Via Andria, l'appello di Cascella: «Rispettiamo la memoria di Tonino»
Il sindaco di Barletta interviene: «Indagherà la Magistratura»
giovedì 2 marzo 2017
20.44
«Si può solo esprimere sgomento di fronte alla nuova tragedia al passaggio a livello ferroviario di via Andria, in cui ha perso la vita un concittadino conosciuto e apprezzato per il suo impegno sociale». Si esprime subito il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, ancora una volta superando l'inerzia della politica che, con scarse o nulle parole, pochissimo è intervenuta sulla questione "Passaggio a livello di via Andria" dopo il recente accadimento. Le parole del primo cittadino invocano ancora giustizia, anche per il 69enne Antonio Marzano che oggi ha perso la vita lacerando la propria famiglia.
«Nell'unirci al dolore della famiglia, sentiamo il dovere di raccoglierne l'appello a contrastare ulteriori lacerazioni. Indagherà la magistratura anche su come le immagini della sciagura di una settimana fa siano potute finire sui social e diventare virali (e, purtroppo, viscerali) ma questa volta è doveroso chiedere preventivamente che sia rispettata la vita perduta di Tonino e la sofferenza che ai suoi cari possono provocare anche soltanto immagini riprese a casaccio a ridosso del terribile incidente. A chi le abbia pubblicate vorrei chiedere di rimuoverle. Non è così, credo, che si condivide una emozione: semmai la morbosità e l'accanimento possono offendere i veri sentimenti di umanità. In questi momenti abbiamo, invece, bisogno di riflettere tutti, e di assumerci, ognuno per la propria parte, le responsabilità a cui queste drammatiche vicende ci richiamano».
«Nell'unirci al dolore della famiglia, sentiamo il dovere di raccoglierne l'appello a contrastare ulteriori lacerazioni. Indagherà la magistratura anche su come le immagini della sciagura di una settimana fa siano potute finire sui social e diventare virali (e, purtroppo, viscerali) ma questa volta è doveroso chiedere preventivamente che sia rispettata la vita perduta di Tonino e la sofferenza che ai suoi cari possono provocare anche soltanto immagini riprese a casaccio a ridosso del terribile incidente. A chi le abbia pubblicate vorrei chiedere di rimuoverle. Non è così, credo, che si condivide una emozione: semmai la morbosità e l'accanimento possono offendere i veri sentimenti di umanità. In questi momenti abbiamo, invece, bisogno di riflettere tutti, e di assumerci, ognuno per la propria parte, le responsabilità a cui queste drammatiche vicende ci richiamano».