Barletta C5, la promessa di Cristian: "Possiamo restare in vetta fino alla fine"
Intervista al numero 8 biancorosso
venerdì 4 dicembre 2015
Vittoria e vetta: il Cristian Barletta C5 ha espugnato con questi passepartout sabato scorso il parquet di Noicattaro, contro la Virtus Rutigliano sin qui sempre capace di portare a casa i tre punti nel girone F, grazie a una prestazione monstre. 7-4 il finale in favore del team di Antonio Dazzaro, trascinato da un poker di Cristian Iglesias Ballesteros e un tris di Garrote, abili a portare a casa un successo valso il primato nel girone. È proprio Iglesias a commentare il momento in casa biancorossa:
Cristian, vittoria autoritaria e primato: che partita è stata quella contro Rutigliano?
«Una sfida dura, gagliarda, giocata contro un avversario davvero forte. Noi ci abbiamo messo il massimo e l'abbiamo affrontata con la massima attenzione. Sapevamo quanto era alta la posta in palio e non ci siamo mai disuniti, spinto anche da un tifo fantastico, che ci ha sostenuto in oltre 200 unità dall'inizio alla fine».
Per te una marcatura quadrupla, determinante per il successo: che significato ha avuto?
«Importante, perché segnare è sempre bello e quando porta in dote punti così pesanti lo è ancora di più. Inoltre questo poker di reti ha avuto un significato particolare, perché lo dedico al mio amico David Alvarez, che sta combattendo una battaglia per la vita: le reti sono per lui».
Come ti trovi a Barletta e con i tuoi compagni?
«Bene, Barletta mi ricorda molto la Spagna sia per il calore della gente che per il clima. Ci vivo con piacere: dal punto di vista sportivo mi sto abituando al calcio a 5 italiano, maggiormente fisico e giocato sui nervi. Con i compagni va alla grande, sia con Pichon e Garrote (anche loro spagnoli, ndr) che con gli altri: siamo una grande famiglia».
Che campionato è stato sin qui e dove può arrivare il Cristian Barletta?
«Il livello è ottimo, ci sono tante squadre competitive e raramente si vince una partita con grande facilità. La differenza la fa la compattezza di un gruppo e la varietà delle scelte a disposizione di ogni allenatore, fattori che fan parte della nostra realtà. Ora pensiamo a chiudere in vetta il 2015 e il girone di andata, ma credo che questa squadra abbia tutte le armi per potere puntare a vincere il campionato».
Parola di Cristian. Per il Cristian.
Cristian, vittoria autoritaria e primato: che partita è stata quella contro Rutigliano?
«Una sfida dura, gagliarda, giocata contro un avversario davvero forte. Noi ci abbiamo messo il massimo e l'abbiamo affrontata con la massima attenzione. Sapevamo quanto era alta la posta in palio e non ci siamo mai disuniti, spinto anche da un tifo fantastico, che ci ha sostenuto in oltre 200 unità dall'inizio alla fine».
Per te una marcatura quadrupla, determinante per il successo: che significato ha avuto?
«Importante, perché segnare è sempre bello e quando porta in dote punti così pesanti lo è ancora di più. Inoltre questo poker di reti ha avuto un significato particolare, perché lo dedico al mio amico David Alvarez, che sta combattendo una battaglia per la vita: le reti sono per lui».
Come ti trovi a Barletta e con i tuoi compagni?
«Bene, Barletta mi ricorda molto la Spagna sia per il calore della gente che per il clima. Ci vivo con piacere: dal punto di vista sportivo mi sto abituando al calcio a 5 italiano, maggiormente fisico e giocato sui nervi. Con i compagni va alla grande, sia con Pichon e Garrote (anche loro spagnoli, ndr) che con gli altri: siamo una grande famiglia».
Che campionato è stato sin qui e dove può arrivare il Cristian Barletta?
«Il livello è ottimo, ci sono tante squadre competitive e raramente si vince una partita con grande facilità. La differenza la fa la compattezza di un gruppo e la varietà delle scelte a disposizione di ogni allenatore, fattori che fan parte della nostra realtà. Ora pensiamo a chiudere in vetta il 2015 e il girone di andata, ma credo che questa squadra abbia tutte le armi per potere puntare a vincere il campionato».
Parola di Cristian. Per il Cristian.