Unioni Civili: quanto dovremo aspettare ancora?
Il sindaco risponde agli studenti e promette un confronto pubblico sul tema
sabato 8 marzo 2014
«Quanto tempo ancora si dovrà aspettare per le Unioni Civili?». E' una delle domande che gli studenti della scuola secondaria di primo grado 'Renato Moro' hanno posto al sindaco Cascella nell'incontro sul tema 'Educare alla legalità' con la senatrice Donatella Albano che a Barletta ieri ha partecipato ad alcune iniziative sulle pari opportunità in occasione dell'Otto marzo. Grazie ad un computer, sono stati gli stessi ragazzi a riscontrare direttamente che nell'Albo pretorio informatico del Comune proprio nei giorni scorsi è stata pubblicata la bozza per l'istituzione del Registro delle Unioni civili con il relativo regolamento che all'art. 2 specifica che 'si intende per Unioni civili due persone maggiorenni legate da vincoli affettivi coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune. Il Comune provvede a tutelare e sostenere le Unioni Civili al fine di superare le situazioni di discriminazione e favorirne l'integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio'.
«Nell'occasione, ho invitato gli studenti a cogliere l'opportunità di avanzare osservazioni e memorie entro il prossimo 18 marzo, attraverso le modalità indicate sullo stesso Albo pretorio informatico. Ma questa può e deve essere un'occasione per ampliare la partecipazione della cittadinanza a nuove scelte di qualità civile. A tal fine ho concordato con il presidente della Commissione degli Affari generali e istituzionali Cosimo Bruno, che a norma dello Statuto comunale ha istruito la proposta di regolamento del Registro delle Unioni civili, di promuovere, prima che il provvedimento volto a riconoscere e tutelare i diritti delle coppie di fatto passi al vaglio del Consiglio comunale, anche un confronto pubblico sulle ragioni di questo passo in avanti nel segno della tradizione civile della città».
«Nell'occasione, ho invitato gli studenti a cogliere l'opportunità di avanzare osservazioni e memorie entro il prossimo 18 marzo, attraverso le modalità indicate sullo stesso Albo pretorio informatico. Ma questa può e deve essere un'occasione per ampliare la partecipazione della cittadinanza a nuove scelte di qualità civile. A tal fine ho concordato con il presidente della Commissione degli Affari generali e istituzionali Cosimo Bruno, che a norma dello Statuto comunale ha istruito la proposta di regolamento del Registro delle Unioni civili, di promuovere, prima che il provvedimento volto a riconoscere e tutelare i diritti delle coppie di fatto passi al vaglio del Consiglio comunale, anche un confronto pubblico sulle ragioni di questo passo in avanti nel segno della tradizione civile della città».