Studenti in piazza: «Vogliamo tutto per tutti, privilegi per nessuno»
Parlano Mattia Torre e Luca Lamonaca dell'Unione degli Studenti
mercoledì 18 novembre 2015
Nella mattinata di ieri, in occasione della Giornata Internazionale degli Studenti e del Diritto allo Studio, un corteo studentesco ha attraversato le strade di Barletta, all'interno di una cornice di mobilitazioni studentesche internazionale promossa dall'Obessu e cui ha aderito l'Unione degli Studenti, per riprendere parola sul dramma che viviamo nel nostro Paese: nessuna risorsa sul diritto allo studio, tassi di dispersione e abbandono scolastico sempre più alti, un autoritarismo crescente nelle scuole e un Governo che continua ad agevolare le grandi ricchezze e i privilegi invece di investire nel mondo della formazione. "La giornata odierna per noi non è una semplice commemorazione" afferma Mattia Torre, coordinatore cittadino dell'Unione degli Studenti Barletta. "Lo scorso anno ci siamo mobilitati contro la Buona Scuola, e per un'istruzione gratuita, realmente accessibile a tutti: già dal 9 ottobre siamo ritornati in piazza in tutta Italia perchè noi pensiamo che bisogna partire proprio garantendo il diritto allo studio a tutte e tutti; ormai nella nostra regione uno studente su 4 abbandona prematuramente il suo percorso di studi e ciò è inaccettabile."
"Proprio a seguito del 9 ottobre e delle nostre rivendicazioni, a livello regionale si è aperto un tavolo politico per il finanziamento della Legge Regionale sul Diritto allo Studio - dichiara Luca Lamonaca, rappresentante d'istituto e membro attivo dell'UdS - ma ciò non basta: non è un caso che il Governo ha fissato nella Legge di Stabilità uno zero nel capitolo di spesa sul diritto allo studio. Inoltre a Barletta ogni giorno facciamo fronte a problematiche che impediscono il percorso formativo di uno studente, come l'edilizia scolastica o l'autoritarismo dei presidi. Con il corteo di ieri - conclude - volevamo dare una risposta forte: vogliamo tutto per tutti, privilegi per nessuno". Durante la manifestazione non sono mancati momenti di riflessione sui recenti avvenimenti di Parigi e Beirut: il corteo infatti si è fermato e ha rispettato un minuto di silenzio in solidarietà a tutte le vittime della violenza estremista, contro le posizioni razziste, fasciste e xenofobe, per un mondo di umanità e di inclusione.
Il corteo si è concluso con un'assemblea pubblica nell'anfiteatro del Castello, e sarà seguito da un ciclo di assemblee e di iniziative per unire le rivendicazioni studentesche e per ricreare spazi di democrazia e partecipazione nelle nostre scuole.
"Proprio a seguito del 9 ottobre e delle nostre rivendicazioni, a livello regionale si è aperto un tavolo politico per il finanziamento della Legge Regionale sul Diritto allo Studio - dichiara Luca Lamonaca, rappresentante d'istituto e membro attivo dell'UdS - ma ciò non basta: non è un caso che il Governo ha fissato nella Legge di Stabilità uno zero nel capitolo di spesa sul diritto allo studio. Inoltre a Barletta ogni giorno facciamo fronte a problematiche che impediscono il percorso formativo di uno studente, come l'edilizia scolastica o l'autoritarismo dei presidi. Con il corteo di ieri - conclude - volevamo dare una risposta forte: vogliamo tutto per tutti, privilegi per nessuno". Durante la manifestazione non sono mancati momenti di riflessione sui recenti avvenimenti di Parigi e Beirut: il corteo infatti si è fermato e ha rispettato un minuto di silenzio in solidarietà a tutte le vittime della violenza estremista, contro le posizioni razziste, fasciste e xenofobe, per un mondo di umanità e di inclusione.
Il corteo si è concluso con un'assemblea pubblica nell'anfiteatro del Castello, e sarà seguito da un ciclo di assemblee e di iniziative per unire le rivendicazioni studentesche e per ricreare spazi di democrazia e partecipazione nelle nostre scuole.