Zes adriatica, «Barletta può diventare uno snodo strategico»
Il consigliere Mennea commenta l'approvazione in giunta regionale del piano strategico
giovedì 9 maggio 2019
"Con l'approvazione di martedì in Giunta regionale del piano strategico della Zes Adriatica interregionale, è stato compiuto un importante passo avanti che consentirà di far partire le azioni di attuazione e riempire di 'contenuti' l'area individuata. I 'contenuti' attengono al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle imprese, che potranno cogliere questa opportunità di sviluppo, con agevolazioni fiscali e finanziarie e aperture ai mercati internazionali". Lo dichiara Ruggiero Mennea, consigliere regionale Pd e componente della quarta commissione Attività produttive, commentando l'avvenuta approvazione del piano strategico della Zes adriatica interregionale, aggiornato con le osservazioni sul piano strategico della Zes ionica ricevute da ultimo con nota del ministro per il Sud.
"E' importante spiegare - prosegue Mennea - che la Zona economica speciale non è un sistema per interventi tampone o a pioggia, ma è un modo nuovo per rivedere il tema dello sviluppo strategico economico sul nostro territorio, facendo dei porti e delle vie del mare il suo fulcro. Bari, Barletta, Manfredonia, Monopoli, Brindisi sono città che possono diventare uno snodo strategico cruciale per le nostre imprese, sono in grado - sottolinea - di aumentare la competitività e collegarsi ai mercati di tutto il mondo. Si tratta, quindi, di una grande occasione di cui torneremo a parlare nelle prossime settimane, mettendo le imprese al fianco delle istituzioni locali che dovranno recepire questo piano strategico e dovranno mettere a disposizione delle aziende tutti gli strumenti, a partire dalla semplificazione amministrativa, che possono ulteriormente agevolarne lo sviluppo".
Non solo. "Grazie a questo strumento di sviluppo delle imprese - aggiunge Mennea - aumenteranno le occasioni di lavoro collegate alle attività che si realizzeranno nella Zes adriatica soprattutto in relazione ai grandi investitori stranieri. Sviluppo economico, nuovi investimenti e lavoro cammineranno insieme, per recuperare il tempo perduto e i mercati conquistati dai nostri competitor. Torneremo - conclude - a essere zona produttiva competitiva grazie alla grande capacità dei nostri imprenditori, che potranno ridare fiducia al tessuto economico creando nuovi posti di lavoro e benessere".
"E' importante spiegare - prosegue Mennea - che la Zona economica speciale non è un sistema per interventi tampone o a pioggia, ma è un modo nuovo per rivedere il tema dello sviluppo strategico economico sul nostro territorio, facendo dei porti e delle vie del mare il suo fulcro. Bari, Barletta, Manfredonia, Monopoli, Brindisi sono città che possono diventare uno snodo strategico cruciale per le nostre imprese, sono in grado - sottolinea - di aumentare la competitività e collegarsi ai mercati di tutto il mondo. Si tratta, quindi, di una grande occasione di cui torneremo a parlare nelle prossime settimane, mettendo le imprese al fianco delle istituzioni locali che dovranno recepire questo piano strategico e dovranno mettere a disposizione delle aziende tutti gli strumenti, a partire dalla semplificazione amministrativa, che possono ulteriormente agevolarne lo sviluppo".
Non solo. "Grazie a questo strumento di sviluppo delle imprese - aggiunge Mennea - aumenteranno le occasioni di lavoro collegate alle attività che si realizzeranno nella Zes adriatica soprattutto in relazione ai grandi investitori stranieri. Sviluppo economico, nuovi investimenti e lavoro cammineranno insieme, per recuperare il tempo perduto e i mercati conquistati dai nostri competitor. Torneremo - conclude - a essere zona produttiva competitiva grazie alla grande capacità dei nostri imprenditori, che potranno ridare fiducia al tessuto economico creando nuovi posti di lavoro e benessere".