Un cittadino scrive a "S.O.S. Io Voto Libero"
«I candidati sottoscrivano una dichiarazione di impegno». Impellente il bisogno di trasparenza e moralità
mercoledì 27 marzo 2013
0.49
Subito dopo aver lanciato la campagna di sensibilizzazione S.O.S. Io Voto Libero, la redazione ha immediatamente raccolto la spontanea adesione di tanti, acclarando come il bisogno di trasparenza, moralità ed etica sia sempre più impellente a Barletta. E' giunta anche la seguente, preziosa lettera di un attento cittadino che ci scrive, prendendo la nostra campagna come punto di partenza per una riflessione importante: chiedere ai candidati alle prossime amministrative di sottoscrivere la campagna, garantendo un impegno forte contro la compravendita del voto. Ringraziando con la più sincera gratitudine la bella e sentita lettera del nostro lettore, la facciamo nostra e ve la proponiamo, rivolgendo quindi a voce alta la stessa proposta: ai candidati, chiediamo ora di dimostrare un atto di immediata partecipazione alla campagna per il voto libero dei barlettano, sottoscrivendo questa lettera. Un impegno che chiediamo all'unisono con tutta la cittadinanza.
Egregio Direttore,
Sono settimane oramai che la campagna elettorale si è ufficiosamente aperta e leggo con molto stupore slogan elettorali alquanto innovativi: "cambiare", "rinnovare", "riscrivere". Tuttavia la sostanza non cambia, gli attori sono più o meno gli stessi; a mio modesto modo di vedere ci sono troppi "verbi" e manca un aggettivo fondamentale, la"trasparenza".
La trasparenza è quello che in sostanza chiede Lei, meritoriamente, attraverso la campagna di sensibilizzazione "S.O.S. io voto libero", che in un paese normale non avrebbe alcun senso, ma si sa, in Italia, parole e concetti sconosciuti agli altri, assumono tutto un significato autoctono. Mi permetto di ricordarLe che grazie a Lei, tempo addietro, ha risvegliato l'opinione pubblica in merito alla vicenda "Attolico", e con gran merito dell'opinione pubblica si è ottenuto degli effetti non secondari. Allo stesso modo Lei si propone di "risvegliare" l'opinione pubblica da un male, ad oggi incurabile, del voto di "scambio", tuttavia la Sua campagna di sensibilizzazione pecca dell'elemento di sfida ai partiti, che concorreranno all'imminente campagna elettorale.
Mi permetta un suggerimento, sfidi apertamente tutti coloro i quali concorreranno a sottoscrivere una solenne ed ufficiale dichiarazione d'impegno con il seguente tenore: "Io sottoscritto candidato sindaco/consigliere dichiaro che durante la campagna elettorale per raccogliere il consenso dei cittadini non saranno praticate offerte, promesse di utilità e/o denaro in cambio del voto. Dichiara altresì che i rappresentanti di lista saranno nominati massimo uno nell'interesse del solo partito, si esclude che i candidati consiglieri possano nominarne altri." Getti il guanto di sfida, risvegli anche questa volta l'opinione pubblica, invii la preindicata dichiarazione d'impegno a tutti i partiti concorrenti, conceda l'utilizzo del logo "S.O.S. io voto libero" solo a coloro i quali sottoscrivessero detta dichiarazione, pubblicandola sulla Sua testata, affinchè i cittadini possano scegliere tra coloro i quali, per trasparenza, avessero o meno aderito.
Consenta ai cittadini, preventivamente, di poter classificare gli "Uomini" che chiederanno il Consenso, attraverso le definizioni che magistralmente il personaggio "don Mariano" (ne Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia) indica in: uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. Non aspettiamo la magistratura, essa ha un controllo ex post, mentre l'opinione pubblica ha il potere del controllo ex ante, utilizziamo questa arma di denigrazione sociale, essa ha più efficacia di qualsiasi sanzione penale. Chissà Barletta possa essere da esempio, e non lamentarci per il fatto già compiuto.
Chiudo sig. Direttore, ringraziandola per il Suo lavoro quotidiano di denuncia. Se vuole e se lo ritiene potrà pubblicare questa lettera. La ringrazio per l'attenzione accordatami.
Antonio Tupputi