Atletica leggera, finale mondiale da dimenticare per Incantalupo e compagni
A Barcellona arrivano prima il sesto posto, poi la squalifica
lunedì 16 luglio 2012
2.38
Nell'ultima giornata dei Mondiali juniores di Barcellona, disputata ieri, gioie e dolori per la bandiera italiana. A far sorridere arriva l'oro di Alessia Trost nell'alto ed è una vittoria molto più sofferta del prevista: non è stata la russa Mariya Kuchina, tradizionale rivale delle stagioni giovanili, a complicare la vita alla finanziera pordenonese bensì una sconosciuta atleta delle Seychelles, Lissa Labiche, restando in testa fino a quota 1.88. Poi il salto vincente a 1.91 (seconda prova) di Alessia, che già aveva riacciuffato la gara a 1.82 e 1.88 andando oltre solo al terzo tentativo.
La 4X400
Nella staffetta 4x400 che chiudeva la manifestazione il quartetto italiano schierava Vito Incantalupo, Marco Lorenzi, Davide Re e Michele Tricca: gli azzurri si piazzavano al sesto posto (3'08"51), ma poi arriva anche la doccia fredda della squalifica per invasione di corsia. La formazione che sabato aveva ottenuto la qualificazione in semifinale era composta da Incantalupo-Rontini-Re-Tricca, che avevano corso il 3'08'87", a soli 8 centesimi di distanza dal tempo fatto totalizzare dalla nazionale maggiore ai recenti Europei. Ieri il rientro di Lorenzi, tenuto a riposo in semifinale, per Rontini non ha prodotto gli effetti sperati in sede di gara. Il barlettano Incantalupo, dopo la splendida prestazione in semifinale, manteneva il posto nel quartetto titolare.
Il sogno dei ragazzi d'oro di Tallinn non arrivava infatti fino a Barcellona: la finale partoriva solo un sesto posto che avrebbe potuto dare solo un minimo di soddisfazione: nemmeno quella, perché di lì a poco per Tricca e compagni arrivava la notizia della squalifica per invasione di corsia imputata al nostro concittadino Vito Incantalupo. Decisione opinabile, ma confermata anche dopo il reclamo della delegazione italiana. I parziali erano stati: Incantalupo 47"4, Lorenzi 46"7, Re 46"8 e Tricca 47"5. Tempi discreti, testimoni anche della stanchezza pagata dagli atleti azzurri alla gara di 24 ore prima. La vittoria finale è andata agli Stati Uniti, con il quartetto composto da Quincy Downing, Aldrich Bailey, Chidi Okezie e Arman Hall. Si ferma invece per un attimo il magic moment di Incantalupo nel 2012: l'atleta barlettano, dopo essere arrivato secondo nei Campionati Italiani dello scorso febbraio, aver esordito nella nazionale maggiore di atletica leggera in occasione del Golden Gala di Roma a fine maggio e aver partecipato ai Campionati Italiani di Misano Adriatico in giugno, paga dazio alla sorte per una sera, per una "macchia" che certo non cancella i grandi traguardi sin qui raggiunti.
(Twitter: @GuerraLuca88)
La 4X400
Nella staffetta 4x400 che chiudeva la manifestazione il quartetto italiano schierava Vito Incantalupo, Marco Lorenzi, Davide Re e Michele Tricca: gli azzurri si piazzavano al sesto posto (3'08"51), ma poi arriva anche la doccia fredda della squalifica per invasione di corsia. La formazione che sabato aveva ottenuto la qualificazione in semifinale era composta da Incantalupo-Rontini-Re-Tricca, che avevano corso il 3'08'87", a soli 8 centesimi di distanza dal tempo fatto totalizzare dalla nazionale maggiore ai recenti Europei. Ieri il rientro di Lorenzi, tenuto a riposo in semifinale, per Rontini non ha prodotto gli effetti sperati in sede di gara. Il barlettano Incantalupo, dopo la splendida prestazione in semifinale, manteneva il posto nel quartetto titolare.
Il sogno dei ragazzi d'oro di Tallinn non arrivava infatti fino a Barcellona: la finale partoriva solo un sesto posto che avrebbe potuto dare solo un minimo di soddisfazione: nemmeno quella, perché di lì a poco per Tricca e compagni arrivava la notizia della squalifica per invasione di corsia imputata al nostro concittadino Vito Incantalupo. Decisione opinabile, ma confermata anche dopo il reclamo della delegazione italiana. I parziali erano stati: Incantalupo 47"4, Lorenzi 46"7, Re 46"8 e Tricca 47"5. Tempi discreti, testimoni anche della stanchezza pagata dagli atleti azzurri alla gara di 24 ore prima. La vittoria finale è andata agli Stati Uniti, con il quartetto composto da Quincy Downing, Aldrich Bailey, Chidi Okezie e Arman Hall. Si ferma invece per un attimo il magic moment di Incantalupo nel 2012: l'atleta barlettano, dopo essere arrivato secondo nei Campionati Italiani dello scorso febbraio, aver esordito nella nazionale maggiore di atletica leggera in occasione del Golden Gala di Roma a fine maggio e aver partecipato ai Campionati Italiani di Misano Adriatico in giugno, paga dazio alla sorte per una sera, per una "macchia" che certo non cancella i grandi traguardi sin qui raggiunti.
(Twitter: @GuerraLuca88)