Un nuovo farmaco per il "Dimiccoli" di Barletta
La cura è alla base del trattamento contro la leucemia acuta linfoblastica
lunedì 20 agosto 2018
10.33
Una corsa contro il tempo quella dell'ospedale "Mons. Dimiccoli" di Barletta che ha oltrepassato la burocrazia procedurale acquistando un farmaco ancora assente nelle scorte mediche del nosocomio della Città della Disfida. In particolare, tale farmaco "salvavita" è stato recuperato dalla Direzione Generale dell'ospedale al fine di curare una ragazza di 20 anni – ricoverata nello stesso - da una leucemia acuta linfoblastica e già sottoposta a cure chemioterapiche. La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è un tumore ematologico che prende origine dai linfociti - un tipo particolare di globuli bianchi - nel midollo osseo ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo osseo e in altri organi. Il termine "acuta" indica che la malattia progredisce velocemente.
Il farmaco defibrotide costituirebbe per il dott. Pinuccio Tarantini, direttore del reparto di Ematologia del "Dimiccoli", una cura indispensabile per il trattamento clinico di base di tale malattia. E' stato proprio Tarantini a segnalare il caso di genere e ad evidenziarne la particolarità e l'urgenza. L'acquisto della cura è stato notificato nel momento della pubblicazione degli atti all'albo della Asl Bt, dai quali si evince la drammatica storia della giovane affetta da questa rara malattia. Proprio avvalendosi della burocrazia vigente, la Direzione Generale è riuscita ad invocare l'urgenza consentita dal codice dei contratti.
«Il ringraziamento va al dott. Pinuccio Tarantini che, con il suo spirito di abnegazione, ha prontamente posto il caso all'attenzione della Direzione Generale ed anche all'Area Patrimonio che ha subito declinato la disposizione con l'urgenza imposta dalla grave situazione. E' stato questo un proficuo gioco di squadra» queste le parole della Direzione Generale nei confronti di chi ha fatto del proprio mestiere, ancora una volta, uno strumento di abbattimento delle barriere burocratiche a favore di un ideale superiore: la vita umana.
Il farmaco defibrotide costituirebbe per il dott. Pinuccio Tarantini, direttore del reparto di Ematologia del "Dimiccoli", una cura indispensabile per il trattamento clinico di base di tale malattia. E' stato proprio Tarantini a segnalare il caso di genere e ad evidenziarne la particolarità e l'urgenza. L'acquisto della cura è stato notificato nel momento della pubblicazione degli atti all'albo della Asl Bt, dai quali si evince la drammatica storia della giovane affetta da questa rara malattia. Proprio avvalendosi della burocrazia vigente, la Direzione Generale è riuscita ad invocare l'urgenza consentita dal codice dei contratti.
«Il ringraziamento va al dott. Pinuccio Tarantini che, con il suo spirito di abnegazione, ha prontamente posto il caso all'attenzione della Direzione Generale ed anche all'Area Patrimonio che ha subito declinato la disposizione con l'urgenza imposta dalla grave situazione. E' stato questo un proficuo gioco di squadra» queste le parole della Direzione Generale nei confronti di chi ha fatto del proprio mestiere, ancora una volta, uno strumento di abbattimento delle barriere burocratiche a favore di un ideale superiore: la vita umana.