“Visite” incessanti sul luogo del crollo di via Roma

Ieri è stata la volta dei periti di parte. Preoccupazione per tempi lunghi

martedì 22 maggio 2012
A cura di Michele Sarcinelli
Diventa cadenza mensile il sopralluogo di ingegneri, avvocati e ieri periti di parte che si sono incontrati per una indagine suppletiva ai due stabili confinanti con quello rovinosamente crollato il 3 ottobre scorso, condannando cinque giovani donne alla morte.

A gestire le operazioni dei nuovi " visitatori" di parte, super periti delle parti è stato ancora una volta l'ing. Roberto Gesmundo incaricato dal giudice istruttore di selezionare e condurre indagini approfondite sull'evento al fine di costruire assieme all'altro perito giudiziale Franco Bontempi, il quadro più corrispondente ai fatti della luttuosa cronaca. Piccoli gruppi di periti hanno visitato meticolosamente gli interni degli stabili, uno dei quali, il più nuovo,risulta interessato solo marginalmente dal crollo, per capire e poi sopportare in giudizio le istanze di rivalsa. Sono tre, quindi le ispezioni agli stabili confinanti, al luogo del crollo e al materiale di risulta della palazzina crollata, rispettivamente datate 4 aprile, 9 maggio e ieri 21 maggio. L'ing. Gesmundo non ha lasciato alcuna dichiarazione in seguito al nuovo sopralluogo limitandosi a definire l'intera vicenda crollo, delicata. Difficile fare supposizione dopo la laconica affermazione, ma un avvocato di parte ci ha detto " in chiaro" che il tempo concesso alla verità definitiva si sta inspiegabilmente dilatando, turbando le aspettative di sicura innocenza di alcuni indagati coinvolti a vario titolo nella corposa inchiesta istruita dalla Procura di Trani che certo non molla la presa e facendo proprie le assicurazioni sia della Commissione Senatoriale di inchiesta giunta in Prefettura per una obbligata conoscenza dei fatti e che seguì alle rassicurazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che con fermezza promise ai parenti delle vittime una sicura verità e la certa pena per i colpevoli.

Perché una cosa è certa in questo crollo divenuto nei mesi vicenda inquietante, e cioè che i colpevoli ci sono ma con le lungaggini delle indagini sperano di farla franca. Non sarà così, abbiamo colto tra le poche parole raccolte in queste tre sopralluoghi.