Torna Bat Innovation, Barletta sarà capofila

Progetto per i tre centri storici, rifinanziati due milioni di euro

mercoledì 23 dicembre 2015 21.17
Ripartirà a breve la progettazione definitiva per BatInnovation, l'intervento che la Regione Puglia ha posto in essere già nella programmazione 2007-2013 nell'ambito dell'Azione 1.5.2. "Sviluppo dei Servizi di e-Government nella Pubblica Amministrazione Locale" e che è stata poi stoppata nel 2015 per via dei vincoli del patto di stabilità. Andria, Barletta e Trani, quindi, potranno essere unite nuovamente nella valorizzazione dei centri storici delle tre città in ambito ambientale, di sicurezza del territorio, beni culturali, turismo e mobilità sostenibile. Per i tre comuni capoluogo della BAT risorse pari ad € 2.236.876,04 con l'invito della Regione Puglia a riprendere il percorso interrotto in questo anno che si avvia al termine. Le modalità da utilizzare sono quelle sottoscritte nella convenzione firmata nel novembre del 2014 alla presenza dei tre primi cittadini delle comunità interessate. Città capofila è la Città di Barletta.

La comunicazione è arrivata ieri mattina direttamente dal Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ai suoi colleghi di Andria e Trani con l'invito a riunirsi nei primi giorni di gennaio per realizzare una riunione operativa programmatica. Entro il 2016, dunque, potrebbe essere realizzato il progetto stesso nell'ambito della misura "Patti per le Città". Il progetto preliminare realizzato dai tre comuni prevede soluzioni tecnologicamente innovative in termini di servizi ai cittadini. La proposta, prevederà interventi per la videosorveglianza del territorio, il controllo elettronico dei centri storici e delle zone a traffico limitato, la diffusione del wi-fi, la gestione intelligente dei parcheggi, la telegestione e il telecontrollo degli impianti di pubblica illuminazione. La rete su cui si articola il progetto è costituita dalla rete di pubblica illuminazione come rete dati. La soluzione tecnologica adottata fa riferimento alle onde convogliate per consentire un intervento capillare sul territorio; tale soluzione utilizza infatti le linee di alimentazione degli impianti di illuminazione pubblica già installate.