Ventola sui concorsi Bat: «accettabili» le assunzioni dei parenti dei politici
Strascichi dopo la conferenza stampa-verità. Aumenta l’irritazione delle opposizioni e dell’onorevole Boccia
martedì 31 maggio 2011
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Il comunicato stampa della Provincia fatto seguire alla conferenza stampa della quale abbiamo già riportato la cronaca esordisce così: "E'stata una sorta di operazione verità sul tema dei concorsi". Allora ci chiediamo se questa verità illustrata il 27 maggio è in contrapposizione a bugie, oppure davvero le opposizioni tutte hanno solo infangato l'amministrazione con chiacchiere politiche per altro ben disegnate in Consiglio provinciale dove il portavoce delle opposizioni, Andrea Patruno del PD, non si è limitato a demagogiche liturgie sul tema concorsi, ma invocando con ricorsi giudiziari più o meno storici un progetto strutturato dall'Amministrazione sul quale stanno arrivando ferme invocazioni da parte del Ministero dell'Interno, dall'Ispettorato della Funzione Pubblica e Corte dei Conti. Ventola, facendo propria la conferenza stampa, minimizza cercando di incantare i giornalisti. Fatto sta che lo stesso comunicato stampa parla di immediati confronti della Provincia con gli Enti richiamati, per fornire spiegazioni.
Il Presidente Ventola, nella stessa conferenza stampa, ha sottolineato quanto in campagna elettorale si sia strumentalizzata la vicenda concorsi che ha tutte le prerogative della limpidezza amministrativa. Non riscontriamo sui giornali tanto vittimismo. Ma allora perché, non i politici antagonisti, bensì i ragazzi partecipanti alle prove selettive hanno ben motivato e circostanziato i loro ricorsi al Tribunale Amministrativo? Insistiamo, non c'è stata contrapposizione da parte della stampa e ne facciamo lapalissiano esempio solo perché citati. Alla nostra redazione come a poche altre e poi a molteplici autorità che riflettiamo in icona, è pervenuto un corposo documento anonimo scritto da un non specificato numero di dipendenti della Provincia che hanno utilizzato busta intestata (anche questa espressa in icona e di seguito).
Ebbene, se le condizioni concorsuali descritte sono state completamente inventate, occorre dare ai mittenti il Pulitzer della creatività. Sono talmente analitiche che solo spettatori diretti e non interposti, sono in grado di descrivere. Noi dobbiamo per forza di cose ritenerle impossibili e come tali anche i nomi e cognomi espressi sono da ritenere assurdi per macroscopica presunta illecità. Allo stesso tempo chiediamo ai buontemponi e vili anonimi emittenti di farsi riconoscere, di chiamare la redazione e in tutta sicurezza chiamarci per concordare insieme una possibile verità storica. Ovviamente non vogliamo essere privilegiati lettori ed ascoltatori della personalizzata verità, in primis i delatori con presunta cognizione di causa ed effetti devono rivolgersi alle autorità che hanno descritto negli indirizzi. Solo ora, come ben intuibile, scriviamo di questa lettera anonima. Ci è giunta, come visibile dal timbro postale, in periodo elettorale e nessuna pur piccola notizia abbiamo diffuso. Ora ascoltiamo le dichiarazioni del 27 maggio scorso.
Il Presidente Ventola, nella stessa conferenza stampa, ha sottolineato quanto in campagna elettorale si sia strumentalizzata la vicenda concorsi che ha tutte le prerogative della limpidezza amministrativa. Non riscontriamo sui giornali tanto vittimismo. Ma allora perché, non i politici antagonisti, bensì i ragazzi partecipanti alle prove selettive hanno ben motivato e circostanziato i loro ricorsi al Tribunale Amministrativo? Insistiamo, non c'è stata contrapposizione da parte della stampa e ne facciamo lapalissiano esempio solo perché citati. Alla nostra redazione come a poche altre e poi a molteplici autorità che riflettiamo in icona, è pervenuto un corposo documento anonimo scritto da un non specificato numero di dipendenti della Provincia che hanno utilizzato busta intestata (anche questa espressa in icona e di seguito).
Ebbene, se le condizioni concorsuali descritte sono state completamente inventate, occorre dare ai mittenti il Pulitzer della creatività. Sono talmente analitiche che solo spettatori diretti e non interposti, sono in grado di descrivere. Noi dobbiamo per forza di cose ritenerle impossibili e come tali anche i nomi e cognomi espressi sono da ritenere assurdi per macroscopica presunta illecità. Allo stesso tempo chiediamo ai buontemponi e vili anonimi emittenti di farsi riconoscere, di chiamare la redazione e in tutta sicurezza chiamarci per concordare insieme una possibile verità storica. Ovviamente non vogliamo essere privilegiati lettori ed ascoltatori della personalizzata verità, in primis i delatori con presunta cognizione di causa ed effetti devono rivolgersi alle autorità che hanno descritto negli indirizzi. Solo ora, come ben intuibile, scriviamo di questa lettera anonima. Ci è giunta, come visibile dal timbro postale, in periodo elettorale e nessuna pur piccola notizia abbiamo diffuso. Ora ascoltiamo le dichiarazioni del 27 maggio scorso.
Nel filmato le dichiarazioni di Ventola, di Patruno di Lodispoto e del parlamentare biscegliese Boccia.