Omicidio di Francesco Dicataldo di Barletta, arrestato Sergio Tornaghi
L'uomo, vice comandante di San Vittore a Milano, è stato ucciso nel '79 dalle Brigate Rosse
mercoledì 28 aprile 2021
21.28
In queste ore sono stati arrestati a Parigi sette italiani, accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni '70 e '80. Oltre a questi, altri tre sono attualmente in fuga e ricercati. Tra i sette in manette è presente anche Sergio Tornaghi delle Brigate Rosse, condannato all'ergastolo per l'omicidio del barlettano Francesco Dicataldo, vice comandante della polizia penitenziaria di San Vittore a Milano ucciso nel 20 aprile 1978 nella città lombarda.
A commentare l'accaduto il presidente del Consiglio Comunale Sabino Dicataldo, che ha affidato i suoi pensieri in un post Facebook.
«Ho sempre creduto - scrive il presidente Dicataldo - e continuo a credere fortemente nella giustizia che arriva sempre! Ringrazio personalmente il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente della Repubblica di Francia Macron, per essersi impegnati seriamente e aver collaborato su un tema così triste e duro quale è il terrorismo. Uno degli arrestati brigatisti in Francia porta il nome di Sergio Tornaghi, condannato all'ergastolo per l'omicidio del Maresciallo barlettano Francesco Dicataldo, vice comandante della polizia penitenziaria di San Vittore a Milano».
«La ferita - conclude - è ancora aperta».
A commentare l'accaduto il presidente del Consiglio Comunale Sabino Dicataldo, che ha affidato i suoi pensieri in un post Facebook.
«Ho sempre creduto - scrive il presidente Dicataldo - e continuo a credere fortemente nella giustizia che arriva sempre! Ringrazio personalmente il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente della Repubblica di Francia Macron, per essersi impegnati seriamente e aver collaborato su un tema così triste e duro quale è il terrorismo. Uno degli arrestati brigatisti in Francia porta il nome di Sergio Tornaghi, condannato all'ergastolo per l'omicidio del Maresciallo barlettano Francesco Dicataldo, vice comandante della polizia penitenziaria di San Vittore a Milano».
«La ferita - conclude - è ancora aperta».