Barletta 1922, e ora?

Dopo il terremoto di ieri si attende una chiara risposta del presidente Dimiccoli

mercoledì 14 giugno 2023 12.56
A cura di Adriano Antonucci
Un reset totale, un terremoto che ha praticamente azzerato il Barletta 1922 per come lo avevamo imparato a conoscere negli ultimi anni, ma con un unico "superstite": il presidente Mario Dimiccoli. Con gli addii in rapida successione del mister Francesco Farina e del direttore Savino Daleno, il ciclo vincente avviato nel 2020, culminato con il ritorno in D e impreziosito dalla vittoria della Coppa Italia Dilettanti oltre che dal quarto posto della stagione appena conclusa, può considerarsi definitivamente chiuso.

FARINA E DALENO, L'ADDIO DEI SIMBOLI
Quella del 13 giugno 2023 è stata una giornata sicuramente traumatica per i tifosi biancorossi. Farina e Daleno hanno rappresentato un punto di riferimento per una piazza dalla quale sono indiscutibilmente amati. Perderli in rapida successione, al netto degli errori che possano aver commesso (e chi non ne commette) rappresenta sicuramente un colpo che bisognerà assorbire. Chiunque andrà a raccogliere l'eredità del tecnico e del direttore dovrà fare i conti con un fardello non facile da gestire. Ma di questo, parleremo più avanti.

CHIUSA UN'ERA SE NE APRE UN'ALTRA
Alle spalle il passato, si deve necessariamente guardare avanti e dopo la chiusura della "trattativa" con il gruppo capitanato da Vincenzo Bellino, la palla è tra i piedi del presidente Dimiccoli, unico superstite del terremoto e uomo solo al comando. Sul perchè del mancato accordo e sulle mancanze degli acquirenti si sta disquisendo da ore. Quel che è certo, è che una maggiore chiarezza dal punto di vista comunicativo aiuterebbe sicuramente a comprendere alcune sfaccettature di una vicenda al momento incerta. Ci si chiede chi siano i componenti del gruppo Belllino (i nomi di Walter Dileo, Walter Tatò e Sandro Bosso corrispondono a verità) e ci si chiede perchè non abbiano esposto pubblicamente la loro volontà. Ci si chiede, allo stesso tempo, come il presidente vorrà proseguire e chi sia "l'investitore turco" del quale si parla da giorni (no, non è una boutade, anzi). Interrogativi che sarebbe possibile fugare con una conferenza stampa aperta tutti. In questi anni se ne sono davvero viste poche (mea culpa, mea grandissima culpa) ed è ora di invertire la rotta.

PIAZZA DESTABILIZZATA
Alla luce di tutto questo, la piazza è irrimediabilmente spaccata e destabilizzata. Da una parte i sostenitori del presiente Dimiccoli, dall'altra chi invece vorrebbe vedere al comando un'altra società. Una situazione spiacevole e mortificante che va immediatamente ricucita con la solita formula magica: risposte e chiarezza. Dopo aver dimostrato per tutta la scorsa stagione una passione incontenibile (numeri da sballo in casa e in trasferta, secondo pubblico più numeroso della serie D dopo il Catania) il tifoso biancorosso vuole continuare a sognare il ritorno in serie C.

A PROPOSITO DI CHIAREZZA
Già chiarezza, quella che deve anche il sindaco Cosimo Cannito. Interpellato ieri pomeriggio, il primo cittadino ha ribadito che la gradinata si può sistemare "anche domani mattina" e che "in città ci sono problemi ben più gravi". Beh, non fa una piega, ma speriamo che questo domani mattina arrivi al più presto perchè anche se magari non sembra, la nuova stagione è dietro l'angolo.

IL PROGETTO TECNICO, LA PRIMA VERA RISPOSTA
E proprio perchè la stagione è dietro l'angolo, la prima vera risposta ai mugugni e agli scetticismi, il primo vero modo di saldare la spaccatura è quello di mostrare al più presto i volti del nuovo Barletta. Allenatore, direttore sportivo, organigramma. Da questi nomi passeranno le ambizioni della stagione 2023-2024. Il presidente ha assicurato di voler portare la squadra in Serie C, la palla passa a lui, attendiamo fiduciosi e vogliosi di tornare a sognare.