Un filo rosso unisce la Disfida di Barletta alla Battaglia di Cerignola
Se ne è discusso nell'ambito degli eventi cerignolani della "Fiera del Libro"
giovedì 28 settembre 2023
14.25
Tra i numerosi spunti di riflessione maturati durante la 14^ edizione della "Fiera del Libro" appena trascorsa a Cerignola, c'è stato spazio anche per parlare della Disfida di Barletta.
Tra gli incontri che si sono tenuti a Palazzo Fornari ce n'è stato infatti uno che - ragionando in termini di marketing territoriale - apre sicuramente un varco nella promozione storica del nostro territorio.
"Dalla Disfida di Barletta alla Battaglia di Cerignola": se ne è parlato lo scorso 24 settembre con l'Assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Oronzo Cilli, con il Presidente del GAL Tavoliere Francesco Capacchione e il Presidente dell'associazione "Il Titolo" di Cerignola, Gabriele Romagnuolo.
A quest'ultimo abbiamo rivolto alcune domande per sintetizzare ciò che è stato detto durante l'incontro e riportare i suggerimenti e le prospettive che potranno riguardare in futuro un legame tutto da costruire tra Cerignola e Barletta.
Quali sono le affinità e le similitudini riscontrate fra i due eventi storici della Disfida di Barletta e la Battaglia di Cerignola?
"I due eventi si pongono in una sequenza storica importante. I fatti della Disfida di Barletta anticipano di qualche mese la Battaglia di Cerignola, e sono collegati tra di loro da personaggi e storie che animano questi racconti. La Capitanata fu sconvolta da tali avvenimenti, ed il 1503 è stato un anno che ha segnato, inevitabilmente, la nostra storia e la nostra identità di popolo".
Credi sia possibile ricreare a Cerignola lo stesso appeal che circonda da tempo la Disfida di Barletta, un evento che richiama visitatori e pubblico da tutta la Puglia e non solo, fermo restando che la realtà di Barletta è diversa e più avvezza ad apprezzare la rievocazione storica?
"Questa storia ci lega agli amici barlettani in maniera indissolubile, e noi pensiamo che occorra programmare una collaborazione con la loro amministrazione e le associazioni che animano la Disfida. Anche la nostra comunità aveva intrapreso il felice percorso della rievocazione storica. Poi, per avvicendamenti amministrativi e posizionamenti ideologici, si è deciso di porre fine a quella esperienza".
L'associazione "Il Titolo" di cui sei Presidente si occupa con impegno della promozione e marketing territoriale (lo abbiamo riscontrato a luglio scorso con la realizzazione del "CeriWineFest"). Cosa è emerso dall'incontro tenutosi lo scorso 24 settembre durante la Fiera del Libro circa la necessità di coinvolgere il centro storico di Cerignola in un evento come quello che rievoca la Battaglia di Cerignola?
"Certo, occorre assolutamente coinvolgere il centro storico, come pure gli intellettuali e gli storici della nostra città, scuole, associazioni, ed attuare un percorso di implementazione culturale della rievocazione storica nel Dna dei cittadini di Cerignola. Soprattutto bisogna identificare questa manifestazione come un rito laico che resista ai cambi di potere e diventi patrimonio di tutta la città. Proprio come accade a Barletta".
Quali sono le idee e le proposte scaturite dall'incontro?
"E' emersa innanzitutto la piena disponibilità da parte dell'Assessore alla Cultura di Barletta ad una immediata e concreta collaborazione per coadiuvare noi di Cerignola a riproporre la rievocazione storica. E' emersa altresì la disponibilità dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cerignola, Rossella Bruno, a tracciare nuovamente quel sentiero abbandonato per anni. Dovremo capire tutti insieme a dove ripartire e come farlo nel migliore dei modi"
Ritieni che la città di Cerignola sia pronta ad ospitare un evento che possa attirare visitatori e appassionati di storia da fuori?
"Ritengo che un evento di questa portata abbia bisogno di tempo e cura per poter crescere. Ma soprattutto serve il coinvolgimento di un'intera comunità che deve mostrare unità, comprendendo le opportunità e i benefici che un progetto di questo genere può garantire all'intera città. La Disfida di Barletta è costata complessivamente circa 700 mila euro ed ha registrato ventimila accessi da parte dei turisti. Il ritorno economico diretto e indiretto per i cittadini di Barletta è abbastanza evidente. Bisogna pertanto credere che esista qualcosa che vada oltre le circostanze di tempo e che si intrecci profondamente all'animo di ogni cerignolano. La Battaglia di Cerignola può diventare lo strumento per rilanciare la parte antica della nostra città, dalla Terra Vecchia a Piazza del Cinquecentenario, da Via Mascagni a Via Osteria Ducale, dal Piano delle Fosse a Via Pavoncelli".
