Una raccolta fondi per sostenere la ripartenza di Angelo

Continua la protesta pacifica del giovane imprenditore barlettano

lunedì 19 aprile 2021 17.56
A cura di Gaia Paolillo
È iniziato 5 giorni fa lo sciopero di Angelo Batticore che con una tenda da campeggio e qualche mezzo di fortuna ha deciso di protestare pacificamente sotto i porticati di Palazzo di città per la situazione di lockdown totale che stanno vivendo i ristoratori, i lavoratori della cultura, del mondo dello spettacolo e tutta la comunità imprenditoriale.


Rimane attivo sui social che utilizza per raccontare giorno per giorno come un diario di viaggio, la sua avventura fuori da Palazzo di città. "Un po' di stanchezza inizia a farsi sentire, ma si continua imperterriti questa battaglia. Parlo al plurale perché non è una battaglia che sto combattendo da solo. Forse fisicamente in questa tenda ci sono solo io, ma continuo a ripetere che tutto il giorno per tutti i giorni c'è una presenza fissa di amici e colleghi".

Anche in merito allo sciopero della fame, il giovane ci tiene a rassicurare tutti che a parte il primo giorno, va tutto bene, tutto "senza problemi" dice. Anche attraverso l'aiuto di succhi di frutta, integratori.

Le motivazioni che lo spingono a protestare non hanno alcuna veste politica, solo una denuncia della piaga sociale che grava sui lavoratori. Dal 19 aprile, infatti, la Puglia è stata nuovamente confermata zona rossa insieme a Sardegna e Valle d'Aosta. Dovremo aspettare il 23 aprile per il verdetto che potrebbe portarci ad un avanzamento di colore.

Ci tiene sempre a far sapere che la sua storia è anche quella di molti altri, una storia comune che racconta le conseguenze, i disastri e le ricadute che hanno avuto le misure restrittive, prolungate per mesi, sulla gente. Proprio per questo senso di solidarietà che è partita una raccolta fondi in suo nome per consentire ad Angelo di ripartire nel migliore dei modi possibili.

L'A.P.E. – associazione pubblici esercizi Barletta – ha pensato di istituire una raccolta fondi in suo favore, ma che consideri anche tutti gli altri imprenditori che vivono le difficoltà di questo momento.

Trovate di seguito le informazioni necessarie per sostenerlo:


Così con l'hasthag #IlFuturoNonSiChiude, che già appariva come grido di resistenza durante la manifestazione di martedì 13 marzo, si incomincia questo progetto di sostegno.

"Il lavoro e la dignità delle persone non è un gioco dice, non è una buffonata" ha detto Angelo alla fine del suo video che testimonia l'impegno morale di cui si sta facendo portavoce un ragazzo di ventotto anni.