Unanimità del Consiglio regionale per la tutela dei trabucchi

Anche quello di Barletta, Pastore: «Necessario il censimento»

venerdì 23 gennaio 2015
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge "Norme per la conoscenza, la valorizzazione e recupero dei trabucchi" che ha lo scopo di salvaguardare, tutelare, valorizzare un manufatto storico, caratterizzante, in modo particolare, il paesaggio costiero del basso Adriatico e che costituisce elemento del patrimonio identitario della Regione Puglia.

"La valenza storica del "trabucco" – si legge nella relazione del presidente della sesta Commissione, Francesco Ognissanti - è data dall'essere strumento di una particolare tecnica di pesca, consistente nell'intercettare, con le grandi reti, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa, sfruttando favorevolmente le correnti. L'indubbio valore identitario del "trabucco" – continua Ognissanti nella relazione di accompagnamento dalla legge - deriva, quindi, dall'essere non solo testimonianza della tradizionale attività di pesca praticata in alcune zone della Puglia, ma anche dalla circostanza che tali strutture fragili, esposte a degrado naturale e bisognose di ripetuti interventi di manutenzione, rappresentano, ormai, una componente stabile del paesaggio costiero".

L'approvazione del disegno di legge sulla tutela dei trabucchi è un provvedimento importante perché codificare sul piano legislativo questo intervento vuol dire affermare la volontà di tutelare un pezzo di identità della cultura marinara e costiera pugliese. A Barletta esiste uno degli ultimi e pochissimi esempi di trabucco, fra quelli più a sud dell'Italia. "Negli ultimi anni – ricorda il consigliere regionale Franco Pastore - è stato danneggiato e quasi ridotto al nulla anche dalle fiamme, appiccate tempo fa da vandali purtroppo rimasti ignoti.

Per salvare il trabucco, il nostro trabucco e, certo, migliorare le condizioni degli altri manufatti simili è importante, prima di tutto, il loro censimento. A tale scopo, al comma 2 dell'articolo 2, ho proposto un emendamento, "la Regione promuove il censimento georeferenziato dei trabucchi, sia quelli ancora esistenti sia quelli scomparsi, includendolo nella Carta dei beni culturali".