Una cena al buio per annullare le differenze fra ciechi e normodotati
Obiettivo raggiunto in una manifestazione provocatoria e d'impatto. Tutti i partecipanti hanno compilato un questionario nel quale hanno raccontato i loro stati d'animo
giovedì 3 giugno 2010
Nell'ambito del bando di idee per la promozione del volontariato (promosso dal centro di servizio al volontariato San Nicola), l'associazione di volontari di famiglie pro ciechi di Bari, ha presentato un progetto denominato "Conoscersi a scuola per crescere e promuovere il volontariato". Il progetto ha previsto, tra le diverse manifestazioni, anche una cena al buio, organizzata in collaborazione con la sezione provinciale dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti che si è svolta il 27 maggio in un ristorante di Barletta.
L'appuntamento è stata una provocazione e allo stesso tempo una grande occasione di integrazione tra disabili e normodotati. Una cena al buio, già molto diffusa nel nord Italia e in Europa, per assottigliare sempre più le differenze, le distinzioni e i luoghi comuni che troppo spesso finiscono con l'essere un handicap sociale. Nella sala completamente oscurata del ristorante, i partecipanti, quasi tutti normodotati tra cui diverse autorità in rappresentanza delle istituzioni dei Comuni e della provincia BAT, sono stati serviti fin dall'accoglienza in sala da camerieri non vedenti. Un modo per capovolgere le parti. In questo modo tutti sono stati costretti a rinunciare alla vista e ad affidarsi agli altri sensi per far proprie quelle che sono le esigenze di quanti quotidianamente sono in una situazione di oscurità.
«La cena al buio - spiega il presidente provinciale, Francesco Giangualano - è senz'altro una quasi brutale immersione nel mondo dei non vedenti, ma si tratta di un mezzo oltremodo efficace per far percepire in modo reale la condizione di vita dei ciechi. Per questo possiamo affermare con piacere che questa manifestazione, la prima in assoluto svolta nella provincia Bat ha riscontrato un ottimo successo, vi hanno partecipato 90 persone che sono rimaste meravigliate e impressionate da tale iniziativa».
Al termine della cena tutti i partecipanti hanno compilato un questionario nel quale hanno raccontato i loro stati d'animo e le sensazioni provate nel corso della manifestazione. Vista la grande partecipazione e l'entusiasmo da noi accolto da tale iniziativa, la sezione rovinciale della Bat dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti si adopererà per svolgere manifestazioni analoghe al più presto.
L'appuntamento è stata una provocazione e allo stesso tempo una grande occasione di integrazione tra disabili e normodotati. Una cena al buio, già molto diffusa nel nord Italia e in Europa, per assottigliare sempre più le differenze, le distinzioni e i luoghi comuni che troppo spesso finiscono con l'essere un handicap sociale. Nella sala completamente oscurata del ristorante, i partecipanti, quasi tutti normodotati tra cui diverse autorità in rappresentanza delle istituzioni dei Comuni e della provincia BAT, sono stati serviti fin dall'accoglienza in sala da camerieri non vedenti. Un modo per capovolgere le parti. In questo modo tutti sono stati costretti a rinunciare alla vista e ad affidarsi agli altri sensi per far proprie quelle che sono le esigenze di quanti quotidianamente sono in una situazione di oscurità.
«La cena al buio - spiega il presidente provinciale, Francesco Giangualano - è senz'altro una quasi brutale immersione nel mondo dei non vedenti, ma si tratta di un mezzo oltremodo efficace per far percepire in modo reale la condizione di vita dei ciechi. Per questo possiamo affermare con piacere che questa manifestazione, la prima in assoluto svolta nella provincia Bat ha riscontrato un ottimo successo, vi hanno partecipato 90 persone che sono rimaste meravigliate e impressionate da tale iniziativa».
Al termine della cena tutti i partecipanti hanno compilato un questionario nel quale hanno raccontato i loro stati d'animo e le sensazioni provate nel corso della manifestazione. Vista la grande partecipazione e l'entusiasmo da noi accolto da tale iniziativa, la sezione rovinciale della Bat dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti si adopererà per svolgere manifestazioni analoghe al più presto.