Tra sole, mare e VIP una Puglia per tutti... tranne che per i pugliesi

Mete turistiche off limits per i portafogli delle famiglie

domenica 3 luglio 2022 12.26
A cura di Cosimo Campanella
A giudicare dalle numerose lamentele via social, e dai non pochi articoli di giornale di questo primo scorcio d'estate una cosa è certa: coi prezzi assurdi che circolano, in molte tra le più rinomate località balneari di Puglia, la stragrande maggioranza dei pugliesi potrà accedervi solo come bagnino o cameriere.

Una situazione che a pensarci ha del kafkiano. Un trend che, turisticamente parlando, sta avvicinando la Puglia sempre più al modello "Sharm El Sheik" (con i ricchi forestieri a godersi il sole e il mare cristallino, e con gli abitanti del posto a vendere souvenir per campare) e sempre meno al fantomatico modello California di cui da anni sentiamo parlare.

E a proposito di Puglia e California, quando si parla di Los Angeles e dintorni è facile pensare ad Hollywood e ai suoi VIP. Accade la stessa cosa anche per la nostra regione, meta tra le più gettonate per le vacanze di cantanti, registi, attori, calciatori ecc.

Tutta roba che da pugliesi non può non farci piacere, intendiamoci, ma che a volte viene celebrato con tali vette di parossismo (quando non vero e proprio servilismo) da rasentare il ridicolo: perché passi per il portiere tedesco Manuel Neuer che si è sposato a Monopoli; passi per la masseria acquistata da Bruno Vespa; passi per questo o quel cantante e attore che si gode il nostro mare e le nostre bellezze, ma celebrarne la presenza in aeroporto o mentre sorseggia una cedrata al bar è davvero necessario? No perché di questo passo un giorno o l'altro si arriveranno a scrivere odi alla sosta di qualche famoso musicista nella toilette dell' area dì servizio Saline Est.

E mentre accade tutto questo i prezzi per un ombrellone e due lettini salgono, salgono e ancora salgono. Fino a raggiungere i 120 euro in alcune località, naturalmente con tanto di divieto di introdurre cibo o bevande che non siano acquistati nel lido stesso.

Ci si dirà: è la legge della domanda e dell'offerta, bellezza. E con la Puglia che ormai, turisticamente parlando, va per la maggiore, è anche giusto battere il ferro finché è caldo, il che, per carità, è verissimo.

Però è anche vero che pagare una settimana al mare quasi mille euro a persona laddove neanche tanto tempo fa un milione di lire o poco più era oltremodo sufficiente per una famiglia intera, ci sembra leggermente esagerato: soprattutto in una regione col PIL pro capite tra i più bassi del Paese.

Ed è così che, sempre turisticamente parlando, nasce il paradosso di una Puglia aperta a tutto il mondo tranne che ai pugliesi. A meno che non si tratti di camerieri o bagnini. O magari venditori di souvenir: proprio come a Sharm El Sheik.