglio e Simoncelli, elementi che sembravano fino alle 15 di domenica quasi certi della propria titolarità;
Pronti a mettere la sesta...
Nelle sue conferenze settimanali e nelle varie dichiarazioni rese ai media, l'allenatore biancorosso Raffaele Novelli ha a più riprese evidenziato la necessità di aspettare le prime sei giornate-orientativamente-per poter poi dare un giudizio al campionato e all'organico biancorosso. La partita di ieri ha confermato la bontà delle parole del tecnico salernitano: si è visto un Barletta più corto tra i reparti, maggiormente convinto delle proprie qualità tecnico-tattiche e soprattutto mai scosso dopo le due reti subite, sebbene la prima avrebbe potuto rappresentare una "mazzata" psicologica in avvio di gara e il 2-1 di Perez fosse parso la beffa finale su un match nel quale i biancorossi non avevano assolutamente demeritato: il 2-2 di La Mantia lancia un messaggio chiaro. Il Barletta c'è con le idee e inizia a esserci anche con i punti. Meglio un punto ma tanto gioco, che non tre o quattro ma frutto di episodi. In avvio di stagione può bastare, poi bisognerà mettere la "sesta" (giornata)...
Ostacoli campani
Domenica arriverà al "Cosimo Puttilli" (ore 18) la Nocerina degli ex biancorossi Pitino, Mazzeo, De Liguori e Schetter. Sarà una partita particolare, dal sapore di "amarcord" e di una stagione- quella scorsa- caratterizzata da mille rimpianti, ma come testimoniano le indicazioni arrivate domenica dal "San Francesco" di Nocera Inferiore, dove i "molossi" sono stati sconfitti con il minimo scarto dal Latina, i rossoneri di Auteri sono ancora ben lontani da meritarsi il titolo di "corazzata" del torneo, come i pronostici auspicavano. I campani arriveranno in terra barlettana con soli due punti in graduatoria, arrivati al termine di prestazioni mediocri: punti che sul piatto pesano quasi meno del punto che il Barletta ha incassato offrendo un buon calcio. Sulla carta, poche settimane fa, avremmo potuto pensare a un "no contest": oggi il pronostico appare molto più equilibrato. Il calendario non è stato certo amico dei biancorossi, e a completare il "pokerissimo" di partite inaugurali vi sarà sette giorni dopo l'Avellino. La sveglia è suonata, adesso è tempo di alzarsi, mietere chilometri e punti.
(Twitter: @GuerraLuca88)
L'orgoglio...punto nel vivo
Si riparte da un frame: la sfrenata e entusiasta corsa di Andrea La Mantia, ebbro di gioia dopo aver sferrato in rete alle spalle di Sepe il centro del 2-2, e la marea di compagni biancorossi che lo sommergono con i loro abbracci, riassumono l'importanza del centro del pari realizzato dall'attaccante 21enne sul terreno dell'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" contro il Pisa: un gol che è valso un punto, ma soprattutto è apparso una liberazione per i colori biancorossi, con Novelli e staff che già vedevano all'orizzonte la terza beffarda sconfitta in altrettante partite di campionato. Un ko che avrebbe avuto il sapore amaro della "mazzata" psicologica, riscattato attraverso una rete che ha sintetizzato l'orgoglio e la classe di cui questa squadra è dotata: il delizioso scavino di Jacopo Dezi per l'attaccante arrivato dal Frosinone ha rappresentato la seconda componente, l'esultanza rabbiosa, risolta in un minuto di abbracci, ha riassunto la voglia di far bene che permea la rosa biancorossa. Una carica positiva, che contrasta con quella negativa che ha accomunato i tre "rossi" arrivati in altrettante giornate: a Pisa è toccato a Piccinni, dopo Dall'Oglio a Catanzaro e De Leidi contro il Perugia: una verve agonistica che non dà frutti così espressa. Occorre calmarsi, ragazzi...;
Gli attaccanti non segnano? Ecco la risposta sul campo
