Traffico ferroviario bloccato sulla linea Bari-Foggia

Causato dal blocco degli immigrati del Cara di Bari Palese. Gravi disagi per i pendolari in partenza da Barletta

lunedì 1 agosto 2011 09.36
A cura di Luca Guerra
Inizia con il piede sbagliato il mese di agosto per i pendolari pugliesi: dalle prime luci questa mattina migliaia di viaggiatori a mezzo treno sono intrappolati nelle stazioni di mezza regione, da Bari a Foggia, a causa dell'occupazione dei binari da parte di manifestanti estranei al Gruppo FS. La causa dei disagi è da rinvenire nella protesta messa in atto da alcune centinaia di immigrati residenti presso il Cara (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) di Bari Palese, che hanno occupato per la quarta volta nell'arco di due mese i binari ferroviari all'altezza del centro di accoglienza. L'occupazione nasce dalla voglia di protestare contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati. Gli extracomunitari hanno anche bloccato la Statale 16 bis in entrambe le direzioni di marcia, provocando interruzioni e importanti rallentamenti al traffico stradale.

L'occupazione della rete ferroviaria ha avuto inizio intorno alle 6 di questa mattina tra le fermate di Bari Zona Industriale e Bari Palese, provocando l'interruzione della circolazione ferroviaria sulla linea Bari - Foggia.

Lo stop ha causato finora la cancellazione di 10 treni regionali e ingenti ritardi per 6 convogli a lunga percorrenza. Presso la stazione di Barletta, dove almeno 200 persone tra pendolari e vacanzieri erano in attesa di conoscere il proprio "destino", il ritardo dei treni in arrivo e in partenza oscillava tra i 50 e i 145 minuti per i treni regionali e i convogli ad alta percorrenza. Dall'ufficio stampa di Trenitalia è stata prontamente comunicata l'attivazione di un servizio di bus sostitutivi.

A breve aggiornamenti sulla vicenda

Aggiornamento delle 9.47

Gli extracomunitari si sono spostati dalla statale alle campagne circostanti, dando il via nella zona di Bari Palese a un'autentica sassaiola nei confronti delle Forze Armate. Costrette ad allontanarsi diverse troupe televisive arrivate sul posto. I Carabinieri sono intervenuti in assetto anti-sommossa. La protesta va ormai avanti da 4 ore, sul luogo sono stati anche bruciati copertoni ed è stato bloccato un autobus del trasporto locale dell'Amtab. Feriti 15 militari.

Aggiornamento delle 9.58
Continuano gli scontri tra Forze dell'Ordine e immigrati. Traffico stradale bloccato a Bari in entrambi i sensi di marcia all'altezza di via Napoli. Ora gli scontri si sono spostati in quella zona. Si cerca di ripristinare il regolare traffico ferroviario.

Aggiornamento delle 10.13

Sale il numero dei feriti: almeno 20 militari hanno subito conseguenze, sebbene lievi, dagli scontri, mentre almeno 15 sono i contusi. Al momento una decina di ambulanze fanno da spola tra il luogo della guerriglia e gli ospedali Richiesto l'arrivo di rinforzi da parte delle Forze dell'Ordine. Sembra prossima l'attivazione di una "carica" per sedare la situazione.

Aggiornamento delle 10.21

Scene di guerra per le strade di Bari. Il pullman dell'AMTAB è stato praticamente distrutto. E' partita la carica delle Forze dell'Ordine nei confronti degli immigrati del Cara. Utilizzati anche elicotteri per monitorare la situazione dall'alto. L'intento dei militari è spingere i manifestanti verso la ferrovia. Alcuni manifestanti hanno cercato di nascondersi tra le diverse villette presenti in zona.

Aggiornamento delle 10.27
Arrivano i primi fermi da parte delle Forze dell'Ordine. Sbloccato il traffico sulla Statale 16 bis. La carica di Polizia e Carabinieri ha avuto come effetto l'allontanamento degli immigrati del Cara verso i binari ferroviari.

Aggiornamento delle 10.44
Gli addetti ai lavori all'opera a Bari hanno sgombrato i binari delle Ferrovie dello Stato dai massi che erano stati posti lungo il percorso. I Militari stanno preparando una seconda carica. Gli immigrati del Cara hanno intanto preso possesso dei binari delle Ferrovie del Nord Barese. E' stato intanto appiccato un incendio alle spalle del Cara.

Aggiornamento delle 10.51
Prosegue la sassaiola messa in atto da parte degli immigrati. La loro richiesta è sempre quella dei documenti e dello status di rifugiato politico. Ora nel mirino della sassaiola anche le troupe televisive presenti sul posto. I manifestanti presenti a Bari sono circa un centinaio.

Aggiornamento delle 11.12
I manifestanti stanno allestendo un autentico bivacco con mezzi di fortuna lungo i binari delle Ferrovie del Nord Barese. L'intenzione è organizzare un sit-in lungo i binari. Continua a vedersi fumo nero proveniente dalle spalle del Cara. Bloccato un convoglio regionale con i pendolari fermi ancora in attesa di mezzi di collegamento che li portino a destinazione.

Aggiornamento delle 11.19
Si registra la presenza di diversi feriti, fortunatamente lievi, anche tra gli immigrati del Cara artefici del blocco stradale e ferroviario.

Aggiornamento delle 11.40
Sul luogo della protesta è arrivato l'assessore all'accoglienza, Fabio Losito, che insieme al parroco amico dei migranti Angelo Cassano, confessore degli immigrati, ha cercato una mediazione. Anche il vice prefetto Antonella Bellomo è arrivato per convincere i manifestanti al dialogo. L'offerta di un incontro con una delegazione di immigrati per ascoltare le loro richieste è stata accettata. Con la promessa da parte delle istituzioni di fare il possibile per migliorare le condizioni di vita dei migranti e accellerare il riconoscimento dello status di rifiugiati. Di contro la promessa degli immigrati di tornare a battersi se le promesse non saranno mantenute entro mercoledì 3 agosto.

