Via Curci, quelle macerie che ricordano il crollo di via Roma
Una palazzina sventrata e un bilancio di tre feriti ustionati
giovedì 17 giugno 2021
9.56
Anche questa mattina in via Giuseppe Curci, traversa di via Roma, si respira un'aria spettrale. L'apprensione, la vivida paura che qualcosa di ben più grave potesse succedere, ha coinvolto tutto il quartiere. Il bilancio del tragico crollo di ieri è di tre feriti ustionati: a causare la caduta dell'intera facciata della palazzina collocata tra via Curci e via dei Campi sarebbe stata una fuga di gas e conseguente esplosione.
Di quella palazzina sembra di osservare una radiografia: la parete laterale è crollata in strada, infrangendosi in mille blocchi di macerie, mentre sono rimaste intatte le stanze e le pareti interne degli appartamenti, compresi mobili e ornamenti. Questa scena rievoca alla memoria quell'icona della Madonna dello Sterpeto e quel crocifisso, rimasti saldi sulla parete della palazzina di via Roma crollata proprio a pochissimi metri di distanza da via Curci, dieci anni fa. Una coincidenza che riapre alla memoria una ferita mai rimarginata da quel tragico 3 ottobre 2011.
Quel giorno Barletta pianse la scomparsa di cinque donne: un fatto indimenticabile che segnerà per sempre la nostra memoria cittadina.
«Poteva andare peggio come numero di feriti o persone coinvolte, temevo ci fossero dei decessi. Per fortuna non è accaduto» sono state le parole a caldo del sindaco Cannito, che già dai primi attimi del crollo ha seguito le operazioni in via Curci, nel suo doppio ruolo di primo cittadino e medico.
Ieri sera sul posto un dispiegamento di forze dell'ordine e di vigili del fuoco, che hanno provveduto al recupero dei feriti e alla messa in sicurezza della zona: gli operatori a mani nude hanno spostato gran parte delle macerie, che questa mattina sono ben visibili a centro strada, radunate oltre una barriera di transenne. La strada è ancora chiusa al traffico, mentre su via Roma si può procedere normalmente.
Adesso si attende la conferma dell'ipotesi fuga di gas all'origine del crollo e il rientro delle famiglie che sono state evacuate dalle case adiacenti per motivi di sicurezza. Nel frattempo i tre feriti coinvolti direttamente nel crollo non sarebbero in pericolo di vita.
Di quella palazzina sembra di osservare una radiografia: la parete laterale è crollata in strada, infrangendosi in mille blocchi di macerie, mentre sono rimaste intatte le stanze e le pareti interne degli appartamenti, compresi mobili e ornamenti. Questa scena rievoca alla memoria quell'icona della Madonna dello Sterpeto e quel crocifisso, rimasti saldi sulla parete della palazzina di via Roma crollata proprio a pochissimi metri di distanza da via Curci, dieci anni fa. Una coincidenza che riapre alla memoria una ferita mai rimarginata da quel tragico 3 ottobre 2011.
Quel giorno Barletta pianse la scomparsa di cinque donne: un fatto indimenticabile che segnerà per sempre la nostra memoria cittadina.
«Poteva andare peggio come numero di feriti o persone coinvolte, temevo ci fossero dei decessi. Per fortuna non è accaduto» sono state le parole a caldo del sindaco Cannito, che già dai primi attimi del crollo ha seguito le operazioni in via Curci, nel suo doppio ruolo di primo cittadino e medico.
Ieri sera sul posto un dispiegamento di forze dell'ordine e di vigili del fuoco, che hanno provveduto al recupero dei feriti e alla messa in sicurezza della zona: gli operatori a mani nude hanno spostato gran parte delle macerie, che questa mattina sono ben visibili a centro strada, radunate oltre una barriera di transenne. La strada è ancora chiusa al traffico, mentre su via Roma si può procedere normalmente.
Adesso si attende la conferma dell'ipotesi fuga di gas all'origine del crollo e il rientro delle famiglie che sono state evacuate dalle case adiacenti per motivi di sicurezza. Nel frattempo i tre feriti coinvolti direttamente nel crollo non sarebbero in pericolo di vita.