Fino ad ora l'attacco- nelle figure del centravanti- era rimasto a secco: avevano segnato solo Dezi e Simoncelli che non sono propriamente degli attaccanti. Il fatto che domenica si siano sbloccati prima Barbuti e poi La Mantia, due dei tre numeri "9" a disposizione di mister Novelli è un altro punto a favore di questo Barletta in crescita. Ieri, dopo le occasioni procurate ma fallite contro il Perugia, Riccardo Barbuti ha firmato il suo primo centro nel calcio "pro", avventandosi come un rapace sulla palla persa da Sepe e firmando il centro del provvisorio 1-1. Un acuto che testimonia anche il riuscito adattamento dell'attaccante esterno giunto in prestito dal Sassuolo in posizione più centrale. Tra diversi dubbi e perplessità era arrivato La Mantia, non certo la "prima scelta" per l'attacco biancorosso, che tra i suoi obiettivi aveva visto sfumare tanti nomi, tra cui Grandolfo in extremis: con la bella e importante rete del 2-2 la punta di scuola ciociara ha dato un calcio al passato, alle critiche e ha spalancato le porte a un futuro, personale e di squadra, a tinte più chiare, non più obnubilato dall'assenza di "feeling" con la rete avversaria. E nel centro annullato a Ferreira sullo 0-1, l'assist di Carretta e il taglio del brasiliano-pescato in millimetrico fuorigioco- hanno rievocato schemi da "Zemanlandia";
Equilibri difensivi da trovare, rivoluzione inattesa in partenza
Il punto a sfavore della prova biancorossa all'ombra della Torre è stato rappresentato dall'assetto difensivo: sarebbe sbagliato mettere sotto accusa solo il reparto a 4 davanti a Pane: spesso i pisani hanno potuto affondare indisturbati per vie centrali, grazie anche al gran movimento di "elastico" svolto vicendevolmente da Rizzo e Tulli. Se poi si lasciano "correre" in area palle vaganti, come avvenuto in occasione della seconda rete sul diagonale "sporco" del toscano Buscè, il gioco per gli avversari è più semplice. Burzigotti non è parso a proprio agio con Menegaz di fianco, praticamente certo il rientro di uno tra De Leidi e Di Bella nel prossimo turno. E se a influire sulla parziale mancanza di equilibri fossero stati anche i cambi? Domanda lecita, considerando che 5/11 di partenza differivano da quelli anti-Perugia (Mazzarani, Menegaz, Piccinni, Meduri e Carretta). E' vero che il mister biancorosso sceglie in base allo stato di forma, ma nascono curiosità da soddisfare sulla repentina esclusione dalla lista di Vacca e sulla panchina di Dall'Oglio e Simoncelli, elementi che sembravano fino alle 15 di domenica quasi certi della propria titolarità;
Pronti a mettere la sesta...
Nelle sue conferenze settimanali e nelle varie dichiarazioni rese ai media, l'allenatore biancorosso Raffaele Novelli ha a più riprese evidenziato la necessità di aspettare le prime sei giornate-orientativamente-per poter poi dare un giudizio al campionato e all'organico biancorosso. La partita di ieri ha confermato la bontà delle parole del tecnico salernitano: si è visto un Barletta più corto tra i reparti, maggiormente convinto delle proprie qualità tecnico-tattiche e soprattutto mai scosso dopo le due reti subite, sebbene la prima avrebbe potuto rappresentare una "mazzata" psicologica in avvio di gara e il 2-1 di Perez fosse parso la beffa finale su un match nel quale i biancorossi non avevano assolutamente demeritato: il 2-2 di La Mantia lancia un messaggio chiaro. Il Barletta c'è con le idee e inizia a esserci anche con i punti. Meglio un punto ma tanto gioco, che non tre o quattro ma frutto di episodi. In avvio di stagione può bastare, poi bisognerà mettere la "sesta" (giornata)...
Ostacoli campani
Domenica arriverà al "Cosimo Puttilli" (ore 18) la Nocerina degli ex biancorossi Pitino, Mazzeo, De Liguori e Schetter. Sarà una partita particolare, dal sapore di "amarcord" e di una stagione- quella scorsa- caratterizzata da mille rimpianti, ma come testimoniano le indicazioni arrivate domenica dal "San Francesco" di Nocera Inferiore, dove i "molossi" sono stati sconfitti con il minimo scarto dal Latina, i rossoneri di Auteri sono ancora ben lontani da meritarsi il titolo di "corazzata" del torneo, come i pronostici auspicavano. I campani arriveranno in terra barlettana con soli due punti in graduatoria, arrivati al termine di prestazioni mediocri: punti che sul piatto pesano quasi meno del punto che il Barletta ha incassato offrendo un buon calcio. Sulla carta, poche settimane fa, avremmo potuto pensare a un "no contest": oggi il pronostico appare molto più equilibrato. Il calendario non è stato certo amico dei biancorossi, e a completare il "pokerissimo" di partite inaugurali vi sarà sette giorni dopo l'Avellino. La sveglia è suonata, adesso è tempo di alzarsi, mietere chilometri e punti.
(Twitter: @GuerraLuca88)