Barletta C5, Perez: ​«Contenti per questo avvio, ora diamo il 200%»

Il laterale spagnolo verso la sfida alla Virtus Rutigliano

venerdì 14 novembre 2014 0.54
A cura di Luca Guerra
Un gruppo unito, dentro e fuori dal parquet. Nel rinnovato Barletta Calcio a 5 2014/2015 si parla tanto spagnolo, come la presenza dei tre iberici in rosa, Victor Gonzalez Dell'Aguila, Josè Perez Torreglosa e Josè Antonio Linero Garrote, testimonia. L'avvio dei ragazzi di Chiereghin e del presidente Dazzaro è stato caratterizzato da cinque vittorie e un pareggio, numeri che attestano i biancorossi al primo posto con 16 punti, a pari punti con il Futsal Bisceglie. Sabato al "Paladisfida Mario Borgia" arriva la Virtus Rutigliano, seconda sfida di un ciclo terribile di incroci in vetta: ai nostri microfoni ha tracciato un bilancio della sua avventura all'ombra di Eraclio Perez Torreglosa, conosciuto dai compagni come "Pepe", laterale classe 1992 arrivato dall'Atletico Linares e ha nel suo curriculum anche una promozione in Segunda B, oltre che una laurea in Ingegneria Chimica in arrivo (« mi manca solo la tesi» racconta):

Perez Torreglosa, che bilancio trai dai primi due mesi a Barletta?
«Sono felice di essere qua, i ragazzi sono bravissimi così come lo staff e la dirigenza: sono molto contento e spero di migliorare, a livello personale e di squadra».

Il gruppo è composito, ma sembra molto compatto.
«Siamo tre spagnoli e tanti barlettani, ma il gruppo è molto unito, dentro e fuori dal campo. Ogni giovedì facciamo una pizza insieme: devo solo ringraziare i "vecchi" perché ci hanno permesso di integrarci subito».

Come ti trovi a Barletta?
«Vivere Barletta è molto facile: è una città a misura d'uomo, mi ricorda molto bene la Spagna. Il Sud Italia mi ricorda la mia città, Jaén, vicino a Granada, dove sono nato e cresciuto. Mi piace lo stile di vita e la gente di Barletta».

Che rapporto hai con mister Chiereghin?
«Ci fa lavorare sodo ed è giusto così. Siamo qui con grandi aspettative e tanta disponibilità: mi aspettavo di lavorare duro venendo a Barletta, e sono contento per questo.

Che differenze ci sono tra il calcio a 5 italiano e quello iberico?
«In Italia il futsal è più fisico, mentre in Spagna si lavora maggiormente sul pressing e sulla tecnica: credo però ormai di essermi ambientato bene».

Dove può arrivare questo Barletta Calcio a 5?
«E' una domanda che ci poniamo anche noi: non vogliamo porci limiti o fare tabelle di marcia, pensiamo partita per partita, a partire da sabato contro Rutigliano».

Ora si apre un ciclo terribile per voi, che si chiuderà contro Bisceglie. Sono partite che diranno quanto vale il Barletta C5?
«Sì, Bisceglie è un grande avversario. Noi siamo fiduciosi nelle nostre potenzialità e crediamo di potercela giocare con tutti: sappiamo che sabato avremo un match difficile, ma dobbiamo dare il 200 %, e se facciamo così i risultati arriveranno».

Sabato ci sarà bisogno del tifo: che invito vuoi fare al pubblico di Barletta?
«Invito tutti i nostri tifosi a esserci: abbiamo fatto belle cose, e giocare al "PalaBorgia" è molto bello. Credo che i nostri tifosi sin qui si stiano divertendo, e sabato sarà una bella partita. Ci serve anche il loro sostegno».

Siamo ai saluti, "Pepe".
«Mi chiamano così perché è il diminuitivo di Josè. Voglio fare un saluto a tutta la mia famiglia e agli amici della Spagna».
(Twitter: @GuerraLuca88)