Tenta il furto di un ciclomotore a Barletta
Il 42enne barlettano è stato subito smascherato dai Carabinieri. Stava armeggiando vicino al mezzo con un cacciavite
domenica 4 settembre 2011
Ha tentato di portarsi via un Piaggio Liberty, parcheggiato per strada, ma è stato smascherato ed è finito in carcere. Si tratta di Francesco Paolo Dambra, 42enne di Barletta, noto alle forze dell'ordine, arrestato ieri pomeriggio in quel centro dai Carabinieri della locale Compagnia, con l'accusa di tentato furto aggravato.
Una "gazzella" del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante un servizio perlustrativo, di passaggio in via Coletta, ha notato l'uomo che stava armeggiando dinanzi ad un ciclomotore parcheggiato nei pressi di una banca. Insospettitisi, essendo l'individuo una loro vecchia conoscenza, si sono avvicinati rapidamente, ma quest'ultimo, vistosi scoperto, si è nascosto qualcosa nella cintura dei pantaloni e si è dato a precipitosa fuga. Dopo un breve inseguimento, il 42enne è stato bloccato e sottoposto a perquisizione, a seguito della quale è stato trovato in possesso di un grosso cacciavite. L'ispezione del ciclomotore, invece, ha permesso di constatare sul cilindretto del quadro di accensione evidenti segni di effrazione. Tratto in arresto, l'uomo è stato poi associato alla casa circondariale di Trani, su disposizione impartita dalla locale Procura della Repubblica.
Una "gazzella" del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante un servizio perlustrativo, di passaggio in via Coletta, ha notato l'uomo che stava armeggiando dinanzi ad un ciclomotore parcheggiato nei pressi di una banca. Insospettitisi, essendo l'individuo una loro vecchia conoscenza, si sono avvicinati rapidamente, ma quest'ultimo, vistosi scoperto, si è nascosto qualcosa nella cintura dei pantaloni e si è dato a precipitosa fuga. Dopo un breve inseguimento, il 42enne è stato bloccato e sottoposto a perquisizione, a seguito della quale è stato trovato in possesso di un grosso cacciavite. L'ispezione del ciclomotore, invece, ha permesso di constatare sul cilindretto del quadro di accensione evidenti segni di effrazione. Tratto in arresto, l'uomo è stato poi associato alla casa circondariale di Trani, su disposizione impartita dalla locale Procura della Repubblica.