Aggiornamento delle 13.58
Va normalizzandosi molto lentamente la situazione riguardante il traffico veicolare in entrata e in uscita nella città di Bari. Tutte le pattuglie della polizia municipale sono nei percorsi alternativi individuati per consentire l'arrivo e l'uscita dalla città. In particolare, per raggiungere il capoluogo, migliaia di autovetture si sono riversate nella zona dell'aeroporto, dove il traffico è andato in tilt. Difficoltà anche nel raggiungere il centro città dal quartiere S. Paolo.

Aggiornamento delle 14:57

Secondo le ultime ricostruzioni, questa mattina alcuni manifestanti sarebbero stati armati anche di spranghe e avrebbero attaccato i poliziotti. Sarebbero state danneggiate auto della polizia e di civili; ci sarebbero feriti tra i passanti, gli ultimi aggiornamenti parlano di 3 feriti lievi prontamente soccorsi.

Aggiornamento delle 15:21

Dal sito ufficiale di Trenitalia:
Traffico ferroviario ancora bloccata fra Bari Parco Nord e Bari Santo Spirito, sulla Bari – Foggia, per l'occupazione dei binari da parte di manifestanti.

I convogli sono stati fermati nelle stazioni della rete ferroviaria pugliese, in attesa di poter riprendere il viaggio. Si registrano ritardi fino a 4 ore.

Alle 12.30 la situazione è la seguente: IC 789 (Roma - Lecce) è fermo a Bari Santo Spirito, IC 781 (Milano - Lecce) è fermo a Giovinazzo, IC 779 (Trieste - Lecce) è fermo a Molfetta, IC 791 (Torino - Lecce) è fermo a Trani, IC 785 (Milano - Reggio Calabria) è fermo a Foggia, EXP 925 Bolzano – Lecce è fermo a Foggia, EXP 907 (Torino – Bari), fermo a Foggia, ES 9351 (Roma – Lecce) fermo a Foggia, cancellato da Foggia a Lecce.

I treni diretti verso Nord fermi nella stazione di Bari, in attesa di poter ripartire, sono: IC 630 Bari – Milano, ES 9814 Taranto - Milano, IC 610 Lecce – Torino. I treni ES 9350 Lecce – Roma cancellato da Bari a Foggia: in attesa di bus sostitutivi tra Bari e Foggia e trasbordo su 9352 in partenza da Foggia ed ES 9816 Lecce – Milano: cancellato da Bari a Pescara.

D'intesa con la Protezione Civile, Trenitalia sta attivando servizi sostitutivi con bus per i circa 2.500 viaggiatori coinvolti dal blocco dei treni.

Aggiornamento delle 17:22

E' da quasi un'ora stata completamente liberata la tratta di binari delle Ferrovie dello Stato, adiacente al Cara di Bari, occupata dagli immigrati che vi risiedono. I manifestanti avevano invaso la SS 16 ed attaccato anche un autobus. Numerosi i feriti tra le forze dell'ordine: una ventina gli agenti del Reparto Mobile della Questura di Bari , una decina di agenti del Reparto Mobile di Taranto e 5 del Battaglione dei carabinieri. Nessuno è grave. La circolazione ferroviaria, è stata sospesa dalle 6,10 alle 15, tra le fermate di Bari Parco Nord e Bari Santo Spirito, per l'occupazione dei binari. Lo stop ha causato ritardi medi di circa 4 ore per 10 convogli a lunga percorrenza e la cancellazione di 12 treni regionali.

Aggiornamento delle 18:15

Il bilancio totale dei feriti sarebbe di circa una quarantina, tutti lievi, soprattutto tra le forze dell'ordine aggrediti dal lancio di sassi da parte degli immigrati. Fortunatamente era presente personale del pronto soccorso intervenuto per verificare lo stato delle persone coinvolte negli scontri, il che ha facilitato le operazioni di primo intervento sui malcapitati.

Aggiornamento delle 18:45

Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che ha dichiarato: «Gli incidenti di questa mattina sono il frutto avvelenato della disperazione di chi, dopo lunghi viaggi della speranza in fuga da guerra, persecuzioni e fame, si vede negata la possibilità di un futuro di accoglienza. Nell'esprimere la mia solidarietà alle forze dell'ordine e nell'auspicare una pronta guarigione ai feriti, voglio ringraziare tutti coloro che in queste ore hanno lavorato perché si potesse giungere ad una mediazione. Ma di fronte a questa situazione non si possono tacere le responsabilità gravissime del Governo Nazionale. L'immigrazione - ha concluso Vendola - non è una questione che può essere trattata in termini di mero ordine pubblico e di repressione. Urge, oggi più che mai, una risposta politica all'altezza della situazione. Per questo torno a chiedere che il Governo conceda il permesso di soggiorno per motivi umanitari come già fatto nei mesi scorsi in occasione dell'ondata di sbarchi dalla Tunisia».

Aggiornamento delle 19:30

Al termine degli scontri, la Polizia ha fermato e tratto in arresto 28 cittadini extracomunitari: 5 cittadini del Mali, 4 del Ghana, 5 del Pakistan, 6 del Bangladesh, 6 della Costa d'Avorio, uno di cittadinanza afghana ed uno irakeno, responsabili a vario titolo dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, minacce, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento seguito da incendio, violenza privata, lesioni personali aggravate, danneggiamento di autovetture e furto. Sono in corso indagini volte ad individuare ulteriori extracomunitari che hanno preso parte alla rivolta.