Vaccino anti-Covid, Dino Delvecchio: «Serve maggiore chiarezza»

«Se e quando ci sarà una maggiore disponibilità di vaccino la somministrazione sarà allargata a tutti»

giovedì 15 aprile 2021
«C'è un inaspettato alleato del Covid, la poca chiarezza e la troppa confusione informativa». A sgomberare il campo da dubbi è il dottor Benedetto Delvecchio, segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) della provincia Bat.

«Quanto verificatosi domenica negli slot aziendali lo testimonia. C'è assoluto bisogno di chiarezza. Oggi le priorità vaccinali sono rappresentate dagli ultra 80enni e dai soggetti fragili, così come identificati dal ministero della salute. Nei siti vaccinali della Asl si sta procedendo a vaccinare la popolazione per fasce di età a cominciare dai più anziani che si recano nei punti di raccolta. Si stanno infine completando le vaccinazioni degli operatori sanitari, delle forze dell'ordine e degli operatori scolastici. I medici di medicina generale vaccinano esclusivamente i soggetti over 80 e tutti coloro che per gravi motivi di salute (in cosiddetta Adi) sono impossibilitati a deambulare.

Inoltre, mi corre l'obbligo di specificare, che i medici di medicina generale vaccinano anche i soggetti fragili per gravi e specifiche malattie. Questi cittadini saranno convocati dal loro medico di fiducia che procederà alla vaccinazione quando questo riceverà dalla Asl il vaccino.

È bene che i cittadini sappiano con chiarezza che tutti gli operatori sanitari stanno lavorando con il massimo dell'impegno per garantire il superamento di questa drammatica pandemia. È altrettanto fondamentale sapere che oggi il limite non superabile per consentire il raggiungimento dell'obiettivo è soddisfare in tempi rapidi le richieste. Se e quando ci sarà una maggiore disponibilità di vaccino la somministrazione sarà allargata a tutti e in tutte le sedi individuate.

Pertanto, mi sia consentito di rivolgere un personale ed accorato invito alla popolazione ad avere fiducia e rispetto per tutti coloro impegnati a tutelare la salute. Solo così - conclude Delvecchio - potremo tornare a riprenderci la nostra vita, circostanza che dipende anche dal rispetto delle regole e dalla nostra capacità di essere solidali ed uniti in questo sforzo comune».