Vigilanza nelle campagne, gli operatori non possono lavorare
Situazione estesa a tutta la regione: il Movimento 5 Stelle si mobilita
giovedì 13 dicembre 2018
Ottenere risposte sull'annosa questione degli operatori del corpo di vigilanza ambientale che vengono pagati ma che non hanno la possibilità di operare a causa di un inspiegabile ritardo della Regione che, nonostante le previsioni di legge, non ha ancora assegnato i lavori nel rispetto delle funzioni stabilite. Questo l'oggetto di un'audizione dell'assessore regionale all'ambiente Stea, dell'assessore al Personale e Organizzazione Antonio Nunziante e dei dirigenti coinvolti nella vicenda, richiesta dai consiglieri M5S Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Grazia Di Bari e Antonella Laricchia.
La legge del Consiglio Regionale 37/2015 assegna, infatti, alla Regione Puglia le funzioni di controllo e vigilanza ambientale, oltre che rurale. La stessa legge prevede l'istituzione di un corpo di vigilanza regionale assegnato alle funzioni non fondamentali delle province. E' stato anche approvato il Regolamento n. 4/2018 che disciplina e rende operativo il Nucleo di Vigilanza Ambientale per l'espletamento delle funzioni regionali di controllo e vigilanza ambientale, nonché per l'esercizio delle medesime funzioni, ma con la mancata attuazione di tutte le necessarie e opportune procedure per rendere pienamente operativa la Sezione di vigilanza ambientale.
"E' assurdo che - spiegano i cinquestelle - anche alla luce dei numerosi furti e atti criminosi a danno degli agricoltori pugliesi, la Regione disponga di personale di vigilanza che viene pagato ma che non viene messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito a tutela del territorio. E' quantomai necessario che la Regione assegni al più presto dei compiti specifici a questo personale le cui funzioni sono già state definite nel disegno di legge di riordino, affinché possano diventare al più presto operativi. Dal canto nostro - concludono - chiederemo delle risposte alla Giunta nel corso di queste audizioni e continueremo ad insistere fino a quando questa situazione non sarà risolta."
La legge del Consiglio Regionale 37/2015 assegna, infatti, alla Regione Puglia le funzioni di controllo e vigilanza ambientale, oltre che rurale. La stessa legge prevede l'istituzione di un corpo di vigilanza regionale assegnato alle funzioni non fondamentali delle province. E' stato anche approvato il Regolamento n. 4/2018 che disciplina e rende operativo il Nucleo di Vigilanza Ambientale per l'espletamento delle funzioni regionali di controllo e vigilanza ambientale, nonché per l'esercizio delle medesime funzioni, ma con la mancata attuazione di tutte le necessarie e opportune procedure per rendere pienamente operativa la Sezione di vigilanza ambientale.
"E' assurdo che - spiegano i cinquestelle - anche alla luce dei numerosi furti e atti criminosi a danno degli agricoltori pugliesi, la Regione disponga di personale di vigilanza che viene pagato ma che non viene messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito a tutela del territorio. E' quantomai necessario che la Regione assegni al più presto dei compiti specifici a questo personale le cui funzioni sono già state definite nel disegno di legge di riordino, affinché possano diventare al più presto operativi. Dal canto nostro - concludono - chiederemo delle risposte alla Giunta nel corso di queste audizioni e continueremo ad insistere fino a quando questa situazione non sarà risolta."