Tra gli incontri che si sono tenuti a Palazzo Fornari ce n'è stato infatti uno che - ragionando in termini di marketing territoriale - apre sicuramente un varco nella promozione storica del nostro territorio.
"Dalla Disfida di Barletta alla Battaglia di Cerignola": se ne è parlato lo scorso 24 settembre con l'Assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Oronzo Cilli, con il Presidente del GAL Tavoliere Francesco Capacchione e il Presidente dell'associazione "Il Titolo" di Cerignola, Gabriele Romagnuolo.
A quest'ultimo abbiamo rivolto alcune domande per sintetizzare ciò che è stato detto durante l'incontro e riportare i suggerimenti e le prospettive che potranno riguardare in futuro un legame tutto da costruire tra Cerignola e Barletta.
Quali sono le affinità e le similitudini riscontrate fra i due eventi storici della Disfida di Barletta e la Battaglia di Cerignola?
"I due eventi si pongono in una sequenza storica importante. I fatti della Disfida di Barletta anticipano di qualche mese la Battaglia di Cerignola, e sono collegati tra di loro da personaggi e storie che animano questi racconti. La Capitanata fu sconvolta da tali avvenimenti, ed il 1503 è stato un anno che ha segnato, inevitabilmente, la nostra storia e la nostra identità di popolo".
Credi sia possibile ricreare a Cerignola lo stesso appeal che circonda da tempo la Disfida di Barletta, un evento che richiama visitatori e pubblico da tutta la Puglia e non solo, fermo restando che la realtà di Barletta è diversa e più avvezza ad apprezzare la rievocazione storica?
"Questa storia ci lega agli amici barlettani in maniera indissolubile, e noi pensiamo che occorra programmare una collaborazione con la loro amministrazione e le associazioni che animano la Disfida. Anche la nostra comunità aveva intrapreso il felice percorso della rievocazione storica. Poi, per avvicendamenti amministrativi e posizionamenti ideologici, si è deciso di porre fine a quella esperienza".
L'associazione "Il Titolo" di cui sei Presidente si occupa con impegno della promozione e marketing territoriale (lo abbiamo riscontrato a luglio scorso con la realizzazione del "CeriWineFest"). Cosa è emerso dall'incontro tenutosi lo scorso 24 settembre durante la Fiera del Libro circa la necessità di coinvolgere il centro storico di Cerignola in un evento come quello che rievoca la Battaglia di Cerignola?
"Certo, occorre assolutamente coinvolgere il centro storico, come pure gli intellettuali e gli storici della nostra città, scuole, associazioni, ed attuare un percorso di implementazione culturale della rievocazione storica nel Dna dei cittadini di Cerignola. Soprattutto bisogna identificare questa manifestazione come un rito laico che resista ai cambi di potere e diventi patrimonio di tutta la città. Proprio come accade a Barletta".
Quali sono le idee e le proposte scaturite dall'incontro?
"E' emersa innanzitutto la piena disponibilità da parte dell'Assessore alla Cultura di Barletta ad una immediata e concreta collaborazione per coadiuvare noi di Cerignola a riproporre la rievocazione storica. E' emersa altresì la disponibilità dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cerignola, Rossella Bruno, a tracciare nuovamente quel sentiero abbandonato per anni. Dovremo capire tutti insieme a dove ripartire e come farlo nel migliore dei modi"
Ritieni che la città di Cerignola sia pronta ad ospitare un evento che possa attirare visitatori e appassionati di storia da fuori?
"Ritengo che un evento di questa portata abbia bisogno di tempo e cura per poter crescere. Ma soprattutto serve il coinvolgimento di un'intera comunità che deve mostrare unità, comprendendo le opportunità e i benefici che un progetto di questo genere può garantire all'intera città. La Disfida di Barletta è costata complessivamente circa 700 mila euro ed ha registrato ventimila accessi da parte dei turisti. Il ritorno economico diretto e indiretto per i cittadini di Barletta è abbastanza evidente. Bisogna pertanto credere che esista qualcosa che vada oltre le circostanze di tempo e che si intrecci profondamente all'animo di ogni cerignolano. La Battaglia di Cerignola può diventare lo strumento per rilanciare la parte antica della nostra città, dalla Terra Vecchia a Piazza del Cinquecentenario, da Via Mascagni a Via Osteria Ducale, dal Piano delle Fosse a Via Pavoncelli".